Il fuoco brucia Paradise, in California. La comunità unisce le forze

Il fuoco brucia Paradise, in California. La comunità unisce le forze

 

Circa 1.300 avventisti della città colpiti dal Camp Fire.

Maol – «Ho visto per la prima volta le foto della chiesa venerdì pomeriggio, mentre pranzavo» ha detto Dan Martella, uno dei pastori della chiesa avventista di Paradise (California), in una intervista alla rete televisiva americana Fox 5, il 12 novembre. Martella è pastore e membro della comunità da tre anni. Giovedì sera, 8 novembre, la chiesa è stata bruciata completamente dall’incendio che ha coinvolto la città.

Il cosiddetto Camp Fire, il peggiore della storia della California, ha causato la morte di oltre 60 persone a Concow, Paradise e nelle vicinanze. Secondo la stampa nazionale, oltre 52.000 sono gli sfollati della zona e circa 8.800 case sono state distrutte.

Quasi 1.300 avventisti sono stati colpiti, molti di loro hanno perso tutto, tranne la vita. Ma mancano all’appello ancora alcuni membri di chiesa e sembra che più di 100 residenti risultino dispersi. Oltre alla chiesa, la scuola Paradise Adventist Accademy ha perso l’edifico della materna e ha subito danni al seminterrato della palestra.

Alcuni edifici dell’ospedale Adventist Health Feather River sono stati danneggiati. «La buona notizia è che una parte del livello superiore dell’ospedale è in piedi, così come il reparto ostetricia, il centro di chirurgia ambulatoriale, il reparto di assistenza domiciliare, i centri di oncologia e medicina del sonno” affermano dalla struttura sanitaria “Il livello più basso dell’ospedale, l’area di servizio e la maggior parte degli altri annessi hanno subito danni. Stiamo ancora valutando la situazione per determinare l’intera portata dei danni subiti da tutti gli edifici”

Giovedì 15 novembre, la Pacific Union Conference ha approvato uno stanziamento speciale di 100.000 dollari alla Federazione della California del nord (Northern California Conference), da usare immediatamente nelle operazioni di soccorso a favore della chiesa e della scuola a Paradise.

Le vicine chiese nel territorio della North Pacific Union Conference stanno raccogliendo offerte speciali ogni sabato, e fino al 1 dicembre, per aiutare la Federazione della California del nord nei soccorsi.

La solidarietà
Secondo un rapporto della Cnn, 1.385 residenti vivono in rifugi momentanei. Un’ondata di solidarietà arriva dalle comunità intorno alla zona colpita. Gli avventisti si sono uniti agli altri cittadini per dare aiuto.

«I nostri membri lavorano a stretto contatto con le organizzazioni locali e si sono messi insieme per affrontare questa crisi» afferma la Pacific Union Conference in un comunicato stampa del 10 novembre. Inoltre «i membri della chiesa di Paradise, che è stata distrutta, si riuniranno in altre comunità avventiste vicine. I nostri pastori e membri sono impegnati a portare aiuto secondo le necessità straordinarie create da questo disastro».

«Il sostegno finanziario per gli interventi post incendio è il modo migliore di aiutarci in questo momento» ha dichiarato W. Derrick Lea,

di rettore di Acs Dr (Adventist Community Services Disaster Response) alla Regione Nordamericana (Nad). «Le persone hanno bisogno delle cose basilari, come vestiti, scarpe, cibo, acqua, e questo durerà anche nel prossimo futuro».

Alcuni avventisti offrono i propri servizi secondo le loro professionalità. Nancy Hamilton, cameraman della Golden Eagle Films, ha usato le sue credenziali per andare nelle strade di Paradise e riprendere le case, per dare la possibilità a coloro che non possono entrare nell’area di accertarsi se la loro proprietà ha subito danni. Hamilton ha anche condiviso i filmati nel notiziario Fox 5, tra cui i video dei primi soccorritori e delle proprietà della chiesa avventista.

Su Facebook, Katlyn Dordevic, di Napa, ha condiviso le foto del suo lavoro di volontaria nella città di Chico che ha accolto parte degli sfollati. «È una tale benedizione fare volontariato insieme al resto del personale che offre aiuto in un rifugio, e poi andare a Walmart per aiutare nella “tendopoli”. Molte medicazioni, controlli della pressione sanguigna e rapidi triage per [determinare] le necessità mediche».

