Per due volte la Southern Adventist University è nella lista di Christianity Today.
Adventist Review/Notizie Avventiste – Due delle 10 più importanti scoperte di archeologia biblica del 2015, riportate da Christianity Today, provengono da scavi promossi dalla Southern Adventist University. “Le scoperte archeologiche rese pubbliche nel 2015 hanno portato nuove informazioni su persone ed eventi biblici”, scrive Christianity Today, importante rivista cristiana degli Stati Uniti, in un articolo del 30 dicembre intitolato “Biblical Archaeology’s Top Ten Discoveries of 2015”.
Al n. 5 della lista si trova l’iscrizione di Eshba’al, trovata a Khirbet Qeiyafa, nella valle di Elah nel sud d’Israele. L’iscrizione risale ai tempi di Saul e Davide, e cita un uomo che si chiamava Eshba’al, lo stesso nome di uno dei figli del re Saul. La scoperta dell’iscrizione è stata riportata dai tabloid internazionali lo scorso giugno 2015.
“Questo nome ricorre solo intorno al X secolo a.C. nella Bibbia, il che significa che il testo biblico si sposa molto bene con i dati archeologici in Giuda”, ha dichiarato Michael G. Hasel, professore di studi mediorientali e di archeologia presso la Southern Adventist University, e uno dei direttori nello scavo. “Conferma anche, insieme alle altre iscrizioni trovate nel sito, che la scrittura ebraica era ben consolidata in Giuda, all’inizio del X secolo a.C.”.
Khirbet Qeiyafa è diventato un luogo cruciale nel dibattito in corso sulla storia antica di Giuda. I nuovi dati provenienti dal sito, tra cui l’iscrizione, anticipano la data sulle monarchie di Saul e Davide, che alcuni studiosi intendono estromettere dalla storia.
Al n. 4 della lista della rivista c’è un ostracon cananeo trovato a Tel Lachish. È la prima volta che un’iscrizione proto-cananea è stata trovata negli ultimi 30 anni di archeologia in Israele. Il contesto della scritta è quello di un tempio cananeo della tarda età del bronzo a Lachish, una delle più importanti città di Canaan durante il periodo dei Giudici.
“L’iscrizione frammentata è molto difficile da leggere, ma fornisce importanti informazioni sullo sviluppo dell’alfabeto proto-cananeo così come è progredito da ebraico, greco e latino”, ha aggiunto Hasel.
Al n. 3 della sulla lista si trova la scoperta dell’impronta del sigillo di Ezechia, di cui abbiamo parlato qualche settimana fa.
L’Istituto di archeologia della Southern Adventist University ha sponsorizzato, insieme con l’Università Ebraica di Gerusalemme, le spedizioni a Khirbet Qeiyafa e Lachish. Gli scavi a Khirbet Qeiyafa si sono conclusi nel 2013 e ora si completano le ultime pubblicazioni. La quarta spedizione a Lachish era iniziata nel 2013 presso il secondo più importante sito biblico di Giuda ed è diventato il più grande scavo del Medio Oriente, dove sono state impegnate ogni anno fino a 120 persone, tra volontari e membri del personale.
Gli scavi di Lachish hanno portato alla luce le massicce distruzioni della campagna babilonese di Nabucodonosor nel 586 a.C. (2 Re 25), sono stati infatti trovati molti vasi interi, e della precedente distruzione di Sennacherib, re d’Assiria, nel 701 a.C. (2 Re 18; Isaia 36-37). Il livello della distruzione assira conteneva diversi cosiddetti vasetti Lmlk, presenti in superficie. Il termine Lmlk significa in ebraico “per il re”. Nelle spedizioni precedenti a Lachish, sono stati scoperti oltre 400 vasi di stoccaggio Lmlk con i manici, molti risalenti al re Ezechia.
Il progetto proseguirà la prossima estate, dal 16 giugno al 24 luglio, e i partecipanti sperano di scoprire altri segreti ancora sepolti dell’antica Lachish.
