La via giusta e altre storie: una panoramica sui fatti del giorno

La via giusta e altre storie: una panoramica sui fatti del giorno

Nel corso della diretta RVS del 14 luglio 2025, Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano su alcuni temi di attualità Giuseppe Lumia, già Deputato e Senatore della Repubblica, prendendo spunto da articoli e titoli presenti sui giornali di oggi.

Tra i temi trattati: Sinner fa la storia del tennis, non solo per la sua bravura ma anche con il rispetto e l’amicizia per l’avversario; sui dazi la UE sceglie la via morbida, ma è la strada giusta? A Gaza si continua a morire, e aumentano le denunce contro le complicità internazionali; il processo ai Casalesi e le considerazioni di Roberto Saviano.

Immagine: Pexels | Pixabay.com

Ucraina: una testimonianza cristiana in zona di guerra

Ucraina: una testimonianza cristiana in zona di guerra

Sabato scorso si è conclusa l’Assemblea Mondiale della Chiesa Avventista a St. Louis, negli Usa, che aveva il compito di eleggere i nuovi amministratori della denominazione e di dettare alcune linee guida per il futuro. In un clima di grande fraternità e di emozione spirituale, c’è stato spazio anche per alcune testimonianze cristiane, drammatiche e commoventi allo stesso tempo.

Durante il rapporto del presidente uscente, Ted N. C. Wilson, tenutosi giovedì sera, 3 luglio, Yuri Bondarenko, psichiatra e direttore della Clinica Angelìa, ha brevemente illustrato le attività che svolgono in Ucraina e le condizioni in cui operano.

“I droni attaccano due o tre volte a settimana” ha dichiarato Bondarenko. “Ora, mentre parliamo, mia moglie e le mie figlie sono nel nostro rifugio antiaereo da sei ore. Qualche mese fa, un membro del nostro staff è stato ucciso da un drone mentre svolgeva un incarico. Abbiamo bisogno di preghiere e supporto costanti”. Per una lettura completa dell’articolo, clicca qui.

Nel corso della diretta RVS del 14 luglio, Roberto Vacca e Claudio Coppini hanno letto e brevemente commentato la testimonianza di Yuri Bondarenko rivolta agli oltre duemila delegati avventisti convenuti a St. Louis da tutto il mondo.

 

Parole al vento – Anche i campioni si deprimono

Parole al vento – Anche i campioni si deprimono

Parole al vento dal Veneto, un accento particolare sulle note e le notizie note o meno che mirano dritte al cuore delle orecchie che hanno fegato.

Il tema di oggi: Anche i campioni si deprimono

Immagine: © Matimix | Dreamstime.com

Articoli, podcast, dirette radio e contenuti video: un lavoro di squadra per informare sull’Assemblea Mondiale

Articoli, podcast, dirette radio e contenuti video: un lavoro di squadra per informare sull’Assemblea Mondiale

Un lavoro di informazione reso possibile grazie a tutto il team che con competenza e dedizione ha lavorato per un’eccellente copertura mediatica, anche in Italiano, della 62ª Assemblea della Conferenza Generale, tenutasi a St. Louis (Missouri) dal 3 al 12 luglio.

La 62ª Assemblea della Conferenza Generale della Chiesa Avventista del Settimo Giorno si è conclusa, lasciando dietro di sé un ricco patrimonio di riflessioni, emozioni e testimonianze. Questo grande evento non sarebbe stato lo stesso senza il lavoro di informazione e comunicazione svolto da HopeMedia Italia Il Messaggero Avventista.

Un lavoro di squadra quotidiano

Ogni giorno, giornalisti, redattori, tecnici e creativi hanno lavorato in sinergia per offrire una copertura completa, accessibile e coinvolgente dell’evento.
Un ringraziamento speciale, in ordine alfabetico, va a:

HopeMedia Italia:
– Coordinamento produzione e inviato sul posto: Daniele Amodeo
– Produzione video e social media: Johan Mairena, Larisa Treiyer, Lucas Treiyer, Pablo Zoppi
– Radio RVS: Alessia Calvagno
– Redazione: Veronica Addazio, Lina Ferrara,
– Grafica, servizi web, Newsletter: Gianluca Scimenes

Il Messaggero Avventista:
Redazione:
– Rachele Conti
– Giuseppe Cupertino
– Francesco Mosca

Senza il contributo di ciascuno di loro, il servizio informativo offerto alle chiese italiane non sarebbe stato possibile.

Collaborazioni internazionali


In occasione dell’Assemblea Mondiale, il Dipartimento delle Comunicazioni della Conferenza Generale ha istituito la Global News Room, un gruppo di giornalisti, redattori, videomaker, Social Media Manager e fotografi provenienti da tutto il mondo che hanno lavorato in squadra, a partire dalle settimane precedenti, per comunicare l’evento con contenuti di qualità, a livello globale.

Un sentito ringraziamento per i contenuti ricchi, precisi e puntuali messi a disposizione ogni giorno, va anche alle redazioni internazionali dei canali di comunicazione della chiesa avventista:
Adventist Review
Adventist News Network

An incomplete group of the ANN team. The 62nd General Conference Session of the Seventh-day Adventist Church, America’s Center Convention Complex, St. Louis, Missouri, USA, July 3-12, 2025. Camera date: Saturday, July 12, 2025 13:55.

Tecnologia al servizio della missione

Parte del lavoro redazionale è stato supportato anche dall’uso dell’intelligenza artificiale, che si è rivelata uno strumento utile per la ricerca, la traduzione e la formattazione dei materiali.

