Donatella Listorti – Il 23 dicembre 2023, presso la Sala del Commiato del cimitero maggiore di Padova, si sono svolti i funerali di Gastone Brocadello, deceduto all’età di 84 anni. Eravamo presenti in quasi 150, tra appartenenti delle chiese avventiste di Padova e Monselice, oltre a parenti e amici, venuti a dare l’ultimo saluto al nostro caro fratello nella fede. Il past. Alan Codovilli ha ringraziato per la grande partecipazione e ha citato un testo biblico che rappresenta in parte la personalità di Gastone: “Combatti il buon combattimento della fede…” (1 Timoteo 6:12).
Gastone Brocadello era, infatti, un combattente, fiero della sua famiglia di cui amava mostrare le foto con orgoglio; salutista, sapeva usare le erbe per i vari malanni che potevano capitare; la sua passione spaziava dalla coltivazione delle piante da frutto a quelle dell’orto, fino alla cura e all’allevamento dei polli. Aveva anche un campo da tennis in cui spesso si cimentavano in infinite partite e tornei i giovani della chiesa ai quali sovente si univa anche Gastone. La sua casa era sempre aperta e ospitale per tutti.
Uomo impegnato e in movimento, negli ultimi mesi Gastone aveva perso, purtroppo, ogni verve per l’accrescersi della malattia che in breve lo ha portato al decesso.
Il figlio Filippo ha parlato del declino e della sofferenza del padre, che ha avuto inizio il 23 aprile 2023 ed è durata fino al 20 dicembre, giorno della morte. Filippo si è chiesto quale immagine del padre gli rimanesse impressa, e lo ha descritto come un anticonformista, che non pensava alle reazioni che poteva suscitare negli altri. Ha descritto un uomo passionale e spesso originale, e anche se a volte “uscire dal gregge” non è sempre negativo, per Gastone era invece sinonimo di forza.
Ha fatto seguito poi la lettura del Salmo 24 da parte dei vari nipoti e della cognata Gabriella. Anche Rossano, amico di Filippo, ritenuto una specie di figlio adottivo di Gastone, ha raccontato come si è sempre sentito amato in casa Brocadello, narrando che Gastone era un uomo battagliero, competitivo perfino nei giochi nei quali cercava il modo di vincere.
La nipote Alessandra ha dedicato allo zio un altro Salmo. In conclusione, la figlia Beatrice ci ha parlato a cuore aperto della realtà della vita che nel rapporto con Gastone non è mai stata semplice, di come un papà che non ha avuto papà potesse e sapesse fare il papà; del come abbia cercato sempre di fare del suo meglio, unendo alla enorme generosità, l’amore per la lettura di tutto ciò che riguardava la teologia, la medicina (forse non a caso due figli sono medici), e l’amore spassionato per chi era straniero e diverso.
Gastone era un uomo attaccato alla Scrittura della quale testimoniava ininterrottamente, spesso con grande impeto, in molte occasioni, nelle quali mai si tirava indietro.
La comunità avventista di Padova ha espresso sentite condoglianze alla moglie Marisa, ai figli Beatrice, Rachele, Filippo e Berenice, a tutti i suoi cari e a chi gli ha voluto bene.