Preziosi agli occhi di Dio

Preziosi agli occhi di Dio

Dal 5 all’8 dicembre si è tenuto a San Sicario (TO) un incontro dedicato ai ragazzi e alle ragazze dai 16 ai 21 anni. Un bel momento per stare insieme e divertirsi, ma anche per fermarsi a riflettere su un messaggio importante che ci arriva dalla Bibbia: ciascuno di noi ha un grande valore per Dio.

Alessia Calvagno ne ha parlato con il pastore Nicolò D’Elia, cappellano dell’Istituto Universitario Avventista, che è stato l’ospite spirituale dell’evento.

Guardare oltre la paura, mano nella mano con Dio

Guardare oltre la paura, mano nella mano con Dio

Nella vita ci possiamo trovare ad affrontare situazioni che ci preoccupano e ci fanno sentire impauriti. Nel Salmo 112, al versetto 7, troviamo uno straordinario incoraggiamento: “Egli non temerà cattive notizie; il suo cuore è saldo, fiducioso nel Signore”. Come possiamo vivere le parole del salmista?

Alessia Calvagno ne ha parlato con il pastore avventista Mihai Bumbar.

Foto:© Bangkok Click Studio| Dreamstime.com

Torino. Battesimi

Torino. Battesimi

Sabato 29 novembre, la comunità avventista di Torino ha avuto la gioia di celebrare, nella propria sede di via Rosta 3, cinque battesimi e quattro accettazioni tramite professione di fede di nuovi membri. La cerimonia ha anche incluso il battesimo di due ospiti delle chiese di Trieste e Alessandria (TO).

Si è trattato di un evento straordinario. Il locale era pienissimo di amici e parenti desiderosi di condividere questa grande gioia spirituale. L’atmosfera, vibrante e festosa, è stata ulteriormente arricchita e dalla presenza di numerosi pastori provenienti da diverse comunità, oltre al past. Stefano Calà che serve la nostra chiesa torinese, ognuno dei quali ha avuto un ruolo significativo nella celebrazione.

Ciascun catecumeno, o chi per lui, ha condiviso la propria testimonianza di conversione e impegno. La cerimonia è culminata con il battesimo per immersione. Similmente, coloro che hanno compiuto la professione di fede hanno ribadito pubblicamente la loro adesione a Cristo e alla missione della chiesa.

I protagonisti di questa giornata di festa per la comunità locale, che iniziano o rafforzano il loro cammino di fede, sono stati: per i battesimi, Sarah Di Maggio, Luca Beniamino Tamietto, Sthefano Alessandro Cabanillas Torres, Alberto Juan Palacios Estrella e Orfelina Torres Ascencio; per professione di fede: Justina Leva Kjumo, Comfort Antwiwaa Kwarteng, Aida Estrella Poma e Maruja Vasquez Cuba.
La celebrazione si è conclusa con grande gratitudine e l’augurio di una vita piena di benedizioni per tutti i nuovi membri e le loro famiglie.

Emanuele Di Maggio

[Foto: Tomàš Paier e Camillo Augusto] 

Parole al vento – Obesità: una rivoluzione culturale

Parole al vento – Obesità: una rivoluzione culturale

Obesità malattia cronica, dice la legge. La vera rivoluzione è che non è più colpa tua. Quindi puoi smettere di sentirti un pigro fallito. Ora il problema è dello Stato, dell’ambiente, e pure della rimborsabilità. Addio sensi di colpa, benvenuta burocrazia!

Foto:© Prazis| Dreamstime.com

Scelte felici per tutti: scelte rimandate

Scelte felici per tutti: scelte rimandate

Siamo soliti procrastinare alcune scelte? Perché lo facciamo? Questo l’argomento del dialogo in studio con Daniela Fisichella, docente di musica e life coach umanista professionista.
Intervista di Daniela Piazza.
Foto: © Godfer| Dreamstime.com
La Scrittura di Dio: la fotografia come strumento per conoscere Dio

La Scrittura di Dio: la fotografia come strumento per conoscere Dio

Sefora Motta, presidente di HPS  Charity, ci presenta il suo secondo libro, appena uscito su Amazon. Un volume frutto degli approfondimenti e delle esperienze raccolte nei seminari dedicati alla scrittura della luce. Un’idea regalo per “aiutare le persone a vedere”.

