Il pastore Nicolò D’Elia, cappellano dell’Istituto Avventista, ci guida nella riflessione sul testo di Matteo 7,3-5: «Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo? O, come potrai tu dire a tuo fratello: "Lascia che io ti tolga dall’occhio la pagliuzza", mentre la trave è nell’occhio tuo? Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello». Cosa ci spinge a vedere più gli errori degli altri che i nostri? In che modo la Bibbia può aiutarci a guardarci dentro? E come possiamo liberarci dei nostri errori per essere in grado di aiutare l’altro, come ci suggerisce il testo?
La temperatura atmosferica sale in tutto il mondo: in una zona della Cina si sono superati i 50 gradi. E i ricercatori studiano fino a che punto gli esseri umani possono resistere, e in che modo funzionano i meccanismi di compensazione fra la temperatura interna del corpo e quella esterna.
Curiosità, scienza e cultura dalla rete, la rubrica a cura di Mario Calvagno.
Mario Calvagno commenta il testo di Romani 8:31-39.
Una teoria sociologica, definita dei “sei gradi di separazione”, dice che ciascuna persona può essere collegata a qualunque altra persona nel mondo attraverso una catena di conoscenze e relazioni formata da non più di cinque intermediari. Paolo apostolo ci dice che fra Dio e noi il collegamento è diretto: non c’è alcun grado di separazione!