Maol – Riceviamo dal dipartimento Comunicazioni della Divisione Intereuropea un aggiornamento circa il rischio di contagio di alcuni membri del personale dell’Ospedale avventista Cooper, in Liberia, di cui avevamo dato notizia qualche settimana fa, chiedendo di pregare per loro (vedi Il Messaggero avventista.it n. 27, dell’11 settembre 2014).
Il dott. Richard Buchli, dell’Ospedale Cooper, ha inviato il seguente messaggio:
«Diamo gloria e lode a Dio che ha impedito che i membri dell’equipe di rianimazione (intervenuti senza protezioni nel trattamento di una paziente rivelatasi poi essere affetta da ebola, ndr), fossero contagiati. Le vostre preghiere sono state ascoltate e accettate da Dio. Grazie a tutti voi. Anche se pochi giorni fa l’Ospedale avventista Cooper è stato chiuso per 21 giorni, il periodo di incubazione del virus ebola, a causa di due casi di infezione fra i dipendenti dell’ospedale, nessuno dei quali collegato con il team a rischio. Per favore, continuate a pregare per queste persone e per le tante sfortunate che vivono in questi paesi. Hanno sicuramente bisogno del nostro sostegno».
Ricordiamo che Ted NC Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale, ha chiesto alle comunità di ogni nazione di dedicare, sabato 11 ottobre, una giornata alla preghiera, per i membri di chiesa e per la popolazione dei paesi in cui si è diffusa la malattia.