Quando il silenzio è complice delcrimine – Paola Alberti

Quando il silenzio è complice delcrimine – Paola Alberti


Il 24 marzo 2023 il Congresso della Federazione Donne Evangeliche in Italia (FDEI) si è aperto nella Chiesa valdese di Firenze con la tavola rotonda "Io vittima di femminicidio. Quando il silenzio è complice del crimine", Sono intervenute Paola Alberti, madre di Michela Noli, vittima di femminicidio; Donata Bianchi, Presidente commissione Pari opportunità Comune di Firenze; Teresa Bruno, Associazione Artemisia onlus; Deborah Giombarresi, psicoterapeuta e teologa; Annalisa Gordigiani, avvocata esperta in diritto penale e di famiglia; Alessandra Nardini, assessore Regione Toscana per le Pari opportunità.  Ha moderato Claudio Coppini, redattore del circuito radiofonico RVS.

Hanno aderito all’iniziativa il cento culturale protestante Pietro Martire Vermigli di Firenze, la libreria Claudiana di Firenze, il circuito radiofonico RVS,

In questa sezione vi proponiamo l’intervento di Paola Alberti.

Quando il silenzio è complice del crimine – Introduzione

Quando il silenzio è complice del crimine – Introduzione


Il 24 marzo 2023 il Congresso della Federazione Donne Evangeliche in Italia (FDEI) si è aperto nella Chiesa valdese di Firenze con la tavola rotonda "Io vittima di femminicidio. Quando il silenzio è complice del crimine", Sono intervenute Paola Alberti, madre di Michela Noli, vittima di femminicidio; Donata Bianchi, Presidente commissione Pari opportunità Comune di Firenze; Teresa Bruno, Associazione Artemisia onlus; Deborah Giombarresi, psicoterapeuta e teologa; Annalisa Gordigiani, avvocata esperta in diritto penale e di famiglia; Alessandra Nardini, assessore Regione Toscana per le Pari opportunità.  Ha moderato Claudio Coppini, redattore del circuito radiofonico RVS.

Hanno aderito all’iniziativa il cento culturale protestante Pietro Martire Vermigli di Firenze, la libreria Claudiana di Firenze, il circuito radiofonico RVS,

In questa sezione vi proponiamo la parte introduttiva, con interventi di Francesco Marfè, pastore della Chiesa valdese di Firenze, Debora Spini, presidente del Centro culturale protestante di Firenze, Gabriela Lio, presidente uscente della FDEI.

Per un 8 marzo da vivere

Per un 8 marzo da vivere


Nel corso della "Diretta del Mattino" di mercoledì 8 marzo, Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno dato molto spazio alla "Giornata internazionale della donna". Tra i vari ospiti abbiamo avuto anche Paola Alberti Noli, mamma di Michela Noli, una giovane donna vittima di femminicidio nel 2016, e l’avvocato Annalisa Gordigiani – che collabora con Artemisia Centro antiviolenza per le donne e l’infanzia – da anni impegnata con donne che hanno subito violenze e minori. La parola chiave per entrambe è stata: "prevenzione". 

E proprio su questo stanno lavorando, insieme ad altre realtà e organizzazioni, affinché si arrivi ad un disegno di legge che obblighi chi è venuto a conoscenza di rivelazioni importanti che possono contribuire a salvaguardare l’incolumità di una donna, a riferirle alle autorità di polizia competenti.

Altro punto importante è poter trasmettere alle donne l’importanza di non rimanere prigioniere dell’isolamento, ma di trovare la forza e la lucidità per farsi aiutare da chi le può aiutare. Rivolgersi a un centro antiviolenza è un primo passo fondamentale.

L’amore è tutta un’altra storia

L’amore è tutta un’altra storia


A Catania, presso l'ex manifattura dei tabacchi di piazza San Cristoforo 18, si è tenuto oggi un' importante evento per sensibilizzare la cittadinanza alla violenza di genere fenomeno purtroppo in crescita. L'inizitiva promossa dal Parco archeologico e paesaggistico di Catania della valle dell’Aci nella persona del suo direttore Giuseppe D'Urso e di alcune funzionarie della Regione Siciliana e dei Beni culturali ha convolto diversi ospiti come: Vera Squatrito, Giovanna Zizzo, Gaetano Lembo e la pastora avventista  Abagaela Trofin.