Gli sfollati al Walmart hanno espresso «così tanta gratitudine che mi si è sciolto il cuore» ha affermato K. Dordevic «Tutti avevano solo cose positive da dire sull’assistenza che ricevevano. Continuiamo a pregare per loro. Queste persone hanno bisogno di oggetti personali, come calze, biancheria, coperte, cappelli e guanti».

Il past. Martella ha perso la sua casa nel fuoco. Ma nell’intervista a Fox 5 afferma di essere rincuorato dall’amore e dal sostegno ricevuti dalla comunità avventista, dagli amici e dalla famiglia. «L’affetto che riceviamo è travolgente» ha detto «Non riesco a star dietro ai messaggi dei miei amici di Facebook. Esprimono continuamente incoraggiamento e sostegno. Ci sono persone che non chiamano nemmeno per avvertire, dicono semplicemente “stiamo arrivando”».

Informazioni sull’incendio
L’incendio è stato chiamato Camp Creek Road, dal luogo in cui è iniziato la mattina dell’8 novembre. Poco dopo che le fiamme erano divampate, l’ufficio dello sceriffo della contea di Butte ha ordinato l’evacuazione della città, Paradise, e degli edifici nei dintorni. Alla fine del primo giorno, l’incendio aveva distrutto il 90% di Paradise e di Concow.

La mattina del 13 novembre, l’incendio, alimentato da forti venti, aveva causato 56 morti tra i civili, ferito tre vigili del fuoco, coperto un’area di circa 135.000 acri e danneggiato o distrutto almeno 8.817 strutture.

I forti venti (a oltre 80 km all’ora) e le condizioni aride di terreni e piante hanno alimentato il rapido avanzamento del fuoco, intrappolando i residenti che non avevano avuto il tempo di fuggire e rendendo impossibile ai vigili del fuoco fermare o contenere il fuoco. Al 15 novembre, risulta che solo il 35-40% dell’incendio è stato contenuto. (lf)

[Fonte: Nad newspoint]

[Foto: Nancy Hamilton/Golden Eagle Films; Katlyn Dordevic]

 

Ecco com’era la chiesa avventista di Paradise (foto tratta dalla pagina facebook della comunità californiana)
Incendi in California. Bruciate anche alcune strutture della Chiesa avventista

Incendi in California. Bruciate anche alcune strutture della Chiesa avventista

Il presidente della denominazione mondiale esprime solidarietà e chiede di pregare per la popolazione colpita.

Notizie Avventiste – Non si arresta il fuoco che da una settimana divampa nel nord della California. Intere città sono state incenerite; bruciate foreste (anche l’83% del parco federale Santa Monica Mountains), edifici, negozi e tutto ciò che le fiamme hanno trovato davanti, alimentate da forti venti.

“Vogliamo esprimere solidarietà e cordoglio sincero alle numerose persone che in questo momento hanno perso i familiari e le loro case a causa del terribile incendio nella città di Paradise e in altre parti della Contea di Butte, nel nord della California” ha affermato Ted N.C. Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale “Non conosciamo ancora l’entità dei danni, ma siamo vicini a tutti coloro che sono stati colpiti da questo disastro”.

I resoconti dei media parlano di circa 60 morti e 300 dispersi, un bilancio drammatico e ancora non definitivo per una calamità che già in diversi attribuiscono ai cambiamenti climatici.

Una chiesa avventista è stata distrutta dal fuoco, mentre parte dell’ospedale Feather River e della scuola Paradise Adventist Academy hanno subito danni. A loro va il pensiero del presidente Wilson: “La nostra solidarietà va anche ai membri e agli amici della chiesa avventista di Paradise, che hanno perso i loro bei locali. E ringraziamo Dio che, da quanto sappiamo al momento, non ci sono vittime. Siamo grati al Signore anche perché gran parte dell’ospedale avventista Feather River è scampata alle fiamme e ringraziamo i medici avventisti del Centro medico di Enloe e dell’Oroville Hospital e tutti i primi soccorritori che hanno evacuato in sicurezza lo staff e i pazienti”.

Riconoscendo che questi “disastri imprevisti” sono conseguenza di “un mondo colpito dal peccato” il presidente invita a pregare e ad aiutare chi è nel bisogno.

“Manteniamo nei nostri cuori la promessa di Dio che molto presto vivremo per sempre nella nuova terra, liberi da peccato e calamità. Gesù ritornerà presto! Invito a pregare perché le migliaia di persone che affrontano questa tragedia possano riprendersi e ritornare nei loro luoghi familiari. Quando vedete persone in difficoltà intorno a voi, praticate il ministero insegnato da Cristo, aiutandole fisicamente, mentalmente, socialmente e spiritualmente”.

