Gesù visto da Marco – Cristologia e discepolato

Gesù visto da Marco – Cristologia e discepolato


Marco non ha preoccupazioni dottrinali, la sua attenzione è incentrata sulla persona di Gesù. Oltre l’accentuazione cristologica c’è il discepolato. Un gruppo di persone formato da uomini e donne stanno con Gesù, lo seguono e costituiscono il prototipo della comunità con un progetto di vita tracciato. Sono la sua famiglia in quanto fanno la volontà di Dio.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia

Gesù visto da Marco – Struttura letteraria e teologica

Gesù visto da Marco – Struttura letteraria e teologica


Il Vangelo di Marco, con questo titolo, si compone come un racconto in cui il mistero di Gesù come Messia morto e risorto viene lentamente svelato all’interno di una storia complicata, spesso difficile. Veicola una buona notizia che cambia la vita per affrontare l’esistenza in maniera diversa: non in termini di bene e di male secondo stereotipe categorizzazioni, ma secondo un altro quadro interpretativo. In che data è stato redatto?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

Gesù visto da Marco – Il silenzio sul Messia

Gesù visto da Marco – Il silenzio sul Messia


Una caratteristica letteraria e teologica determinante nel vangelo di Marco, è l’imposizione del cosiddetto “silenzio messianico” da parte di Gesù. Alcuni racconti, infatti, si chiudono con l’invito al riserbo. Perché Gesù ordina di tacere su miracoli e guarigioni? All’interno del quadro narrativo, inoltre, si sviluppa il mistero del Messia. Cosa accade?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

Gesù visto da Marco – Un “Figlio di Dio” incompreso

Gesù visto da Marco – Un “Figlio di Dio” incompreso


Il mistero di Gesù che viene sviluppato all’interno del testo di Marco pone sempre in rilievo l’inadeguatezza dei discepoli, i quali non riescono a coglierlo. Tante volte il Maestro rimprovera loro questo atteggiamento. L’incomprensione dei discepoli raggiunge il vertice nel momento finale. Il vero percorso sta nell’accoglimento della parola autorevole che testimonia effettivamente la risurrezione di Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

Gesù visto da Marco – Gesù, “Figlio di Dio”

Gesù visto da Marco – Gesù, “Figlio di Dio”


Il secondo appellativo attribuito a Gesù, “Figlio di Dio”, all’interno del progetto narrativo di Marco, ricompare in punti strategici nonché fondamentali. Lo si incontra nella scena del Battesimo e ricompare ancora in quella della Trasfigurazione. Cosa è avvenuto sul monte? L’appello di Dio ad ascoltare il Figlio designa l’inizio dell’esperienza di fede. Il Vangelo è proprio la possibilità concreta di ascoltare il Figlio. In che modo noi, oggi, siamo implicati in questo?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

Gesù visto da Marco – L’inizio del Vangelo di Marco

Gesù visto da Marco – L’inizio del Vangelo di Marco


Chi è Marco? Il prologo del suo Vangelo costituisce una vera e propria sintesi narrativa, teologica e cristologica dell’intera opera. Marco ripropone l’esperienza di ogni persona con Dio che chiama e propone un progetto, un futuro non sempre colto totalmente. Anche i discepoli non avevano capito fino in fondo la portata, la grandezza, la potenzialità, la forza, la dinamica del messaggio. Qual è allora l’obiettivo principale di questa narrazione rispetto a Gesù?

Mario Calvagno ne parla con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

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