Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 11:25-30.
Gesù dice: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce e il mio carico leggero”.
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 11:1-6.
Quando le circostanze della vita diventano avverse, spesso affiorano i dubbi. Come nel caso di Giovanni il Battezzatore, che pure aveva già presentato Gesù come l’Agnello di Dio. Ma che gli manda a chiedere: «Sei tu colui che deve venire, oppure dobbiamo aspettarne un altro?»
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 10:16-23.
Gesù è colui che manda i suoi fedeli a testimoniare. E incoraggia tutti dicendo “non preoccupatevi di come parlerete quando vi metteranno nelle loro mani”, perché lui sarà al fianco di chi si trova in questa battaglia spirituale.
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 9:35-10:15.
La passione indica allo stesso tempo sofferenza e grande interesse. La compassione permette di avere una empatia così profonda con l’altro, da sentire i suoi stessi dolori. Gesù ha provato tutti e due i sentimenti fino al punto da identificarsi con l’essere umano. Cosa significa questo per ciascuno di noi?
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 9:27-34.
In questo brano, due persone non vedenti vengono guarite da Gesù. Gli occhi sono fra gli organi più delicati e preziosi del nostro corpo e, assunti in metafora, potrebbero rappresentare per noi un legame con la fede, con Gesù stesso, e con la nostra realizzazione spirituale.
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 9:18-26.
Dio ha creato meraviglie nel microcosmo e nel macrocosmo. Le leggi della natura finora scoperte dalla scienza sono incredibili, eppure vere. Ma sono i “colpi di scena” del Signore nella nostra vita le cose che spesso ci lasciano stupefatti. Cosa sono, e perché?
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 9:14-17.
«Dovrebbero forse digiunare ed essere tristi gli amici dello sposo, mentre lui è ancora con loro?» rispose Gesù. «No di certo!». Da queste parole, nascono ancora altre considerazioni importanti per la nostra vita…
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 9:9-13.
“Il mio compito qui sulla terra è di riportare a Dio i peccatori, non quelli che si credono brave persone!”. Forse non riflettiamo abbastanza sul significato vero e profondo di questa frase pronunciata da Gesù.
Alcuni uomini conducono su una lettiga, davanti a Gesù, un loro amico paralizzato. Chiedono che il Signore lo guarisca. La guarigione avviene, ma Gesù ha una domanda da porre ai Farisei che stanno a guardare la scena e continuano a non credere. E, forse, la pone anche a noi….
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 8:28-34.
Un branco di maiali impazzito ci riporta a ciò che il male è in grado di fare. Ma anche al potere di liberazione di Gesù che abbatte il male in tutte le sue manifestazioni, anche per noi nella vita di tutti i giorni…
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 8:23-27.
Una tempesta sul Mar di Galilea con i discepoli in barca con Gesù che si agitano più delle acque, mentre lui riposa. Cosa c’entra questo racconto con noi e con le nostre paure?
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 8:14-22.
Qual è l’unico modo per seguire Gesù ancora oggi? Cerchiamo la risposta in alcuni versi delle canzoni “Un’avventura” di Battisti e “Che sarà” di Josè Feliciano passando per esorcismi e guarigioni di cui ci racconta il Vangelo.