Il racconto del pastore norvegese che ha ripercorso il cammino della giovane.
Atle F. Aluwini – Nei 60 giorni prima della Pasqua, gli avventisti in Norvegia hanno la tradizione di riflettere in modo più profondo sulla Bibbia e sull’attività missionaria della Società biblica norvegese. Nel preparare il mio sermone su questo tema, ho anche cercato una storia per i bambini.
Ebbene, se c’è una storia che illustra la fede e l’impegno di un giovane nei confronti delle Scritture, è quella di Mary Jones e della sua determinazione a procurarsi la Bibbia nella sua lingua. Quando ho appreso che Mary aveva impiegato sei anni per risparmiare i soldi necessari all’acquisto di una Bibbia, sono rimasto stupito dal potere ispiratore della vita di questa adolescente del XIX secolo. Così, colpito dalla fede e dall’esperienza di Mary, ho cominciato a sognare di ripercorrere il cammino (42 km) da lei affrontato nel 1800 quando aveva 16 anni.
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Dal sogno alla realtà!
Ho scritto la prima bozza di questo articolo dalla piccola chiesa del villaggio di St. Michaels Church a Llanfihangel-y-Pennant, nel cuore del Galles del nord (Regno Unito), dove Mary Jones aveva vissuto da bambina. Situata all’interno del Parco nazionale di Snowdonia, “è una zona selvaggia con alte montagne, valli profonde, foreste, fiumi che scorrono veloci, cascate e molti laghi e bacini artificiali” (dal sito https://visitbala.org.uk/).
Finalmente ero arrivato dopo aver completato il cammino da Bala, iniziato il giorno prima. La maggior parte delle persone di solito vanno nella direzione opposta, dal villaggio natale di Mary verso Bala e terminano presso il centro turistico “Mary Jones”. Ma, ovviamente, dopo aver acquistato la Bibbia, Mary tornò a casa. E, percorrere il tragitto da Bala al suo villaggio, mi ha permesso di vivere anche la gioia della giovane mentre camminava, e a volte correva, verso casa, portando con sé non una Bibbia, ma ben tre copie! Non sapeva che tutti i suoi sforzi per riuscire ad avere la Bibbia ispirarono il reverendo Thomas Charles a diventare una figura centrale nella fondazione della Società biblica britannica e forestiera (British and Foreign Bible Society) nel 1804.
Questa esperienza è stata un’opportunità per pregare e riflettere sulla mia chiamata e sul mio ministero di pastore e coordinatore del Dipartimento della preghiera presso l’Unione avventista norvegese. Sapevo che il mio compito era seguire la guida del Signore e prestare attenzione alla voce sommessa dello Spirito Santo.
Lezione 1. Dio è qui
Sono partito da Bala un lunedì mattina, alle 8.15, e ho preso la stretta via lungo il lato est del Llyn Tegid, il lago di Bala. È stato un inizio incantevole, con panorami meravigliosi e senza problemi di percorso, in cui ho semplicemente seguito la strada. Presto sono arrivato alla chiesa di St. Gywer. Qui ho trovato una tomba che recava il seguente epitaffio: “Il bacio del sole per il perdono. Il canto degli uccelli per l’allegria. In un giardino si è più vicini al cuore di Dio che in qualsiasi altro posto sulla terra”.
Lungo tutto il percorso ho sentito la presenza del Signore e questa breve poesia su una tomba ha confermato che, prestando attenzione ai piccoli dettagli, sarebbero seguite altre lezioni.