Grazie al lavoro di tutti è stato possibile offrire una comunicazione chiara, tempestiva e ispirata. Un impegno che ha permesso a centinaia di persone di sentirsi parte di un evento globale, anche a distanza.

Speriamo di avervi trasmesso una piccola parte delle emozioni vissute a St. Louis.

Con gratitudine, HoeMedia Italia, Il Messaggero Avventista e l’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno.

______

👉 Segui gli aggiornamenti dalla Sessione della Conferenza Generale 2025!

📍 Tutte le notizie, approfondimenti e contenuti in italiano sono disponibili qui: 🔗 hopemedia.it/gc-2025

🎥 Non perderti i vlog quotidiani con racconti, volti e curiosità direttamente da St. Louis: 🔗 Guarda la playlist su YouTube

🌍 Visita il sito ufficiale dell’evento per informazioni e documenti: 🔗 gcsession.org

✅ Scopri i nuovi leader della Chiesa Avventista mondiale 🔗 Elenco incarichi votati

______

[Foto: Jim Botha / Adventist Media Exchange (CC BY 4.0)]

62ª Assemblea Mondiale della Chiesa avventista – Giorno 10

62ª Assemblea Mondiale della Chiesa avventista – Giorno 10

L’ultimo sabato dell’Assemblea della Conferenza Generale è stato ricco di emozioni: spiritualità, gratitudine, ricordi e comunione fraterna.

Un giorno speciale, con persone provenienti da latitudini diverse e lontane, unite però dallo stesso spirito di amore per Dio e dal desiderio di condividere il Vangelo.

Guarda il video riassuntivo di questa giornata significativa!

 

Tre istituzioni per promuovere la missione avventista globale

Tre istituzioni per promuovere la missione avventista globale

Durante la 62ª Assemblea della Conferenza Generale a Saint Louis, tre istituzioni hanno illustrato il loro impegno nella missione della Chiesa avventista del settimo giorno nel mondo: l’Institute of World Mission, l’Adventist World Radio e l’Adventist Review. Tutte e tre, con il proprio carisma e gli strumenti che hanno messo a punto, contribuiscono a diffondere il messaggio del Vangelo “da ogni luogo verso ogni luogo”. 

Institute of World Mission: formare missionari per un mondo multiculturale 

L’Institute of World Mission (IWM) è l’ente formativo della Segreteria della Conferenza Generale. Negli ultimi tre anni ha preparato oltre 400 missionari provenienti da più di 50 paesi per servire in 60 nazioni. 

“La prospettiva interculturale e l’attenzione verso la diversità è fondata su principi biblici”, afferma il direttore Oscar Osindo, che nella presentazione ha menzionato un famoso passo di Ellen G. White: “Cristo viveva in mezzo alle persone, provava simpatia per loro, ne soddisfaceva i bisogni e ne conquistava la fiducia. Solo allora rivolgeva loro l’invito: ‘seguimi’” (Ellen G. White, The Ministry of Healing, Mountain View, Calif.: Pacific Press Pub. Assn., 1905, p. 143.). 

I corsi offerti dall’IWM comprendono:

  • Il Mission Institute: un percorso di tre settimane di formazione intensiva in presenza per missionari e famiglie. 

Adventist World Radio: il messaggio corre sulle onde radio 

Fondata nel 1971, Adventist World Radio (AWR) è oggi una delle più potenti piattaforme evangelistiche globali. Trasmette da oltre 2.000 stazioni radio, oltre a produrre podcast, video su YouTube. Con la distribuzione dei Godpod, dispositivi per ascoltare i podcast alimentati a energia solare, AWR raggiunge anche i luoghi più remoti del pianeta. 

Nel solo 2024, AWR ha: 

  • lanciato 17 nuove stazioni radio e 146 stazioni internet 
  • distribuito oltre 33.000 Godpod in 26 paesi. 
  • stampato 10 milioni di opuscoli in varie lingue. 
  • realizzato oltre 2.300 serie evangelistiche in Papua Nuova Guinea, che hanno avuto come conseguenza migliaia di battesimi. 

🔗 Scopri di più su https://awr.org  

Adventist Review: 175 anni di attività nel mondo 

Fondata nel 1849 con il nome di The Present Truth, l’Adventist Review è una delle più antiche pubblicazioni cristiane degli Stati Uniti. Oggi, dopo 175 anni, l’Assemblea della Conferenza Generale ha deliberato un suo rinnovamento che ne unirà i contenuti con quelli di Adventist World facendone una rivista mondiale. 

“La nostra missione è creare contenuti utili per informare gli avventisti, rafforzare la loro identità e prepararli al ritorno di Cristo, sempre a partire dalla Parola di Dio”, afferma il direttore Justin Kim. 

Altre novità in arrivo sono:

  • nuove rubriche su salute, teologia, missione e discepolato
  • la traduzione in cinese, swahili, spagnolo e altre lingue 
  • la distribuzione digitale via WhatsApp, app per dispositivi mobili e social media
  • collaborazioni con le Divisioni per una diffusione più capillare.

🔗 Visita il sito rinnovato: https://adventistreview.org 

Conclusione  

Queste tre istituzioni dimostrano come la Chiesa Avventista continui a innovare, formare e comunicare con passione e visione. Che si tratti di preparare missionari, raggiungere le persone attraverso le onde radio o ispirare lettori con messaggi tratti dalla Parola ispirata. Il messaggio rimane immutato: siamo impegnati nella missione, per raggiungere le persone ovunque nel mondo. 