Intervista di Daniela Piazza.
Il Decalogo: l’ottava parola

Il Decalogo: l’ottava parola

“Non rubare”. Un comandamento che tutela la proprietà privata frutto di impegno, lavoro e dedizione; un invito a essere artefici del proprio destino, a impegnarsi per costruire il futuro partendo dall’oggi.
Mihail Gravilita, pastore avventista, ne parla con Daniela Piazza, speaker della redazione di Catania.
Foto: © Albund| Dreamstime.com
Mission Aviation Fellowship: il soccorso prende il volo

Mission Aviation Fellowship: il soccorso prende il volo

Gli aerei di Mission Aviation Fellowship dal 1946 volano in tutto il mondo per raggiungere chiunque ne abbia bisognoGraziano Dalemmo, direttore della sezione italiana, ci racconta come è entrato nella missione e ci presenta alcuni progetti realizzati, oltre all’impegno instancabile dei traduttori della Bibbia.
Intervista di Daniela Piazza.
Sesto San Giovanni. Conclusione della Settimana di preghiera

Sesto San Giovanni. Conclusione della Settimana di preghiera

Dal 9 al 15 novembre, nella chiesa avventista di Sesto San Giovanni abbiamo vissuto la Settimana di preghiera. Il venerdì sera la comunità si è riunita per la serata conclusiva, in un momento speciale di inizio del sabato insieme, capace di unire familiarità, spiritualità e profonda riflessione. All’interno della sala di culto sono stati preparati dei tavoli per la cena spirituale disposti a raggiera, convergenti verso il pulpito. L’atmosfera era resa maggiormente accogliente anche grazie a luci calde disposte nella sala, che ricordavano l’intimità di una casa pronta ad accogliere la famiglia. Sulle tavole, le tovaglie di carta recavano scritti a mano alcuni versetti biblici, piccoli frammenti della Parola pronti a parlarci anche attraverso la loro semplicità.

il menù della cena era composto da formaggi ed erbe amare, un richiamo ai valori di essenzialità, memoria e gratitudine. Ma il centro della serata non è stato solo il cibo condiviso. Durante il pasto, il pastore ha portato la riflessione finale, richiamandoci alla grande responsabilità che ogni cristiano porta con sé. Siamo chiamati ad essere testimoni viventi di Gesù, delle vere e proprie “Bibbie viventi”.

   

In un mondo che attraversa difficoltà e durezza, il credente è invitato a vedere ogni situazione con gli occhi di Cristo. Non come ostacolo, ma come occasione per aiutare, servire, confortare e compiere la volontà del Signore, anche e soprattutto nella sofferenza. Alcune persone presenti hanno condiviso situazioni molto difficili, che solo il sostegno del Signore può aiutare a superare.

Un elemento toccante è stato il posto lasciato vuoto all’estremità della tavolata, preparato simbolicamente per Gesù e ricordare la sua presenza reale nella nostra vita, anche quando condividiamo il pasto insieme.

Durante la serata non sono mancati i canti e i momenti di preghiera. Tra questi, la preghiera silenziosa individuale, in cui anziani, adulti, giovani e bambini hanno pregato a occhi chiusi, accompagnati solo dalla dolce melodia dell’inno “Così qual sono” suonato con la chitarra dal nostro Amos. Ho portato dentro di me quel momento straordinario per i giorni successivi.

La serata è stata un’esperienza condivisa di comunione, preghiera e presenza del Signore, cbe si può riassumere con le parole del pastore, che mi accompagnano ancora adesso: “Fratelli e sorelle, buone notizie! Dio è buono!”.

Alessio Bellunato 

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

“Il diritto alla libertà è vangelo”

“Il diritto alla libertà è vangelo”

Intervista del Messaggero Avventista a Davide Romano in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani.

Il 10 dicembre si celebra la Giornata mondiale dei diritti umani. Fino a non molto tempo fa tali diritti sembravano acquisiti sia a livello collettivo, politico, economico e sociale, sia a livello individuale. Nell’ultimo lustro il teatro della globalizzazione, sul quale recitavano e destavano preoccupazione perlopiù attori economici, almeno alle nostre latitudini, ha visto entrare in scena interpreti inaspettati, come il virus che ha provocato l’ondata Covid, il ritorno di una narrazione nazionalista in diversi Paesi del mondo, il precipitare della crisi climatica.

La rappresentazione messa in scena, della quale non siamo solo spettatori, ha determinato un ridimensionamento della valenza del diritto sul piano politico istituzionale, vedi il ritorno di politiche imperialiste, minacciate e/o attuate da alcuni governanti, la non ottemperanza di diversi stati alle delibere della Corte Internazionale di Giustizia e della Corte Penale Internazionale.

