Per tutta la giornata dell’8 febbraio si e’ astenuto dal lavoro il personale di assistenza non medica, dunque infermieri e operatori sociosanitari aderenti ai sindacati Uil, Fials, Cobas e Usi. Disagi e ritardi per chi si trovava ricoverato o doveva andare in ospedale. Sono stati comunque garantiti i servizi minimi essenziali di emergenza. Le organizzazioni sindacali hanno organizzato un corteo fino al nuovo ingresso ospedaliero dove si sono fermati in presidio sotto la sede della direzione generale. Poi una rappresentanza sindacale e’ andata in via Alderotti all’assessorato regionale alla sanita’, nella speranza di essere ricevuta da Luigi Marroni (cosa che non e’ avvenuta). I motivi dello sciopero: i rappresentanti dei lavoratori non vogliono la nuova turnazione che prevede “riposi settimanali anche dopo nove giorni, ferie decise dall’alto, l’impossibilita’ di recuperare la fatica fisica ne’ di vedersi riconosciute anche 300 ore di credito orario”. Abbiamo intervistato Maria Grazia Rizza, Segretario Aziendale FIALS
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