______

👉 Segui gli aggiornamenti dalla Sessione della Conferenza Generale 2025!
📍 Tutte le notizie, approfondimenti e contenuti in italiano sono disponibili qui: 🔗 hopemedia.it/gc-2025

🎥 Non perderti i vlog quotidiani con racconti, volti e curiosità direttamente da St. Louis: 🔗 Guarda la playlist su YouTube

🌍 Visita il sito ufficiale dell’evento per informazioni e documenti: 🔗 gcsession.org

✅ Scopri i nuovi leader della Chiesa Avventista mondiale 🔗 Elenco incarichi votati

______

Fonte: Adventist Review (General Conference Session Bulletin 4, p. 32; Bulletin 6, p. 20; Bulletin 7, p. 16)

Traduzione e sintesi di Giuseppe Cupertino (Il Messaggero Avventista) con l’ausilio dell’AI.

Foto di copertina: spoiu23 | Pixabay.com. Foto interna creata dall’AI.

Cambiare il mondo attraverso l’educazione

Cambiare il mondo attraverso l’educazione

Durante la 62ª Assemblea della Conferenza Generale, tre istituzioni accademiche hanno raccontato che la missione avventista si realizza anche attraverso l’eccellenza, la formazione spirituale e il servizio. La Andrews University, l’Adventist University of Africa e la Loma Linda University Health interpretano il motto: “Approfondire la conoscenza, affermare la fede, cambiare il mondo”.

Andrews University: educazione globale e impegno

Fondata nel 1874, la Andrews University è la principale università della Chiesa Avventista. Con studenti provenienti da oltre 100 paesi, rappresenta in piccolo quanto descritto nella visione di Apocalisse 7:9: “una grande moltitudine di ogni nazione, tribù, popolo e lingua”.

  • Offre programmi accademici avanzati, tra cui il Seminario Teologico Avventista conosciuto in tutto il mondo avventista. 
  • Promuove una vita spirituale attiva con settimane di preghiera, gruppi di studio biblico e occasioni di impegnarsi per la missione. 
  • Il Global Campus consente di portare il suo impegno per l’educazione avventista a livello internazionale, anche attraverso la Griggs International Academy. 

🔗 Scopri di più: https://andrews.edu 

Adventist University of Africa: formare leader per il continente e il mondo

Situata vicino a Nairobi, in Kenya, l’AUA è un centro di eccellenza per la formazione post-laurea. Fondata nel 2006, serve le Divisioni africane della Chiesa e prepara i pastori al ministero, futuri dirigenti per la chiesa e la società. 

  • Offre 13 programmi post-laurea in teologia, leadership, salute pubblica e informatica. 
  • Ha formato oltre 1.000 laureati provenienti da 38 paesi africani. 
  • Promuove l’iniziativa “I Will Go”, con missionari e studiosi di missiologia attivi nei territori della finestra 10/40. 
  • Oltre all’uso dell’inglese offre programmi in francese e sta pianificando anche l’introduzione del portoghese, per raggiungere nuovi gruppi linguistici. 

🔗 Scopri di più: https://www.aua.ac.ke 

Loma Linda University Health: educare a prendersi cura delle persone come faceva Gesù

Fondata nel 1905, Loma Linda University Health è il centro accademico sanitario della Chiesa Avventista. Con otto scuole professionali e sei ospedali, è un punto di riferimento per la formazione medica e la missione sanitaria. 

  • Ha formato migliaia di medici missionari e fondato ospedali avventisti in tutto il mondo. 
  • È riconosciuta come una delle Blue Zones del mondo per la longevità degli abitanti della zona. 
  • Fornisce servizi sanitari a oltre 100 cliniche e 50 ospedali missionari. 
  • Il campus di San Bernardino offre servizi sanitari a soggetti in condizioni di svantaggio sociale e/o economico. 
  • Sta costruendo un nuovo centro oncologico e ampliando la Scuola di formazione infermieristica. 

🔗 Scopri di più: https://llu.edu 

Conclusione
L’educazione avventista non è solo accademica, ma anche spirituale, missionaria e orientata al servizio. Con la propria visione globale che affonda le radici nella fede, queste istituzioni continuano a formare generazioni di giovani pronti a cambiare il mondo.  

______

📍 Tutte le notizie, approfondimenti e contenuti in italiano sono disponibili qui: 🔗 hopemedia.it/gc-2025

🌍 Visita il sito ufficiale dell’evento per informazioni, documenti e aggiornamenti: 🔗 gcsession.org

✅ Scopri chi è stato eletto nei diversi incarichi: 🔗 Elenco incarichi votati

______

Fonte: Adventist Review (General Conference Session Bulletin 5, p. 16; Bulletin 6, p. 18; Bulletin 4, p. 22)

Traduzione e sintesi di Giuseppe Cupertino (Il Messaggero Avventista) con l’ausilio dell’AI.

Immagine di copertina: Pexels | Pixabay.com; foto interne: Darren Heslop; Adventist University of Africa; Loma Linda University.

 

 

Alzarsi con uno scopo. Il messaggio del past. Erton C. Köhler

Alzarsi con uno scopo. Il messaggio del past. Erton C. Köhler

Una chiesa radicata nella Bibbia e focalizzata sulla missione, sottolinea il presidente della Chiesa avventista mondiale nel suo primo sermone. Le differenze, come le note musicali, possono dar vita a una sinfonia armoniosa se messe nelle mani di Dio

Durante il secondo sabato della 62ª Assemblea della Conferenza Generale, Erton C. Köhler, recentemente eletto presidente della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno (puoi approfondire leggendo qui), ha condiviso un messaggio vibrante e profondo intitolato Rising with Purpose (Alzarsi con uno scopo).