Le strutture danneggiate
L’ospedale Adventist Health Feather River ha subito danni nella parte inferiore, ma il nucleo dell’edificio – che ospita il centro oncologico, il centro di ostetricia, il pronto soccorso, l’unità di terapia intensiva e altri reparti – sembra in ottime condizioni, da un controllo iniziale.

Il racconto di Courtney Rasmussen, responsabile delle comunicazioni presso l’ospedale, ad Adventist Today rende bene lo stato d’animo e fa capire la situazione vissuta da chi era sul posto. Ha riferito di essere rimasto bloccato in un ingorgo di machine che si affrettavano a lasciare la città, mentre lui e i suoi colleghi cercavano di evacuare i pazienti insieme ad altri soccorritori. Circondati dall’incendio e temendo il peggio, hanno chiamato le famiglie per salutarle. “Pregavamo che non succedesse nulla. Continuavo a pregare e pregare ad alta voce”.

Rasmussen era al lavoro quando l’incendio ha raggaunto l’ospedale la mattina dell’8 novembre. La direzione ha subito messo in moto le procedure di emergenza. Il personale ospedaliero è allenato a rispondere ai disastri, già nel 2008 la struttura sanitaria era stata minacciata dalle fiamme. Appena i dirigenti si sono resi conti che il fuoco avanzava velocemente, hanno deciso di evacuare l’ospedale. Non c’era abbastanza tempo per aspettare l’arrivo di ambulanze e veicoli di emergenza, così molti pazienti sono stati caricati nelle automobili dei dipendenti.

“Il nostro obiettivo era quello di fare tutto il necessario per mettere rapidamente in sicurezza i nostri pazienti” ha affermato Rasmussen “È stato veramente incredibile, l’intero staff ha agito in modo altruistico. Hanno davvero mostrato il senso della missione sanitaria avventista”.

Dopo che i servizi di emergenza erano riusciti ad allentare il blocco sulla strada in cui era imbottigliata, la colonna di automezzi dell’ospedale aveva raggiunto un luogo sicuro.

La chiesa avventista nella città di Paradise era costituita da grandi locali in cui si riunivano ogni sabato diverse centinaia di fedeli, ora il fuoco l’ha completamente ridotta in cenere. Invece, per quanto riguarda la scuola Paradise Adventist Academy, la sezione Kindergarten-Grade 4 è stata distrutta, mentre il resto della scuola è ancora in piedi. I ragazzi continueranno le lezioni in un altro istituto.

Rasmussen e la stragrande maggioranza dei 600 impiegati dell’ospedale hanno perso la casa. Anche tutti i pastori della chiesa di Paradise e tutti gli insegnanti della scuola sono rimasti senza casa, proprio come le migliaia di residenti della citta californiana.

E non è finita, perché gli incendi continuano e ora si è aperto un fronte verso il sud della California. (lf)

Adra aiuta le vittime degli incendi in Grecia

Adra aiuta le vittime degli incendi in Grecia

Notizie Avventiste – Sono ottantacinque i morti, centinaia i feriti e oltre 1.200 le case distrutte dai roghi scoppiati lunedì 23 luglio, in prossimità di Atene. L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) è già al lavoro per fornire assistenza.

Despina Tologlou, responsabile dei progetti Adra in Grecia, aveva organizzato un evento il martedì sera a sostegno dei rifugiati a Katerini, città situata a 500 km a nord della capitale. Quando sono giunte le notizie dell’incendio, ha trasformato l’evento in una raccolta fondi. I cittadini hanno donato acqua in bottiglia, prodotti alimentari e per l’igiene, farmaci di base e articoli per l’infanzia, per aiutare le persone colpite dagli incendi. Finora sono stati messi a disposizione 240 scatoloni di rifornimenti.

Il primo ministro greco, Alexis Tsipras, ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale e lo stato di emergenza nella regione dell’Attica. Tutti i servizi di emergenza sono stati mobilitati nel Paese. Vigili del fuoco e attrezzature sono arrivate anche da Francia, Germania, Italia e Polonia.

“È impressionante vedere come funziona la solidarietà all’interno di questa nazione”, ha affermato Tihomir Lipohar, direttore della missione a favore dei rifugiati di Adra in Grecia. “I residenti hanno mostrato grande compassione nell’aiutare i rifugiati e i migranti che hanno invaso la loro contea in questi ultimi anni. Ora si uniscono come nazione per far fronte a questa tragedia e hanno bisogno del nostro sostegno”.

