Recenti dossier di organismi internazionali hanno evidenziato come il cosiddetto “Stato islamico” (IS o ISIS) usufruisca di attrezzature militari di paesi occidentali e di ingenti sovvensioni attraverso la vendita clandestina di petrolio. Secondo Mostafa El-Ayoubi, caporedattore del mensile Confronti, questa organizzazione criminale gode anche dei favori diretti e indiretti dell’Arabia Saudita e del Qatar, con cui pero’ i paesi occidentali fanno ottimi affari.
Una vicenda quindi, quella dell’IS, avvolta nell’ambiguita’ e nell’ipocrisia, dove la Siria altro non e’ che uno dei tanti punti dello scacchiere mondiale in cui si gioca – sulla pelle della gente – il risiko mondiale per l’affermazione degli interessi economici e strategici delle grandi potenze spesso divergenti fra loro
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