Partendo dal racconto biblico di Neemia, Köhler ha tracciato un parallelismo tra la chiamata a ricostruire le mura di Gerusalemme e la missione attuale della chiesa. Il popolo di Dio, ha sottolineato, si trova in un momento cruciale: non può restare immobile né cedere alla rassegnazione. È tempo di alzarsi con uno scopo chiaro: portare avanti la missione affidataci da Dio.

Il predicatore ha salutato calorosamente sia i presenti a St. Louis, sia chi seguiva online da tutto il mondo, evidenziando l’universalità della Chiesa avventista, che proclama il messaggio in oltre 715 lingue. Il sermone è stato pronunciato verso la fine dei dieci giorni di lavoro e celebrazione della 62ª Assemblea, un periodo intenso per molti delegati. Nonostante l’impegno, è stato evidente come Dio abbia guidato e sostenuto ogni momento, anche nella preparazione di questo messaggio.

Eredità preziosa e visione futura
Köhler ha ringraziato per le preghiere, gli incoraggiamenti e il sostegno, ricordando che lui e la sua famiglia affideranno il loro nuovo cammino alla guida divina e al supporto della chiesa. Il pastore ha espresso gratitudine per il ministero di Ted e Nancy Wilson (qui un articolo sull’eredità del past. Wilson), sottolineando che la conclusione di questa assemblea segna per loro una nuova fase della vita. Ha inoltre chiesto di pregare per i vicepresidenti, presidenti di divisione e direttori di dipartimento, incaricati di mantenere la chiesa radicata nella Bibbia e concentrata sulla missione.

Ha riconosciuto la complessità e la diversità delle discussioni che si sono svolte durante l’Assemblea, riflesso di una chiesa globale, non condizionata dagli interessi di un singolo Paese. Ha ricordato le benedizioni ricevute dai messaggi biblici, dalle presentazioni dei dipartimenti, dalle iniziative “I Will Go” e dalle sessioni di preghiera. In un clima di festa, non sono mancati momenti di solidarietà per chi ha subito calamità naturali, guerre e crisi in varie parti del mondo. In tempi difficili come questi, la chiesa è chiamata a essere strumento di speranza.

Sperare, sempre
Ha quindi invitato i presenti a tornare nei propri Paesi come luce e sale del mondo, impegnati a rafforzare la comunione con Dio, l’identità in Cristo, l’unità nello Spirito Santo e la missione. Ha ricordato la beata speranza del ritorno di Gesù, affermando che Dio non sta preparando un luogo per noi, ma ci sta preparando per un luogo già pronto. Tuttavia, molti credenti hanno perso l’urgenza di questa speranza. Il mondo ha disperato bisogno di una chiesa che porti speranza. Citando Emil Brunner (teologo e pastore riformato svizzero ndt), ha affermato che “la speranza per la vita umana è come l’ossigeno per i polmoni: senza speranza, l’essere umano soffoca spiritualmente e mentalmente”.

Riflettendo sui segni del ritorno di Gesù descritti in Matteo 24, il presidente Köhler ha evidenziato due gruppi principali: da un lato, un mondo in declino segnato da guerre, carestie, odio, inganni, disastri naturali e mancanza d’amore; dall’altro, una chiesa che si alza con potenza per la missione, annunciando il Vangelo a tutto il mondo. Gesù tornerà solo quando entrambi questi aspetti si manifesteranno insieme. La chiesa avventista ha ricevuto il mandato di proclamare il messaggio della seconda venuta con coraggio e speranza, parte integrante della sua identità e missione.

Poco tempo alla fine e un nuovo inizio
Il predicatore ha poi sottolineato la gravità della crisi globale, simboleggiata dal Doomsday Clock (l’Orologio dell’Apocalisse), apparso per la prima volta nel 1947 sul Bulletin of the Atomic Scientists. Questo orologio illustra quanto l’umanità sia vicina a una catastrofe globale che la condurrà all’autodistruzione. Il 28 gennaio 2025, l’orologio è stato impostato a 89 secondi dalla mezzanotte, cioè più vicino che mai alla mezzanotte da quando è stato creato più di 75 anni fa. Questo indica un mondo sull’orlo del disastro, afflitto da egoismo, odio, calamità, crisi morali, politiche e religiose. Ellen White aveva già messo in guardia su queste forze del male che si consolidano prima della crisi finale. Viviamo tempi in cui una calamità segue l’altra a ritmo crescente.

Tuttavia, Köhler ha ribadito che la chiesa deve essere portatrice di speranza, non concentrata solo sui segni negativi, ma impegnata a diffondere il messaggio della seconda venuta con fiducia, non paura. Il messaggio si fonda sulla speranza e sicurezza, non sull’ansia. La direzione del mondo non è nelle nostre mani, ma far sorgere la chiesa per la missione è una nostra responsabilità. Abbiamo la chiamata, il mandato, la promessa dello Spirito Santo e la certezza della presenza di Gesù sino alla fine.

Come un solo corpo
Köhler ha esortato a dare priorità alla missione in ogni iniziativa, ricordando che “la missione è il battito del cuore della chiesa” e che nessuna attività ha senso se non partecipa a essa. Ogni credente è chiamato a farne parte. Chi non lo fa è come un pompiere che entra in un edificio in fiamme solo per raddrizzare un quadro. Se vogliamo vedere Gesù tornare, è il momento di far sorgere la Chiesa per la missione, coinvolgendo tutte le generazioni, tutti i membri e ogni livello istituzionale.