Adra lavora a stretto contatto con le autorità ed è in procinto di distribuire aiuti nelle aree colpite, ma le necessità sono tante. “È importante aiutare questa nazione nell’assistenza alle vittime dei roghi a Mati e in altri luoghi della Grecia sud-orientale” ha aggiunto Lipohar. Intanto i volontari dell’agenzia umanitaria avventista programmano di collaborare con gli scout, l’esercito e le autorità locali.

Il fuoco ha causato grande devastazione. Evangelos Bournous, sindaco di Rafina, ha riferito ai giornalisti che il suo villaggio “non esiste più”. Il Ministero delle Infrastrutture ha annunciato che il 49% di tutti gli edifici ispezionati a Mati sono inagibili.

“Adra Europa lavora insieme alla rete mondiale dell’agenzia per sostenere le iniziative di emergenza in Grecia”, ha dichiarato João Martins, direttore di Adra Europa.

L’anno scorso, gli incendi arrivarono a pochi metri dal campeggio della Gioventù avventista a Kalamos. Il campo fu evacuato per precauzione quando le fiamme erano a circa 2,5 km di distanza; poi furono spente e i campi estivi continuarono. Il sito avventista è a 45 km da Mati.

La Chiesa avventista, insieme ad Adra, farà tutto il possibile per aiutare le numerose  famiglie colpite da questa tragedia.

[Fonte e foto: TedNews]

Chiese avventiste ospitano gli sfollati degli incendi in California

Chiese avventiste ospitano gli sfollati degli incendi in California

I roghi hanno anche colpito varie istituzioni della denominazione.

Notizie Avventiste – La California continua a bruciare da diversi giorni. È uno dei peggiori incendi degli ultimi decenni nello stato sulla costa del Pacifico, con intere città divorate dalle fiamme e almeno 40 morti e 100 mila persone evacuate. In questa situazione critica, diverse chiese avventiste hanno aperto le porte per diventare centri di evacuazione, accogliere gli sfollati e offrire aiuti di emergenza, acqua e cibo.

Varie scuole della denominazione sono state chiuse o danneggiate dai roghi devastanti. La Redwood Adventist Academy, a Santa Rosa, è stata completamente distrutta dal fuoco. La scuola era vuota grazie alla decisione della preside di non tenere le lezioni il 9 ottobre. Studenti, docenti e personale stanno bene, anche se il fuoco ha incenerito le abitazioni di molti allievi.

Leggi anche: Scuola avventista distrutta dagli incendi in California

Per aiutare la Redwood, si è innescata una rete di solidarietà tra le scuole avventiste del Paese. Alcune hanno già inviato materiale scolastico per studenti e insegnanti, altre hanno promosso iniziative di raccolta fondi.

“Siamo incredibilmente grati per le dimostrazioni di affetto e di aiuto che riceviamo da tutto lo stato e dal Paese”, hanno affermato dalla Federazione delle chiese avventiste della California del nord, “Questa tragedia ha colpito molti, ma continueremo a mettere la nostra fiducia in Dio”.

La scuola sarà ospitata nella struttura della chiesa avventista di Santa Rosa, in modo da poter riprendere le lezioni.

Il Pacific Union College (Puc), istituto di istruzione superiore della Chiesa nella contea di Napa, ha sospeso le lezioni per almeno una settimana, nonostante il fuoco non sia vicino e non siano stati  evacuati né il campus né la cittadina di Angwin. La decisione è stata presa in considerazione della qualità dell’aria, densa di fumo, che causa  problemi respiratori.

Come il college,  numerose altre scuole avventiste della zona, di ogni ordine e grado, hanno sospeso le lezioni e sono ancora chiuse. Altre sono state evacuate per precauzione.

Sempre a causa della qualità dell’aria, alcune chiese avventiste della regione non hanno tenuto i servizi religiosi lo scorso sabato. Inoltre ci sono famiglie che hanno perso la casa e altre che sono state costrette ad abbandonare le loro dimore.

 

 

Chiese avventiste ospitano gli sfollati degli incendi in California

Scuola avventista distrutta dagli incendi in California


I dirigenti scolastici pianificano una sede alternativa.

Notizie Avventiste – Il 9 ottobre il Tubbs fire, l’incendio che ha bruciato oltre 11.000 ettari di vigneti e foreste nelle contee di Napa e Sonoma, nella California settentrionale, è arrivato nella zona di Santa Rosa e ha distrutto una scuola avventista. Nessuno studente o membro del personale si trovava nel campus quando le fiamme hanno lambito gli edifici. Una scuola pubblica nelle vicinanze, centri commerciali, case e luoghi storici hanno subito lo stesso destino.

