Quali pericoli nell'apportare dei cambiamenti alla legge sui beni confiscati alla mafia e l'ergastolo ostativo?
Seguite il dialogo con l'avvocato penalista Enzo Guarnera.
Quali pericoli nell'apportare dei cambiamenti alla legge sui beni confiscati alla mafia e l'ergastolo ostativo?
Seguite il dialogo con l'avvocato penalista Enzo Guarnera.
Con l'avvocato penalista Enzo Guarnera abbiamo preso in esame l'allarme, lanciato dal procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, sul rischio di uno smantellamento dei principali strumenti antimafia.
"Quello che abbiamo denunciato più volte con la Fondazione Caponnetto, e prima di noi diversi magistrati antimafia, sta accadendo". Inizia così l'intervista sul regime carcerario di 41 BIS a Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, che ricorda, fra l'altro, che lo stesso Caponnetto riteneva decisivo quel regime carcerario per la lotta alla mafia. L'articolo 41-bis è una disposizione dell'ordinamento penitenziario italiano introdotta dalla legge 10 ottobre 1986, n. 663. Il comma 2-quater dell'art. 41- bis prevede che «i detenuti sottoposti al regime speciale di detenzione» siano «ristretti all'interno di istituti a loro esclusivamente dedicati, collocati preferibilmente in aree insulari, ovvero comunque all'interno di sezioni speciali e logisticamente separate dal resto dell'istituto…». In