Questo sarà possibile solo se siamo profondamente radicati nella Bibbia, concentrati sulla missione e in costante preghiera per l’effusione dello Spirito Santo. Serve un risveglio personale e comunitario, una riforma che ci faccia vivere secondo la volontà di Dio, non secondo opinioni personali. Una chiesa che ama e segue la guida dello Spirito di Profezia, che diffonde letteratura, utilizza le tecnologie per raggiungere ogni persona, nata nel XIX secolo ma pronta ad affrontare le sfide del XXI.

Una chiesa che avanza integrata, unita tra generazioni, evitando l’isolamento e coltivando l’unità nella diversità. Ellen White esorta a non lasciare che nulla ci divida gli uni dagli altri o da Dio. Le differenze, come le note musicali, possono dar vita a una sinfonia armoniosa se messe nelle mani di Dio. Questo non significa assenza di problemi, ma la capacità di affrontarli con amore, rispetto ed equilibrio.

Accoglienza e ascolto, come Gesù ci insegna
Infine, il neo-presidente ha ribadito che la chiesa si ergerà con potenza solo se la missione sarà prioritaria in ogni riunione, risorsa e iniziativa. Crescere in strutture e organizzazione aumenta il rischio di perdere di vista il mandato originario. La missione è chiara: predicare i tre messaggi angelici di Apocalisse 14:6-12 in tutto il mondo, sempre con speranza. I metodi possono cambiare, ma il messaggio biblico resta invariato. La missione deve portare a una crescita quantitativa e qualitativa, centrata non su numeri o strutture, ma sul discepolato e su una chiesa accogliente, calda e centrata sulle persone, come Gesù.

Una chiesa che risponde al grido del mondo, raggiunge i cuori soli, malati, emarginati e sofferenti, muovendosi con i piedi ben saldi a terra, ma gli occhi rivolti al cielo.

______

📍 Tutte le notizie, approfondimenti e contenuti in italiano sono disponibili qui: 🔗 hopemedia.it/gc-2025

🌍 Visita il sito ufficiale dell’evento per informazioni, documenti e aggiornamenti: 🔗 gcsession.org

✅ Scopri chi è stato eletto nei diversi incarichi: 🔗 Elenco incarichi votati

______

Fonte: Adventist Review / Traduzione, adattamento e sintesi a cura di Rachele Conti, Il Messaggero Avventista.

Foto: David B. Sherwin

Assemblea CG. I piccoli gruppi di discussione orientano a una missione concreta

Assemblea CG. I piccoli gruppi di discussione orientano a una missione concreta

I delegati hanno apprezzato molto questo riscontro dal basso sui pilastri strategici della Chiesa.

L’Assemblea della Conferenza Generale (GC) ha dedicato molto tempo ai quattro pilastri strategici del programma “Io andrò” della Chiesa nel nuovo quinquennio: la comunione con Dio, l’identità in Cristo, l’unità nello Spirito e la missione per tutti.

Nei quattro blocchi di due ore tra mercoledì 9 e venerdì 11 luglio, ai delegati è stato chiesto di dividersi in piccoli gruppi per discutere, pregare e parlare delle implicazioni pratiche di ciascuno dei pilastri e fornire un riscontro, Ogni incontro era introdotto da una riflessione spirituale a cui seguiva la discussione nei gruppi formati da almeno dieci persone. Hanno predicato rappresentanti del Biblical Research Institute (BRI), dell’Ellen G. White Estate e della rivista Adventist Review.

“Il triplice scopo di questi gruppi era rafforzare i pilastri strategici di ‘Io andrò’, vale a dire generare idee da attuare nella pianificazione strategica e dare voce ai delegati in questo processo” ha affermato Sikhululekile Daco, di Adventist Review, che ha organizzato questi momenti insieme con l’evangelista Mark Finley.

Chang Min Chung, responsabile dei Centri di Missione Globale (MG), è stato determinante nel coordinamento del programma.
“Questa è la prima volta che proviamo questo tipo di interazione spirituale nell’ambito della nostra Assemblea Mondiale. Crediamo che sia una questione importante” ha affermato “I dirigenti dei Centri MG hanno ritenuto che fosse una buona idea e una buona opportunità per promuovere tale interazione tra i nostri delegati”.

Il potere dei piccoli gruppi
Sono stati assegnati 280 animatori dei piccoli gruppi per coordinare la discussione sugli argomenti specifici. Ogni capogruppo ha ricevuto un grande cartello di cartone da tenere in altro per farsi individuare dagli altri componenti. Sui cartelli erano segnalati quattro codici QR, che ogni animatore poteva scansionare per trasmettere la discussione del proprio gruppo all’Ufficio archivi, statistiche e ricerca (ASR). David Trim, direttore di ASR, raccoglierà e trasmetterà i risultati all’amministrazione.

Una delle responsabili dei piccoli gruppi era Cheonneth Strickland, segretaria della Federazione di chiese avventiste “Greater Sydney”, in Australia.
“Questo programma ha dato ai delegati il tempo di incontrarsi come gruppo per discutere i pilastri strategici della CG. Ci è piaciuto entrare in contatto con altri partecipanti provenienti da diverse Missioni o Federazioni. Abbiamo condiviso idee ed esperienze sul nostro modo di fare chiesa.”

Mercoledì 9 luglio, nell’incontro mattutino, i delegati si sono concentrati sulla comunione con Dio; in quello pomeridiano, si è parlato dell’identità in Cristo.
“Quando Dwain Esmond [direttore associato dell’Ellen G. White Estate] ha concluso la sua riflessione spirituale, mi è venuto in mente che forse, se prendessimo sul serio questa parte del programma, potrebbe essere il lavoro più importante che facciamo in questa Assemblea“, ha detto Thomas L. Lemon, vicepresidente generale della CG, che ha presieduto l’incontro in gruppi di mercoledì pomeriggio.