Il lunedì mattina presto, la preside, Angie Weems, era stata avvertita che il fuoco si dirigeva verso Santa Rosa e aveva deciso di tenere chiusa la scuola, frequentata da 128 studenti. “Sono veramente contenta di aver preso questa decisione”, ha affermato la preside, “Sarebbe stato tragico dover evacuare il campus all’ultimo momento”.

La notizia che la scuola era ormai carbonizzata si è diffusa tramite i social media e il passaparola di insegnanti, genitori e studenti sconvolti. “Mi dispiace moltissimo”, ha commentato un allievo del secondo anno, “Ho trascorso tante ore in quella scuola e ho molti ricordi”.

Solo verso la fine del giorno il marito della preside è riuscito ad arrivare sul posto e scattare alcune foto che mostrano la desolazione lasciata dal rogo. “È una grande perdita, è tutto completamente sparito”, ha affermato il signor Weems.

Molti degli studenti hanno perso anche le loro case nell’incendio.

Fondata nel 1931, la Redwood Adventist Academy ha svolto un ruolo importante nella comunità avventista locale. “Alcune famiglie hanno frequentato questa scuola per generazioni”, affermato la preside, “Nonni, genitori e figli hanno studiato qui. Tutti ora elaboreranno questo lutto a modo proprio”.

L’obiettivo immediato al momento è assicurarsi che gli studenti non perdano tempo prezioso. “Il nostro progetto è aprire la scuola il più presto possibile in un’altra sede temporanea, la prossima settimana”, ha concluso A. Weems.


(Foto:
Redwood Adventist Academy)

Ecco com’era.

 

 

Chiese avventiste ospitano gli sfollati degli incendi in California

Un devastante incendio in Portogallo uccide oltre 60 persone

Adra è all’opera tramite donazioni e risorse con cui intervenire. Il cordoglio della chiesa cristiana avventista portoghese ed europea.

EudNews/Notizie Avventiste – Sono almeno 64 le vittime del fuoco divampato, il 17 giugno, nei boschi del Portogallo centrale e propagatosi con tale violenza da non dare scampo alle macchine che cercavano di sfuggire alle fiamme. Intere famiglie sono morte, tra cui diversi bambini. 50 feriti sono ancora ricoverati, 5 sono in gravi condizioni.

Per il primo ministro del Portogallo, António Costa, si tratta della “più grande tragedia di questo tipo, con vittime umane, mai vista negli ultimi tempi”, e ha avvertito che il bilancio dei morti potrebbe aumentare. Il governo ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

Sembra che le fiamme siano state innescate da un fulmine, alimentate dal vento e dal caldo di questi giorni. 1.500 pompieri e 160 veicoli sono impegnati nello spegnimento del fuoco.

“Le notizie e le immagini che arrivano dalla regione centrale del Portogallo, dove molti villaggi sono stati colpiti da quella che è già considerata una delle maggiori catastrofi mai causate da un incendio, riempiono i nostri cuori di dolore per le vittime e le loro famiglie”, hanno dichiarato i dirigenti avventisti del Portogallo. “La chiesa cristiana avventista portoghese esprime cordoglio e vicinanza a tutti coloro che hanno perso amici e parenti in questa tragedia, e sostegno a quanti hanno perso tutto ciò che possedevano nell’incredibile incendio”.

Secondo le ultime informazioni, la clinica avventista, Vita Salus, è stata evacuata e non ha subito danni. Non ci sono vittime tra i membri delle chiese e dei gruppi della zona. Tuttavia, ci sono diverse famiglie avventiste che hanno perso tutto: case e proprietà, veicoli, coltivazioni, serre e persino documenti personali.

“Sappiamo che alcuni membri di chiesa sono già impegnati ad aiutare le famiglie”, hanno coninuato i dirigenti della denominazione, “Allo stesso modo, anche Adra Portogallo si è mossa tramite donazioni e risorse con cui intervenire. Questo è un momento in cui tutti noi, pur se fisicamente lontani da questo luogo di sofferenza, possiamo contribuire con l’agenzia umanitaria”.

“Siamo profondamente addolorati per questo terribile evento”, ha comunicato il dipartimento delle pubbliche relazioni della Regione Intereuropea della chiesa. “Siamo vicini a tutti coloro che sono stati colpiti. Preghiamo perché il Signore dia conforto alle famiglie e agli amici delle vittime, e lenisca il dolore provocato da questa tragedia”.