Lezione 2. Aiuto da Sion
Nel piccolo villaggio di Llanuwchllyn, avevo bisogno di trovare la strada da seguire. Lì ho incontrato un uomo amichevole, che camminava insieme a suo nipote e al suo cane di razza golden retriever. Abbiamo parlato del mio viaggio e poi ci siamo salutati. Dopo che se n’era andato, mi sono seduto per occuparmi di un dito del piede. Pochi minuti dopo, l’uomo è tornato e, mentre lo guardavo con un po’ di imbarazzo, mi ha detto che avrei potuto chiamarlo in qualsiasi momento se avessi avuto bisogno di aiuto per la strada. Ci siamo scambiati i numeri di telefono e ho scoperto che il suo nome è, sì, “Sion”, che nell’originale gallese significa “Dio è misericordioso”. Il suo aiuto e il suo sostegno sono stati molto preziosi e graditi, e ho sentito di aver ricevuto aiuto dall’alto, da Sion, come leggiamo nelle Scritture: “Il Signore ti risponda nel giorno dell’avversità; il nome del Dio di Giacobbe ti tragga in alto, in salvo; ti mandi soccorso dal santuario, ti sostenga da Sion” (Salmo 20:1, 2).
Avevo appena ricevuto la lezione spirituale numero due e sapevo di dover aspettare di più.
Lezione 3. Puntare in basso
Sion mi aveva detto la strada da seguire ma, nonostante le sue indicazioni, ero salito troppo in alto sul fianco della collina e di conseguenza ho dovuto deviare a destra e scendere fino a un punto più basso. Così sono finito in un’aia. Un cane ha iniziato ad abbaiare e ho provato la fastidiosa sensazione di aver commesso un’infrazione. Pochi minuti dopo, un’auto si è avvicinata da dietro, si è fermata e dal finestrino abbassato ho ricevuto la “testimonianza diretta” della conducente! “Non hai una mappa?” ha esclamato la donna. “Mi dispiace” ho risposto “sono sul cammino di Mary Jones”.
Ebbene, a volte sbagliamo anche con una mappa (la Bibbia) in mano. Ma un sano principio biblico è quello di “restare bassi”. Gesù disse: “Ma quando sarai invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, affinché quando verrà colui che ti ha invitato, ti dica: ‘Amico, vieni più avanti’. Allora ne avrai onore davanti a tutti quelli che saranno a tavola con te” (Luca 14:10).
Lezione numero tre: puntare in basso. Se Dio ha altri piani, ti chiederà di salire.
Lezione 4. Dio guida
Dirigendomi a sud-ovest, ho scoperto che la possibilità di commettere errori di percorso era ampia. In diversi punti il sentiero si divideva in due. In un’occasione ho girato a destra e un minuto dopo ho trovato un grande albero che bloccava il passaggio. Questo mi ha spinto a ricontrollare l’applicazione “Ordnance Survey” e, sì, ero sulla strada sbagliata.
La lezione numero quattro mi veniva incontro: Dio guida e può bloccare la strada per rimetterti in carreggiata. Ma rimani umile, controlla di nuovo e cambia rotta.
Lezione 5. Principio guida
Più tardi, la strada si è divisa di nuovo, ma questa volta nemmeno l’app “Ordnance Survey” era chiara. Ho deciso di seguire il principio appreso quel giorno, restare bassi, e così ho fatto. Ho preso il sentiero più in basso e senza saperlo mi sono allontanato dal sentiero di Mary Jones. Ma, ancora una volta, ho scoperto che Dio aveva qualcosa da mostrarmi.
Proprio al lato di questa “strada bassa” su cui mi sono ritrovato, è saltato fuori un tesoro: un’antica chiesa, nascosta dagli alberi, dietro un cancello importante. Sono entrato nella cappella e ho scoperto la preghiera di Francesco d’Assisi, i cui versi ho sentito e imparato per la prima volta a scuola, quando avevo dodici anni. È una preghiera nota alla maggior parte dei cristiani, ma ora mi è tornata alla mente. “Perché è nel dare che riceviamo, è nel perdonare che siamo perdonati, ed è morendo che nasciamo a vita eterna”. Quando sono uscito sul sagrato, ho visto la scritta: “Io sono la risurrezione e la vita”.