Giovedì e venerdì mattina sono stati trattati gli ultimi due pilastri: unità nello Spirito e missione per tutti.
“Abbiamo voluto portare la diversità” ha detto Chung “Anche in termini di stile di presentazione, perché, come si nota, hanno tutti stili diversi. Alcuni erano energici, altri più riflessivi, non solo i relatori, ma anche i nostri ospiti”.

Una boccata d’aria fresca
I delegati hanno apprezzato l’integrazione di queste discussioni di gruppo nel programma. “L’atmosfera è completamente cambiata rispetto al resto della settimana” ha spiegato Daco “Anche durante i momenti di discussione vi era calma e tranquillità. E tantissime persone si sono messe in fila per condividere il loro punto di vista quando sono stati aperti i microfoni. È stata una vera benedizione. Ma anche una boccata d’aria fresca. È stato così importante incorporare le conversazioni spirituali tra le attività che devono essere svolte”.

Siamo così diversi, ma è Gesù e la sua missione che ci unisce” ha sottolineato Strickland.

Il riscontro ricevuto dai delegati è stato positivo. Un commento che ha accomunato molti di loro è l’impatto positivo di questa iniziativa sulla loro vita, avendo ricevuto la possibilità di dialogare insieme per costruire strategie missionarie comuni.

Per Chung, i delegati hanno anche apprezzato la modalità di comunicazione dal basso verso l’alto, l’opportunità di sentirsi autorizzati a parlare di qualcosa che li appassionava: la missione.
“Non tutto proveniva solo dal palco o da determinate persone; questa sezione ha dato ai partecipanti l’opportunità di sentirsi ascoltati e di condividere la propria fede con i vicini e con il gruppo più ampio” ha commentato.

Applicazioni pratiche
“Parliamo molto di strategia” ha continuato Chung “Ma spesso notiamo che quella strategia diventa un bel documento patinato che rimane nello scaffale. Creiamo i documenti, ma la pratica non arriva, non c’è l’applicazione nella vita reale. Qui cerchiamo di collegare strategia e pratica”.

La speranza dei dirigenti della Chiesa è che, tornando a casa alla fine dell’Assemblea Mondiale 2025, tutti portino idee pratiche e un cuore per la missione nelle loro comunità.

Per Strickland, alcuni dei sermoni, e delle meditazioni, sui pilastri strategici sono stati eccellenti e uno molto pratico, tanto che gli sarà di aiuto nel suo ministero.
“Mi è piaciuto molto Elias Brasil de Souza, direttore della BRI, che ha parlato di tre passi della Scrittura sull’unità. Ho imparato molto da questo. Ora ho tre predicazioni tratte dalla sua presentazione, e ho intenzione di usarle”.

Gli organizzatori non erano sicuri che i delegati avrebbero apprezzato questa parte del programma dell’Assemblea. Temevano che saltassero gli incontri o che non avrebbero voluto partecipare. In alcuni casi ciò è accaduto, ma il risultato complessivo è stato positivo.
“Ho sottovalutato il livello di maturità dei nostri delegati. La loro partecipazione a questo programma è andata oltre le mie aspettative” ha chiosato Chung.
“I delegati hanno apprezzato i momenti della discussione in gruppo più di ogni altra cosa” gli ha fatto eco Strickland “I programmi delle Assemblee Mondiali andavano bene, ma avere il tempo di parlare di missione individualmente è stato un grande cambiamento“.

[Foto: Josef Kissinger. Fonte: Adventist Review. Traduzione e adattamento: Lina Ferrara, HopeMedia Italia]

______

Continua a seguire gli aggiornamenti dalla Sessione della Conferenza Generale 2025!
Tutte le notizie, approfondimenti e contenuti in italiano sono disponibili qui: hopemedia.it/gc-2025

Non perdere i vlog quotidiani con racconti, volti e curiosità direttamente da St. Louis: Guarda la playlist su YouTube

Segui lo streaming in diretta in diverse lingue, compreso l’italiano, a questo link: gcsession.org/live

La traduzione italiana è disponibile nella sezione “Other Languages (AI-Generated)”

Visita il sito ufficiale dell’evento per informazioni, documenti e aggiornamenti in tempo reale: gcsession.org

Scopri chi viene eletto nei diversi incarichi: Elenco incarichi votati

______

Uniti nella Speranza. Le voci italiane alla Conferenza Generale degli avventisti del settimo giorno 

Uniti nella Speranza. Le voci italiane alla Conferenza Generale degli avventisti del settimo giorno 

L’Assemblea della Conferenza Generale della Chiesa Avventista del Settimo Giorno ha riunito a Saint Louis, negli Stati Uniti, migliaia di delegati e partecipanti da ogni parte del mondo. Tra loro, anche una rappresentanza italiana che ha condiviso riflessioni profonde, emozioni sincere e speranze per il futuro della Chiesa. E… un saluto a chi è rimasto in patria! 

“Un popolo unito”
Per Nestor Petruk, docente di Antico Testamento alla Facoltà Avventista di Teologia di Firenze, l’Assemblea è molto più di un evento amministrativo:
L’incontro va oltre l’elezione della leadership o la definizione di linee guida. Rappresenta un momento per costruire comunità, per vivere l’essenza della chiesa, non nella sua concezione moderna, ma nel significato originario della parola: un popolo unito. La piccola chiesa italiana si unisce alle comunità avventiste di tutto il mondo per attendere, insieme, con ardente speranza il ritorno imminente di Gesù”. 

