I risultati rafforzano la posizione della Chiesa avventista di evitare ciò che è dannoso per la salute.
ARnews/Notizie Avventiste – Un nuovo studio collega il consumo di alcol ad almeno sette tipi di cancro. L’indagine, pubblicata nell’ultimo numero della rivista scientifica Addiction, ha scoperto che bere anche quantità basse o moderate di alcol provoca il tumore orofaringeo, alla laringe, all’esofago, al fegato, al colon, al retto e alla mammella.
L’autrice dello studio, Jennie Connor, dell’Università di Otago in Nuova Zelanda, ha esaminato le prove scientifiche dai principali istituti di ricerca sul cancro negli ultimi dieci anni e ha concluso che tutte le bevande alcoliche, compreso birra, vino e superalcolici, possono causare il cancro.
“C’è una forte evidenza che l’alcol provochi il cancro in sette parti del corpo e probabilmente anche in altre”, ha scritto Connor in una sintesi dello studio, “Le stime attuali suggeriscono che i tumori attribuibili all’alcol in queste parti rappresentano il 5,8 per cento di tutti i decessi per cancro nel mondo”.
Fin dalle sue origini, la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno insegna il non uso dell’alcol.
“La ragione principale per non assumere alcol è spirituale. Non vogliamo infatti offuscare la mente o renderla meno sensibile alla comunicazione con Dio e lo Spirito Santo”, ha affermato Peter N. Landless, direttore esecutivo della Commissione internazionale per la prevenzione dell’alcolismo e della tossicodipendenza e direttore del dipartimento Ministeri della Salute della Chiesa avventista mondiale.
Questa ragione spirituale è il motore del messaggio di promozione di uno stile di vita sano portato avanti dalla Chiesa, che mira a rendere le persone consapevoli del fatto che ogni individuo è amministratore di un bene, la salute, donatagli dal Creatore e quindi responsabile del proprio benessere.
Landless ha anche affermato che questo nuovo studio rafforza la posizione di non consumo, adottata della chiesa, contro quella di “uso sicuro”, quando si tratta di alcol.
“Non c’è uso sicuro, dato che la letteratura scientifica è forte e chiara nell’affermare che ‘non esiste un livello sicuro di assunzione di alcol’, in particolare quando si tratta di carcinogenesi”, ha precisato Landless ad Adventist Review.
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