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Dopo la notizia dei 700 migranti annegati nel Canale di Sicilia, con un comunicato stampa congiunto rilasciato il 20 aprile, tre organismi internazionali di chiese cristiane (anglicane, protestanti, ortodosse e vecchio-cattoliche) hanno lanciato un appello ai paesi membri dell’Unione europea, affinche’ venga messa in atto un’azione preventiva per evitare altre tragedie in mare, tra cui l’istituzione di corridoi umanitari verso l’Europa. Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), la Conferenza delle chiese europee (KEK) e la Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) hanno espresso dolore per i morti, assicurando le loro preghiere ai famigliari, ma anche ai soccorritori e a chi e’ impegnato nell’accoglienza (NEV/CS30 2015). Su questa drammatica vicenda sentiamo da Lampedusa l’opinione di Marta Bernardini, operatrice sociale del programma “Mediterranean Hope” promosso dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI)