Il pastore Nicolò D’Elia, cappellano dell’Istituto Avventista, ci guida nella riflessione sul testo di Matteo 7,3-5: «Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo? O, come potrai tu dire a tuo fratello: "Lascia che io ti tolga dall’occhio la pagliuzza", mentre la trave è nell’occhio tuo? Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello». Cosa ci spinge a vedere più gli errori degli altri che i nostri? In che modo la Bibbia può aiutarci a guardarci dentro? E come possiamo liberarci dei nostri errori per essere in grado di aiutare l’altro, come ci suggerisce il testo?
Intervista a cura di Alessia Calvagno.
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