Con ripercussioni importanti in materia di diritti individuali, in particolare quello alla libertà di coscienza e di religione. Diritti umani fondamentali da sostenere e difendere in questa giornata, non solo formalmente celebrativa. Per questo motivo abbiamo pensato di offrire il nostro contributo sul tema intervistando il prof. Davide Romano, responsabile del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa della Chiesa avventista in Italia. direttore dell’Associazione Internazionale per la Difesa della Libertà Religiosa, della rivista Coscienza e Libertà, nonché docente presso la Facoltà avventista di teologia di Firenze.

Direttore Romano, cosa rappresenta per lei la Giornata mondiale dei diritti umani?
Questa Giornata rappresenta un promemoria. Ci ricorda che i diritti umani non sono un prodotto disponibile in natura, per quanto a volte siano stati così declamati; sono piuttosto il risultato di una faticosa e temeraria avventura di lotta contro bigottismi e censure che hanno attraversato la storia. Essi sono fondati su uno sterminato cimitero e irrorati dal sangue dei martiri. La Dichiarazione universale dei diritti umani, ci ricorda che, contrariamente a quanto affermava, purtroppo anche con ragione, Jean de la Fontaine, la “ragione del più forte non è affatto necessariamente la migliore”.

Nel contesto attuale, quali sono le principali sfide alla libertà religiosa in Italia?
Vorrei innanzitutto ricordare che la libertà religiosa è, dopo quello alla sicurezza personale, il più antico diritto umano, direttamente connesso alla libertà di coscienza e intrecciato con la libertà di parola, che a sua volta dà luogo alla libertà di culto e di propaganda. La libertà religiosa, dunque, è un “diritto sentinella”: il primo ad essere invocato, il primo ad essere soppresso dalle dittature.

In Italia la libertà religiosa si è storicamente affermata secondo il metodo pattizio, vale a dire dei rapporti bilaterali Stato-Chiesa. Tale metodo trova espressione sia nel grande concordato tra la Repubblica italiana e la chiesa cattolica, sia nelle successive Intese siglate, ex art. 8 della Costituzione, tra la Repubblica e le altre chiese.
Il metodo pattizio, in età repubblicana, si è rivelato fecondo, funzionale a tutelare particolari interessi religiosi, ma al tempo stesso inadatto a offrire a tutti le medesime garanzie. La “coperta delle intese” ha difeso abbastanza bene alcune religioni cristiane e non cristiane, penso all’induismo e al buddismo, ma si è per contro rivelata di difficile acquisizione per altre chiese e per altre religioni che per vari motivi non hanno raggiunto l’obiettivo, penso al caso dell’islam.

Altri sistemi europei non si sono però rivelati più virtuosi. Il rigido sistema separatista francese, ad esempio, comincia ad avere alcuni cedimenti e ha avuto storicamente il demerito di non aver provato a interpretare in alcun modo le istanze religiose dei cittadini, difatti nel nome di una unica “religione civile” dello Stato laico.

Qual è il ruolo delle chiese cristiane avventiste nella promozione dei diritti umani?
Quando John Loke scrive la Lettera sulla Tolleranza (1685) ha in mente una precisa situazione politico religiosa in Inghilterra ed è fortemente influenzato dalle teorie arminiane, cioè calviniste/universaliste.

Dunque, la tolleranza religiosa che in seguito consentì lo sviluppo della libertà religiosa è solidamente ancorata non solo ai principi illuministici, ma anche a una certa reinterpretazione dei principi cristiani, come del resto già dimostrato da autori come Sebastiano Castellione e Thomas Elvis.

Sulla scia di questo percorso, la chiesa avventista ha una lunga e sperimentata tradizione di sensibilità e di impegno verso il tema della promozione della libertà religiosa. Ho tuttavia l’impressione che non tutte le potenzialità implicite siano state sviluppate, sia all’interno sia all’esterno della chiesa.

L’Associazione Internazionale per la Difesa della Libertà Religiosa (AIDLR) e la sua sorella maggiore americana IRLA, sono le due associazioni nate in ambito avventista, che più compiutamente hanno saputo e potuto promuovere i diritti umani e la libertà di culto.

In che modo la difesa della libertà religiosa può contribuire alla pace e alla giustizia sociale?
La religione contribuisce positivamente al tema della pace solo a condizione di sottrarsi a ogni manipolazione, a ogni reclutamento forzato. Secolarizzare i conflitti è infatti il primo passo verso una possibile risoluzione negoziale.

