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Una recente sentenza del Consiglio di Stato – cui aveva ricorso la Futuragra, associazione di agricoltori interessati a coltivare prodotti OGM – impone al Ministero delle Politiche Agricole di procedere all’autorizzazione di questo genere di coltivazioni senza attendere le decisioni delle Regioni. Queste sono chiamate, con proprie leggi, a regolare la coesistenza di coltivazioni tradizionali e transgeniche. Il ministro delle Politiche Agricole Zaia è contrario al pronunciamento del Consiglio di Stato. Quali sono le conseguenze derivanti dall’applicazione di questa sentenza, sia dal punto di vista amministrativo che ambientale? Chi ha interesse a proseguire sulla strada della coltivazione di OGM e perché? Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS, intervistano Fabrizia Pratesi, segretario del Comitato Scientifico EQUIVITA.