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Non raggiunge il quorum il referendum sulle trivelle. L’affluenza alle urne si ferma al 31,18 per cento, sotto la soglia del 50 per cento piu’ uno dei votanti necessaria per la validita’ del voto.
“Ha vinto chi lavora sulle piattaforme”, ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi aggiungendo che se avesse vinto il Si “ci sarebbero stati undicimila licenziamenti”. “Ha perso chi ha voluto la conta a tutti costi”. Il messaggio – ha sottolieato ancora il premier – e’ che “la demagogia non paga”. “Gli sconfitti – ha detto ancora – non sono i cittadini che sono andati a votare: chi vota non perde mai. Massimo rispetto per chi va a votare. Ma gli sconfitti sono quei pochi, pochissimi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione che ha voluto cavalcare un referendum per esigenze personali politiche”.
“A coloro che hanno votato SI o No dico che saremo in prima linea per fare dell’Italia un Paese che non spreca energie. Basta con le polemiche: l’Italia torni a fare l’Italia. Un Paese non puo’ permettersi l’odio che e’ emerso in questa campagna politica” ha proseguito il premier aggiungendo che “non dobbiamo piangerci addosso: siamo leader nel settore delle rinnovabili. Saremo a New York per siglare un accordo impegnativo perche’ vogliamo fare dell’Italia il paese piu’ verde dell’Europa ma per farlo non possiamo sprecare le energie che abbiamo. il passaggio verso le energie rinnovale si puo’ fare ma ci vuole tempo”.
(da un articolo della Redazione ANSA, 18 aprile 2016).
Roberto Vacca parla degli esiti di questo referendum con Andrea Panerini, pastore evangelico che con la sua chiesa (la Comunita’ cristiana “Agape” – Chiesa della Comunita’ Metropolitana di Firenze) si era schierato apertamente a favore del SI’