ARnews/Il Messaggero Avventista online – Nel mondo, la Chiesa cristiana avventista affronta le stesse condizioni economiche di qualsiasi azienda. È quanto ha evidenziato il tesoriere della Chiesa mondiale, Juan Prestol-Puesán, lunedì 10 ottobre, introducendo il suo rapporto al Consiglio annuale in corso negli Stati Uniti. Rivolto ai delegati, Prestol-Puesán ha affermato che il dollaro forte nei confronti di otto valute globali ha come conseguenza che «reddito, liquidità e livelli di capitale circolante della chiesa impiegheranno del tempo per tornare ai livelli in cui erano prima del 2015».
Le monete che hanno perso valore nei confronti del dollaro statunitense sono: il dollaro canadese, il real brasiliano, il peso messicano, l’euro, il dollaro australiano, il rand sudafricano, il won sudcoreano e la sterlina britannica.
Tassi di cambio ridotti significano meno dollari, quando le valute straniere arrivano negli Stati Uniti, con conseguenze sull’importo disponibile nel bilancio della chiesa. Prestol-Puesán e Ted N. C. Wilson, presidente della Chiesa mondiale, hanno parlato anche delle sfide finanziarie affrontate nella sede mondiale lo scorso settembre, in un incontro speciale avuto con i dipendenti.
«L’impatto delle svalutazioni rimarrà finché il valore di queste monete sarà inferiore a quello del 2014», ha spiegato Prestol-Puesán ai delegati, «Ci aspettiamo che il dollaro forte degli Stati Uniti non duri più di due o tre anni. Altrimenti dovremo effettuare cambiamenti significativi al bilancio».
Un risultato immediato è che il Comitato di pianificazione strategica e definizione del budget ha raccomandato la sospensione del piano di aggiungere l’uno per cento all’anno al fondo d’esercizio, mantenendolo al 45 per cento del bilancio fino al 2020. A quel tempo, la moratoria sarà rivista dall’Annual Council (Consiglio annuale) di quell’anno.
«Stiamo facendo del nostro meglio per gestire le risorse che abbiamo senza farci prendere dall’agitazione», ha aggiunto Prestol-Puesán, «Il nostro bilancio per il 2017 è equilibrato, ma ha bisogno della benedizione del Signore».
Inoltre ha invitato la dirigenza mondiale della chiesa a tenere sempre presente che sono i sacrifici di 19,5 milioni di avventisti in tutto il mondo a finanziare la missione del movimento.
«Quando restituiscono la decima e danno le offerte, condividono una parte della propria vita», ha affermato, «Cari dirigenti, ricordiamoci che quando (i membri) danno, termina la loro gestione e inizia la nostra».
(Foto: Brent Hardinge/ANN)