Premiata a Napoli la tesi di un avventista sull’assemblea di Gerusalemme di Atti 15
8 Aprile 2015

N13Plaesano-Premio laurea Salvatore SilvestroIl riconoscimento arriva a Salvatore Silvestro dall’Associazione “Anna De Sio”, promotrice del terzo concorso nazionale per tesi di laurea magistrale ad argomento storico-religioso.

Notizie Avventiste – Si è svolta venerdì 27 marzo, nella prestigiosa sede dell’Accademia Pontaniana di Napoli, la premiazione del terzo concorso nazionale promosso dall’Associazione “Anna De Sio” per tesi di laurea magistrale ad argomento storico-religioso.

Tra i tre premiati anche Salvatore Silvestro, membro della chiesa cristiana avventista di Plaesano (RC), per il suo lavoro su “L’assemblea di Gerusalemme di Atti 15. Note sui rapporti con Galati 2:1-14 e sull’osservanza del decreto nei primi secoli”. Tesi discussa lo scorso anno all’Università “Sapienza” di Roma, per la laurea magistrale in Scienze storico-religiose, e che propone idee relativamente nuove rispetto al consenso (quasi unanime) degli esegeti sulla questione.

“In particolare”, spiega Salvatore Silvestro, “la tesi si sviluppa lungo due direttrici: da un lato, raccogliendo per intero il lavoro svolto a Villa Aurora l’anno prima per la tesi di laurea triennale in teologia, essa mette in discussione l’equivalenza di Gal 2 e Atti 15, proponendo di guardare al racconto dell’epistola come al resoconto paolino del viaggio per l’invio della colletta di cui Luca narra in Atti 11:27-30; dall’altro la tesi esprime l’idea che il cosiddetto ‘decreto apostolico’ non sia da intendersi come un compromesso momentaneo volto a favorire la comunione di mensa fra i convertiti di origine giudaica e quelli provenienti dal paganesimo all’interno di comunità miste. Si tratterebbe invece del rimando, per questi ultimi, alla condizione vissuta già dai Timorati di Dio, e che includeva anche altre osservanze come quella del sabato e delle distinzioni alimentari di Levitico 11 (e Deuteronomio 14)”.

Nel giudizio espresso dalla commissione che ha premiato la tesi, particolarmente rilevante è stata soprattutto tale ultima direttrice, considerata testualmente: “… una proposta interpretativa originale e di prima mano, perfettamente aderente alle fonti e capace di gettare una luce sulla complessa vicenda della rilettura dell’episodio nella storia del cristianesimo successiva. Si segnala, dunque, il lavoro come uno studio preciso, informato e rigoroso…”.

“Si tratta di un riconoscimento che mi onora”, ha aggiunto S. Silvestro, “e del quale non posso che essere fiero. Un ulteriore simbolico lascito da consegnare ai miei figli, nella speranza che il loro percorso di studio, e di vita, possa risultare meno accidentato del mio”.

Salvatore Silvestro aveva iniziato gli studi di teologia alla fine degli anni ’90, presso l’Istituto avventista di cultura biblica “Villa Aurora”, a Firenze, con l’intenzione di diventare un pastore. Dopo due anni, aveva interrotto gli studi ed era ritornato al suo paese, mantenendo il desiderio di continuare, in qualche modo, ciò che in quel momento, per varie ragioni, aveva lasciato.

“Non sono diventato un pastore”, racconta il neo premiato, “ma quella esperienza ha segnato ugualmente la mia vita orientandola allo studio, nel tentativo di comprendere meglio le ragioni della mia fede. Non è stato facile conciliare questa necessità con le responsabilità derivanti dalla famiglia, dal lavoro, dai figli e dai problemi che mai mancano, ma ho saputo organizzarmi, sfruttando i tempi morti, le ore serali e spesso anche quelle notturne”.

Studiare in questo modo gli ha fatto comunque percepire che perdeva qualcosa.
“Il limite maggiore”, afferma ricordando quel periodo, “è stato quello della mancanza di confronto. Si è trattato infatti, data l’impossibilità a frequentare le lezioni, di uno studio solitario, e molto spesso era proprio il momento dell’esame il luogo in cui discutere eventuali domande sorte in rapporto ai testi. Ho conseguito, in tale maniera, quattro lauree e due master, e spero di continuare con il dottorato di ricerca”.

Alla cerimonia di premiazione a Napoli ha partecipato anche il prof. Paolo Scarpi, ordinario di storia delle religioni dell’Università di Padova che, alla presenza di docenti e studenti, ha tenuto una lezione sul tema “Il senso della Storia delle religioni oggi”.

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