“L’emozione di sentirsi parte di una famiglia globale”
Francesca Evangelisti, segretaria nazionale del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa della Chiesa Avventista, ha vissuto l’evento con grande intensità.
“È toccante essere qui. Vedere migliaia di persone cantare insieme, avventisti da tutto il mondo con abiti tradizionali diversi, ti fa sentire parte di qualcosa di grande. Torniamo in Italia con una nuova carica, con la percezione chiara che siamo un gruppo unito capace di rispondere ai bisogni delle persone. La nostalgia per la pastasciutta rimane intatta!”.

Una democrazia spirituale vissuta in prima persona”
Fulvia Ruocco, delegata dell’Unione italiana, che abbiamo presentato insieme agli altri delegati ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento attivo e del dialogo.
“Partecipare come delegato è un privilegio e una responsabilità. È il livello più alto di democrazia, in cui impariamo il rispetto verso la diversità del punto di vista dell’altro”.
Guardando al futuro, Fulvia auspica una maggiore integrazione tra le generazioni-
“Spesso ci sono dei buchi generazionali. Il mio augurio è che questo gap possa essere superato proprio per andare incontro alle esigenze della maggioranza”. 

E lancia un appello ai membri italiani: “Forse dovremmo informarci di più, essere un po’ più coinvolti, proprio per capire di cosa si tratta quando si parla di Conferenza Generale. Siamo chiamati a essere parte attiva in un processo decisionale. Comunque l’Italia mi manca!”.

“Guardare oltre le differenze”
Stefano Paris, già presidente dell’Unione italiana e oggi cappellano negli Stati Uniti, ha notato un cambiamento positivo nell’atmosfera dell’Assemblea: “Mi sembra ci siano meno tensioni rispetto al passato. Vedo lo Spirito del Signore all’opera. Se non accadesse, rimarremmo una chiesa storica o lo diventeremmo”. 

Il suo messaggio è chiaro e inclusivo: “Dobbiamo rimanere un movimento che include altre persone nel suo cammino. Senza distinzione di razze, di lingue e di religione. Camminando con Gesù ci troveremo insieme”. 

Conclusione: un messaggio per l’Italia
L’Assemblea della Conferenza Generale si conferma un momento di profonda comunione, confronto e visione. Le voci italiane, pur provenendo da una realtà numericamente piccola, testimoniano con forza la vitalità e l’impegno di una Chiesa che guarda al futuro con speranza, apertura e desiderio di crescita. 

Dalle parole dei partecipanti italiani emerge un invito chiaro: partecipare, informarsi, sentirsi parte attiva di una Chiesa che è globale ma anche profondamente locale. Un’esperienza che ha rafforzato il senso di appartenenza e la visione di una comunità che cammina insieme.   

[A cura di Di Daniele Amodeo e Giuseppe Cupertino ]

Risorse utili  

 

L’Assemblea Mondiale attraverso gli occhi dei bambini e dei ragazzi

L’Assemblea Mondiale attraverso gli occhi dei bambini e dei ragazzi

I partecipanti più piccoli condividono le loro impressioni. Uno sguardo di speranza (ed entusiasmo) sul grande evento avventista che si è svolto dal 3 al 12 luglio a St. Louis, Stati Uniti. 

L’Assemblea della Conferenza Generale (CG) è un grande evento. Coinvolge sia gli adulti che i bambini. Dai coloratissimi stand ai momenti di lode condivisi con migliaia di persone, bimbi da tutto il mondo stanno scoprendo quanto sia speciale far parte di una famiglia della chiesa globale. Abbiamo chiesto ad alcuni di loro di condividere le loro parti preferite dell’evento, e cosa hanno imparato.

Dai più piccoli agli adolescenti, è chiaro: la GC è un luogo dove esplorare, apprendere e vedere come Dio opera nella sua famiglia mondiale. Che si tratti di aeroplanini, adesivi, palchi, bei vestiti o nuovi amici da ogni angolo del pianeta, qui c’è qualcosa per ognuno.

Cosa hai imparato su Dio e sulla sua chiesa?
Amy, 15 anni: “Mi è piaciuto tantissimo vedere quanto sia diversificata la nostra chiesa! Sono fortunata a far parte di una chiesa che rappresenta molte culture diverse, ma qui ce ne sono ancora di più. È stato fantastico stare nella sala espositiva, perché ho potuto incontrare tantissime persone provenienti da Paesi con lingue differenti. È stato anche molto interessante conoscere meglio altri posti, perché mi piacerebbe partire per la missione da qualche parte. Questo mi sta dando un’idea di dove potrei andare”.

Ci racconti qualcosa di divertente che hai fatto qui?
Enoch, 6 anni: “C’è uno stand con un grande aeroplano dove puoi sederti! Non ci sono ancora salito, ma voglio tantissimo farlo. Aiuto anche il mio papà al suo stand, io distribuisco gli adesivi!”.

Qual è la cosa più emozionante che hai visto?
Lila, 9 anni: “Il palco! È così grande, e ci sono tantissimi posti a sedere! Mi piace vedere le immagini delle città diverse sullo schermo”.

Perché pensi che qui ci siano così tante persone?
Lauren, 7 anni: “Perché la nostra chiesa viene da tutto il mondo! Tantissime persone sono venute qui”.

Come descriveresti l’Assemblea Mondiale un amico?
Naomi, 10 anni: “Direi che è un grande incontro ed è davvero divertente, soprattutto gli stand, e imparare come Dio può operare attraverso i diversi dipartimenti, e anche le conferenze!”.