La lezione numero cinque mi è giunta con queste parole: a volte nemmeno la Bibbia è chiara; quindi, resta sui principi fondamentali condivisi in Galati 5:22-23, che elenca i frutti dello Spirito. “Rimanere bassi” è stato il mio principio guida e Dio mi ha mostrato di nuovo che aveva qualcosa di molto importante da dire.
Lezione 6. Usare l’attrezzatura che si conosce
Prima di lasciare la Norvegia per andare nel Galles, non ero sicuro di quali calzature indossare. Inizialmente avevo deciso di prendere un paio di scarponi da montagna nuovi, mai usati. Ma poi ho optato per le scarpe che utilizzo quasi tutti i giorni. Avevo la certezza che non mi avrebbero dato problemi e questa scelta si è rivelata corretta. Il primo giorno ho camminato per undici ore e, nonostante fossi completamente esausto, i piedi stavano bene.
Lezione numero sei. Quando sei pronto per una sfida, usa la tua attrezzatura collaudata. Non sperimentare metodi sconosciuti, ma attieniti a ciò che sai che funzionerà.
Lezione 7. Affrontare la delusione
Mi avvicinavo a Llyn Mwyngil e mancava solo un’ora alla fine del mio viaggio. A un tratto ho incrociato un asino, il primo e unico visto durante il viaggio. Avrei dovuto scattare una foto, ma la batteria del cellulare era scarica. Subito dopo sono passato davanti all’hotel Minffordd che aveva esposto il cartello “Aperto – Nessun posto libero”.
Immediatamente il mio pensiero è andato a Giuseppe e Maria in viaggio verso Betlemme. Ero molto stanco e una terribile visione ha iniziato a farsi strada nella mia mente. “No, Signore, ti prego, non farmi vivere l’esperienza di Giuseppe e Maria!”.
Volevo trascorrere la notte in un hotel nella parte alta di Llyn Mwyngil. Non avevo idea se sarebbe stato al completo oppure chiuso, in ogni caso non avevo prenotato. A questo punto la vocina dentro di me si faceva sentire con un messaggio che non ero pronto ad accettare. Ho continuato a camminare, ma mi aspettavo cose spiacevoli. Ho detto di nuovo al Signore: “No, Gesù, ti prego, non ho bisogno di vivere un’esperienza simile a quella di Maria e Giuseppe. Lasciami solo immaginare come fu per loro, senza doverlo sperimentare di persona. Ti prego Signore, risparmiami!”.
Come avrete già immaginato, l’hotel era chiuso per ristrutturazione! Poi ho incontrato il direttore e, prima che potessi dire qualcosa, ha dato un’occhiata alla mia condizione, ha notato che ero stravolto e abbattuto, e mi ha detto: “Prosegua per altri 20 minuti lungo la strada e arriverà all’hotel Tyn-Y-Cornel. Hanno camere disponibili. Manderò un messaggio per informare il personale del suo arrivo”.
Lezione numero sette. La vita è piena di colpi di scena; le delusioni sono dietro l’angolo. Non si può avere un piano di emergenza per ogni circostanza della vita, ma Dio è sempre alla guida.
Avrei potuto condividere un altro paio di lezioni apprese lungo il cammino, ma per il momento concludo con alcune parole del Salmo 37, che trovo molto significative: “Riponi la tua sorte nel Signore; confida in lui, ed egli agirà” (v. 5).
Post scriptum
Ho in programma di tornare nel Galles alla fine di aprile del 2025 e invitare più persone a intraprendere questo percorso. Forse Dio ha delle lezioni anche per voi? Sion, il mio nuovo amico, si è già iscritto. Fatemi sapere se volete vivere l’esperienza di Mary Jones, un cammino di preghiera nel bellissimo Galles… Scrivete a: atle.aluwini@adventist.no
(Atle F. Aluwini è pastore delle chiese avventiste del distretto di Moss e coordinatore del dipartimento della preghiera all’Unione norvegese).
[Foto: Atle F. Aluwini Adventist Media Exchange. Fonte: tedNews. Traduzione: L. Ferrara]