L’amore è tutta un’altra storia

L’amore è tutta un’altra storia


A Catania, presso l'ex manifattura dei tabacchi di piazza San Cristoforo 18, si è tenuto oggi un' importante evento per sensibilizzare la cittadinanza alla violenza di genere fenomeno purtroppo in crescita. L'inizitiva promossa dal Parco archeologico e paesaggistico di Catania della valle dell’Aci nella persona del suo direttore Giuseppe D'Urso e di alcune funzionarie della Regione Siciliana e dei Beni culturali ha convolto diversi ospiti come: Vera Squatrito, Giovanna Zizzo, Gaetano Lembo e la pastora avventista  Abagaela Trofin.

Analisi di un femminicidio: gli uomini maltrattanti

Analisi di un femminicidio: gli uomini maltrattanti


Lo scorso 22 ottobre ha avuto  luogo nella Facoltà avventista di teologia di Firenze un convegno sul tema "Analisi di un femminicidio: riconoscere i segnali, denunciare e riferire appena si viene a conoscenza di un intento di violenza". A margine del convegno Roberto Vacca ha intervistato Alessandra Pauncz, presidente dell'associazione CAM, Centro uomini maltrattanti. L'intervista è andata in onda sul network RVS nel corso della trasmissione in diretta del 10 novembre 2021.

Analisi di un femminicidio nella prospettiva di un cristiano

Analisi di un femminicidio nella prospettiva di un cristiano


Il 22 ottobre si è svolta nella Facoltà avventista una tavola rotonda sul tema "Analisi di un femminicidio: riconoscere i segnali, denunciare e riferire appena si viene a conoscenza di un intento di violenza", con numerosi interventi di relatori qualificati sull'argomento, tra cui il prof. Saverio Scuccimarri, pastore, decano della Facoltà Avventista di Teologia e responsabile della redazione religiosa della Casa editrice ADV.

In questa intervista realizzata poco prima della tavola rotonda Roberto Vacca e Claudio Coppini hanno chiesto al pastore Scuccimarri alcune anticipazioni sul suo intervento. Il pastore ha evidenziato la difficoltà per le Chiese di affrancarsi da una pericolosa mentalità maschilista, con una una pastorale che troppo spesso inculca la rassegnazione piuttosto che il coraggio della denuncia.

Cambiare si può: lo si deve a tutte noi

Cambiare si può: lo si deve a tutte noi


Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano Paola Alberti Noli, mamma di Michela, vittima di femminicidio, sulla sua mostra espositiva dal titolo "Io Michela", contro la violenza alle donne, ai bambini e alle bambine, dal 20 al 27 ottobre presso l'Istituto di Cultura Biblica Villa Aurora.

Il 22 ottobre alle 15.30 avrà luogo nella Facoltà avventista anche una tavola rotonda sul tema "Analisi di un femminicidio: riconoscere i segnali, denunciare e riferire appena si viene a conoscenza di un intento di violenza".

 

Femminicidio e educazione alla “relazionalità”

Femminicidio e educazione alla “relazionalità”


Continuano purtroppo i casi di femminicidio in Italia. Ne abbiamo parlato con il pastore Pawel Gajewski, pastore delle chiese evangeliche di Terni e Perugia

La trasmissione dedicata all'attualità – condotta su RVS da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10.

 

Brasile. Un progetto per assistere gli orfani delle vittime di femminicidio

Brasile. Un progetto per assistere gli orfani delle vittime di femminicidio

Lina Ferrara – Una delle drammatiche conseguenze dei femminicidi è la situazione in cui vengono a trovarsi i figli delle vittime, che spesso perdono in un sol colpo madre (uccisa dal marito) e padre (che finisce in prigione o si suicida). Di loro, spesso minori, se ne parla poco, ma la loro vita è completamente sconvolta e ancora di più quella di coloro che hanno assistito alla violenza.

Per questo ho in qualche modo plaudito quando ho letto la notizia che in Brasile, il Programma sanitario avventista (Proasa), organizzazione della Chiesa che si occupa di assistenza sociale per la promozione della salute, e il Segretariato per lo sviluppo sociale del governo del distretto federale (Gdf) realizzeranno una collaborazione a favore di bambini e adolescenti che hanno perso la madre in modo tragico (femminicidio).

