Donatella Listorti Nalin – Nel pomeriggio di sabato 27 gennaio, vi è stata grande attesa e trepidazione nella chiesa avventista di Padova. La comunità è stata felice di poter accogliere Ruben, figlio di Nicolò Zausa e di Rosalba Calliari, atteso da tanto tempo e finalmente arrivato a dare gioia a questi cari genitori.
Il nostro pastore, Alan Codovilli, ha dato il benvenuto a tutti i presenti (la chiesa era gremita di parenti, amici e membri delle chiese di Padova e Monselice). Poi ha ceduto la parola al past. Corrado Cozzi, accompagnato da sua moglie Elsa, due ospiti veramente speciali per la comunità avventista padovana. Infatti, Corrado svolse il suo ministero pastorale nella nostra chiesa circa 40 anni fa, ed ebbe allora modo di presentare al tempio anche Nicolò, il papà del piccolo Ruben!
Ovviamente l’emozione era palpabile tra tutti i presenti anche quando il past. Patrizio Calliari, nonno del piccolo, ha cantato un inno dal titolo “Amico”, accompagnato al pianoforte dal cognato, past. Roberto Iannò.
Quest’ultimo, assieme alla moglie Anna, ha dedicato al piccolo Ruben alcuni passi della Scrittura, che certamente hanno sostenuto i nipoti nei periodi di difficoltà. L’emozione traspariva anche nelle dediche da parte di tutti i dipartimenti locali che hanno dato il benvenuto a Ruben, ovvero la Scuola del Sabato dei bambini, i Ministeri della Famiglia, i Ministeri per la Gioventù e il Dipartimento Musica.
E dopo tante emozioni, abbiamo potuto conversare con la famigliola Zausa grazie ad un rinfresco. Tutti i presenti hanno ricevuto in dono un segnalibro con il testo: “Siate allegri nella speranza, pazienti nelle afflizioni, perseveranti nella preghiera” (Romani 12:12).
Lodiamo il Signore che ha ascoltato le preghiere di questa coppia e di tutti coloro che la amano!
Non possiamo che concludere dicendo questo: “Il Signore ha fatto cose grandi per noi, e noi siamo nella gioia” (Salmo 126:3).
Dieci giorni di preghiera
Il 20 gennaio, la chiesa avventista di Padova ha vissuto un pomeriggio diverso. Alle ore 16:00, la comunità si è ritrovata per concludere i Dieci giorni di preghiera, guidata dalla direttrice locale del Dipartimento della Famiglia. Dopo aver presentato un’interessante meditazione basata sul pericolo e il privilegio che racchiudono i mezzi di comunicazione e la rete web, ha concluso con una preghiera di lode al Signore per il sostegno, la guida e l’unione avuti in questi dieci giorni speciali.
Ha fatto seguito, poi, un programma organizzato in sinergia con il Dipartimento Musica locale, che ha coinvolto tutti i presenti in canti, giochi, e in una pesca speciale con vari pacchettini da donarsi scambievolmente. Al termine, tutti gli intervenuti era pronta una bevanda calda, sorbita con la gioia di aver condiviso fraternamente del tempo insieme.
“Ecco, quant’è buono e quant’è piacevole che i fratelli dimorino insieme!” (Salmo 133:1).
[Foto: Donatella Listorti Nalin]