Perché pensi che le persone siano venute da tutto il mondo?
Benjamin, 6 anni: “Per vedere cose importanti e imparare come funziona la nostra chiesa”.

Com’è stare insieme a così tanti avventisti?
Cyrus, 15 anni: “Sembra di far parte di una grande famiglia. Anche se non conosci tutti, è come se li conoscessi, qui nessuno è uno sconosciuto”.

Cosa ti ha sorpreso di più?
Benjamin A., 14 anni
: “Mi ha sorpreso quante missioni e dipartimenti ci sono qui! Sapevo che ce ne sarebbero stati molti, ma è davvero ispirante vedere così tante persone che fanno l’opera di Dio in modi diversi”.

Cosa racconterai ai tuoi amici quando tornerai a casa?
Adriel, 16 anni: “È un evento fantastico, come avere una grande famiglia della chiesa tutta intorno. È bello vedere i diversi dipartimenti, gli stand, e capire dove Dio ci sta guidando, specialmente ora che ci avviciniamo agli ultimi anni della vita su questa terra. È incoraggiante vedere dove il Signore sta conducendo la Conferenza Generale e la nostra chiesa”.

______

📍 Tutte le notizie, approfondimenti e contenuti in italiano sono disponibili qui: 🔗 hopemedia.it/gc-2025

🌍 Visita il sito ufficiale dell’evento per informazioni, documenti e aggiornamenti: 🔗 gcsession.org

✅ Scopri chi è stato eletto nei diversi incarichi: 🔗 Elenco incarichi votati

______

Foto di copertina: MabelAmber su Pixabay.com. Foto interna: le due bambine Lila e Lauren, credit Christina Collard.

Articolo a cura di Beth Thomas, redattrice associata di Adventist Review. Puoi leggere la versione originale qui.
Tradotto da Veronica Addazio, HopeMedia Italia.

Intervista a Barna Magyarosi

Intervista a Barna Magyarosi

Il nuovo presidente della Divisione Intereuropea saluta i membri della chiesa avventista in Italia 

 

Il pastore Barna Magyarosi è stato chiamato dall’Assemblea della Conferenza Generale ad assumere la presidenza della Divisione Intereuropea della Chiesa Avventista (EUD). Leggi di più sulla sua vita. Subentra al pastore Mario Brito che ha servito la EUD dal 2015. Leggi il suo saluto alla divisione dopo una vita dedicata alla chiesa.

Daniele Amodeo ha intervistato Barna Magyarosi chiedendogli di condividere le sue reazioni e la sua visione per il futuro della chiesa nella Divisione alla quale appartiene l’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste.

Guarda l’intervista a Barna Magyarisi nel video nel vlog del 7 luglio

Cosa significa per lei servire la chiesa in questo nuovo incarico? 

È una grande responsabilità. Significa affrontare la sfida di lavorare in un contesto laico e trovare nuovi modi per presentare il Vangelo e condividerlo con le persone intorno a noi. Credo che ci rendiamo conto che alcuni dei metodi classici che abbiamo utilizzato sono sempre meno efficaci. Credo anche che se troviamo la strada giusta, potremmo aprire la via anche per il resto del mondo, perché penso che il secolarismo si diffonderà anche negli altri continenti e presto anche altri dovranno affrontare lo stesso problema.

Il mio sogno per la chiesa avventista in Europa è che sia viva, vibrante, che ritrovi la gioia di essere avventisti ed esprimere entusiasmo nel conoscere Gesù e nel condividere la buona notizia che abbiamo ricevuto da lui. 

Le priorità per il territorio europeo si potrebbero riassumere così: favorire la missione, incoraggiando lo sviluppo di progetti missionari creativi e innovativi. Sarebbe splendido vedere nascere nuove comunità sui territori della nostra Divisione (Church Planting). Sarebbe auspicabile anche che i ministeri nei piccoli gruppi si sviluppassero ulteriormente. Occorre dare il giusto risalto ai ministeri per la salute, fare in modo che l’istruzione cresca, specialmente a livello primario nelle realtà locali. E abbiamo ampie possibilità di sviluppo nell’ambito del ministero tramite i media da mettere in cantiere e incoraggiare. 

Quale messaggio vorrebbe lasciare per i membri dell’Unione italiana?
Pensando all’Italia direi: rimanete fedeli al Signore e impegnatevi, lì dove siete, nella vostra realtà, a condividere il Vangelo. Grazie.

______

👉 Continua a seguire gli aggiornamenti dalla Sessione della Conferenza Generale 2025!
📍 Tutte le notizie, approfondimenti e contenuti in italiano sono disponibili qui: 🔗 hopemedia.it/gc-2025

🎥 Non perderti i vlog quotidiani con racconti, volti e curiosità direttamente da St. Louis: 🔗 Guarda la playlist su YouTube

🌐 Segui lo streaming in diretta in diverse lingue, compreso l’italiano, a questo link: 🔗 gcsession.org/live
La traduzione italiana è disponibile nella sezione “Other Languages (AI-Generated)”

🌍 Visita il sito ufficiale dell’evento per informazioni, documenti e aggiornamenti in tempo reale: 🔗 gcsession.org

✅ Scopri chi viene eletto nei diversi incarichi: 🔗 Elenco incarichi votati

______

Foto: Nikolay Stoykov  / Adventist Media Exchange (CC BY 4.0)
Articolo a cura di Daniele Amodeo e Giuseppe Cupertino 

Pin It on Pinterest