Nel 2020, sono stati 137 gli orfani in Brasile, il 60,8% bambini e il 39,2% adolescenti, che hanno perso sia la madre sia il padre, arrestato o suicida dopo aver commesso il crimine. 
Alcuni rappresentanti di Proasa e del Segretariato si sono incontrati ad agosto a Brasilia per mettere a punto il progetto. “Inizialmente, i beneficiari saranno residenti della capitale di altre regioni amministrative” ha spiegato Felipe Lemos sul sito di Notizie Avventiste in portoghese
“Il governo del distretto federale ha già ufficializzato un programma di assistenza sociale per gli orfani di femminicidio” ha precisato “C'è anche la Legge 6.937, del 5 agosto, che garantisce una tutela piena e prioritaria a queste persone. Il sostegno avventista servirà a intraprendere azioni più concrete”.

Infatti, il programma presentato da Lídia Gomes, psicologa di Proasa, prevede un sostegno psicologico e psichiatrico settimanale per bambini e adolescenti. Verranno utilizzati diversi approcci, coinvolgendo specialisti del trauma e gruppi terapeutici.

L’idea è piaciuta molto a Mayara Noronha Rocha, responsabile dello sviluppo sociale e first lady del governo del distretto federale, che ha affermato: “Il Gdf deve offrire un servizio completo a queste persone, non solo aiuti umanitari. Pertanto, questo partenariato è molto gradito”. 
Quindi, il Gdf fornirà riferimenti e infrastrutture, Proasa i professionisti del supporto psicologico e anche, quando la situazione lo richiede, aiuti alimentari e vestiario per i più vulnerabili.

Secondo Sérgio Reis, direttore di Proasa, il progetto iniziale sarà fondamentale per chiunque abbia subito questo tipo di trauma; inoltre, man mano che l'iniziativa si svilupperà, la rete di supporto avventista potrebbe crescere per aiutare chi vive questa drammatica perdita. 
La Chiesa avventista brasiliana è già molto impegnata nel sociale grazie alla sua agenzia umanitaria Adra, e questo progetto apre un altro “fronte d'azione”, ha detto Luigi Braga direttore dell’ufficio legale della denominazione in Sudamerica.

[Foto: Gustavo Leighton. Fonte: noticias.adventistas.org/pt]

Una canzone per ricordare Michela, una giovane donna e una mamma coraggiosa.

Una canzone per ricordare Michela, una giovane donna e una mamma coraggiosa.


Una canzone, un modo per ringraziare Michela, una giovane donna piena di vita. Il coraggio di una mamma e una mamma coraggiosa e resiliente.
In questa puntata speciale di Riflettiamo insieme, Roberto Vacca intervista Paola Alberti Noli. Lei è una mamma fiorentina che per ricordare la figlia Michela, vittima di femminicidio, ha dato vita ad una canzone (il testo e la voce sono suoi, la musica del marito Massimo) dedicata al suo angelo biondo, dal titolo “È troppo presto”. Tutti gli anni, il 15 maggio, da quando Michela è scomparsa nel 2016, Paola, dava lo start dalla panchina rossa dedicata a Michela ad una corsa per la figlia con tante persone e bambini con la maglia rosa. L’emergenza Covid anche se non permette di organizzare la corsa, non ferma il ricordo di Michela.
La canzone rivolta a Michela è nata col tempo. “È come se fosse stata partorita – spiega mamma Paola – nonn è stato facile trovare le parole giuste per esprimere le emozioni che provo, pensando a lei.La musica aiuta e lascia libero flusso alle emozioni.”

“La corsa sarebbe partita dal giardino intitolato a Michela, in via Torcicoda a Firenze, e avremmo devoluto il ricavato all’associazione Artemisia per aiutare donne e bambini in difficoltà. È nata, infatti, per mantenere vivo il ricordo di Michela e per far capire l’ importanza di un cambiamento di pensiero. Alla base di tutto ci deve essere il rispetto verso gli altri, ma soprattutto verso noi stessi e verso la vita, che nessuno ha il diritto di togliere”.

Paola Alberti Noli ha scritto anche una lettera a Michela nel libro “Lettere senza confini”, curato da Gaia Simonetti con altre 5 mamme, che raccoglie le lettere si madri a figli che non ci sono più e ha scritto il libro “Io Michela”.

Ringraziamo la giornalista, Gaia Simonetti e Claudio Coppini, di Radio Rvs, per il loro contributo al programma.

Sfogliando il giornale: riflessioni sul femminicidio in corso

Sfogliando il giornale: riflessioni sul femminicidio in corso


Partendo da un articolo di Repubblica  La violenza nelle mura domestiche contro le donne, Roberto Vacca e Claudio Coppini hanno intervistato Giorgia Massai, da sempre impegnata contro la violenza sulle donne e per la parità di genere.

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