La dichiarazione del Comitato esecutivo dell’UICCA sulla guerra in Palestina si inserisce nell’impegno per la difesa dei diritti umani e della libertà religiosa?
L’impegno dell’Unione, anche attraverso la dichiarazione richiamata, si situa sul piano delle intenzioni positive e delle parole in grado di stemperare gli animi esagitati. La testimonianza, si spera non smaccatamente partigiana, ma sensibile alla sofferenza dei due popoli contribuisce a sancire il desiderio della pace come frutto di una “accettabile” giustizia. Senza il profondo desiderio di pace non si avrà la pace. Senza la tenace resistenza, anche armata, alle politiche di potenza non sarà possibile conservare la pace. Senza una pur minima cornice di legittimità, la pace è possibile solo se il più debole soccombe.

Quali sono i rischi di una società che sottovaluta o ignora la libertà religiosa?
I rischi sono almeno tre:
– Innanzitutto, l’ignoranza circa il fondamento politico e religioso dei diritti umani universali;
– Le religioni si radicalizzano, perdono soggettività politica e talvolta entrano in clandestinità e incorrono nei loro peggiori incubi;
– I singoli cittadini vedono frustrata e ignorata una parte importante della loro identità pubblica.

Come possiamo educare le nuove generazioni al rispetto dei diritti umani e della libertà di coscienza?
Facendole vivere e crescere in contesti educativi e familiari propizi, esigenti nei confronti dei diritti, che li vivono nel segno della responsabilità.

Alla luce della sua esperienza, quali sono i segnali di speranza che vede nel panorama globale?
Non faccio professione di pessimismo plumbeo, ma al momento nei vari quadranti geopolitici gli elementi di forte apprensione prevalgono. L’Occidente euro-atlantico, patria, nel bene e nel male, dei diritti umani, si è rimpicciolito ed è oggi quasi esclusivamente ridotto al versante europeo. Non possiamo non definire “inquietante” l’attuale situazione americana. Il contesto asiatico è in fibrillazione a causa delle politiche neoimperialistiche cinesi e russe.

L’Africa non progredisce e l’America latina, che pure ha una sua indiscutibile vivacità culturale e politica, ha ancora pochissimi esempi assai imperfetti di democrazia liberale e di stato di diritto.

Un messaggio finale per i lettori del Messaggero Avventista in questa giornata speciale?
Auguro alle nostre comunità di essere luoghi accoglienti in cui la pratica del diritto e il rispetto per le idee altrui siano attitudini consolidate in forza del vangelo.

Per saperne di più https://coscienzaeliberta.it/

[Fonte: Il Messaggero Avventista, dicembre 2025] 

Libro Amico. Ritrovare l’inquietudine e il coraggio della fede

Libro Amico. Ritrovare l’inquietudine e il coraggio della fede

Il Centro culturale di scienze umane e religiose (CeCSUR), l’Istituto universitario (IUA) e la Facoltà avventista di teologia (FAT) di Firenze invitano a un nuovo appuntamento con la serie “Libro Amico”.

Mercoledì 10 dicembre, alle ore 11.00, sarà presentato il libro Timidi cristiani. Ritrovare l’inquietudine e il coraggio della fede (Claudiana 2025), di Sabina Baral dell’Ufficio comunicazione e relazioni ecumeniche della Tavola valdese.

A dialogare con l’autore sarà Hanz Gutierrez, docente della FAT.

Il libro invita a una riflessione profonda sul vissuto della fede oggi, tra timori, responsabilità e desiderio di autenticità, offrendo uno sguardo critico sul cristianesimo contemporaneo e richiamando alla necessità di riscoprire il coraggio dell’inquietudine come motore della testimonianza.

L’appuntamento è presso la Sala conferenze dell’Istituto universitario, in via Ellen Gould White 8 (zona Careggi, accanto al Cto) a Firenze.
Gli incontri verranno trasmessi anche in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Istituto: www.facebook.com/IstitutoAvventista/

La partecipazione è aperta a tutti, sia in presenza sia online. L’iniziativa è sostenuta dall’8×1000 avventista.

“Libro Amico” rappresenta un’importante opportunità di confronto per studenti, studiosi e cittadini

 

 

L’aborto dal punto di vista etico-filosofico

L’aborto dal punto di vista etico-filosofico

Nel corso della diretta RVS dell’8 dicembre 2025 Roberto Vacca intervista il professor Francesco Allegri, docente dell’Università Pegaso e autore del volume Umanità in formazione. L’aborto dal punto di vista etico-filosofico (Mimesis, 2025).
Nel suo saggio, Allegri affronta la questione dell’aborto con uno sguardo rigoroso e sensibile, analizzando il concetto di “umanità in formazione” alla luce della filosofia morale. L’autore si interroga su come la società contemporanea definisca il valore della vita nascente, il rapporto tra libertà individuale e responsabilità collettiva, e il ruolo che la riflessione etica può giocare nel dibattito pubblico.

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