Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 9:27-34.

In questo brano, due persone non vedenti vengono guarite da Gesù. Gli occhi sono fra gli organi più delicati e preziosi del nostro corpo e, assunti in metafora, potrebbero rappresentare per noi un legame con la fede, con Gesù stesso, e con la nostra realizzazione spirituale.

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