(Foto: Viriato Ferreira)

Chiese avventiste ospitano gli sfollati degli incendi in California

La chiesa avventista britannica risponde alla tragedia della Grenfell Tower


I leader invitano a pregare per tutti coloro che sono stati colpiti dal disastro. Intanto, i volontari avventisti sono tra le organizzazioni che distribuiscono cibo e vestiti agli sfollati.

Notizie Avventiste – I volontari dell’organizzazione umanitaria dell’Unione avventista britannica (Buc) sono intervenuti alcune ore dopo l’inizio dell’incendio del grattacielo di Londra, per portare aiuto e conforto alle numerose persone sfollate ed evacuate che si trovavano sul piazzale a poca distante dei resti fumanti dell’edificio.

In un articolo pubblicato sul sito Buc, il past. Richard Daly, responsabile del dipartimento Comunicazioni dell’Unione, descrive la situazione incontrata e gli interventi umanitari della chiesa.

Erano le 16.30 di mercoledì 14 giugno, circa 14 ore dopo l’inizio dell’incendio, e si poteva ancora vedere il fumo e sentire l’odore della combustione, poiché nel condominio di 24 piani continuava consumarsi il rivestimento esterno dell’edificio. L’atmosfera era ancora di stupore, sconvolgimento e disperazione, perché gli abitanti degli appartamenti o quelli che erano stati evacuati nelle vicinanze erano seduti sul cemento, sgomenti; alcuni erano stati confortati da persone presenti nella zona, mentre altri restavano fermi, nel completo smarrimento.

Queste situazioni fanno emergere la bontà degli esseri umani. Numerose associazioni di beneficenza e organismi locali erano riunite per offrire cibo, acqua e vestiti. L’esercito ottimista delle organizzazioni umanitarie ha compensato il tono triste che dominava ed espresso speranza e allegria verso tutti, riconoscendo che non esistono barriere culturali o religiose per dare aiuto in una tragedia come questa.

Tuttavia, le storie delle persone sfollate erano strazianti. Una signora, incinta di cinque mesi, fissava l’edificio fumante chiedendosi se la madre ce l’avesse fatta. Ci ha detto: “Sono tornata questa mattina da una vacanza e mi sono precipitata qui. L’ultima volta che ho parlato con mia madre erano le 22.30 della scorsa notte. Da allora il suo telefono non risponde”. Un uomo di mezza età scuoteva la testa incredulo. “Non ci posso credere”, ha affermato, “la mia famiglia viveva al 21° piano, ho controllato tutti gli ospedali vicini e nessuno sa dove siano”.

Sono storie come queste e molte altre che fanno capire la realtà di ciò che è successo nelle prime ore di un mercoledì così reale e tragico.

Tra le organizzazioni umanitarie intervenute vi è anche quella avventista denominata Sec Community Services, arrivata sul posto all’ora di pranzo, che ha distribuito cibo e vestiti agli sfollati rimasti senza casa. Il direttore Sec, Malika Bediako, ha spiegato: “Siamo arrivati qui prima possibile per dare aiuto alle persone nell’emergenza e saremo qui ogni giorno per il resto della settimana”.

Anche l’agenzia umanitaria avventista Adra UK è intervenuta subito, con un contributo finanziario di 2.500 sterline per acquistare prodotti alimentari, vestiti e altri rifornimenti da distribuire secondo i bisogni delle persone.

Man mano che nei prossimi giorni circoleranno le informazioni su questo rogo mortale, alcuni vedranno confermata la scomparsa di una persona cara o inizieranno ad accettare il dolore di una perdita. In altri invece monterà la rabbia, mentre cercheranno di accertare le cause dell’incendio e chiederanno risposte urgenti.

Continuiamo a pregare per le famiglie delle vittime, per i dispersi, per i feriti, per le persone semplicemente confuse su ciò che è accaduto e anche per tutti coloro che si stanno impegnando nell’emergenza, tra i quali ci sono i volontari del Sec a rappresentare una chiesa che cerca di essere presente dove le persone soffrono.

 

Chiese avventiste ospitano gli sfollati degli incendi in California

Canada. 88mila sfollati nel mega incendio della provincia di Alberta

Incendio_Canada_Brad_DavisL’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso interviene in aiuto delle famiglie colpite.

Notizie Avventiste/ANN – I leader della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in Canada monitorano attentamente l’incendio scoppiato nell’area di Fort McMurray, nella provincia di Alberta, che ha portato il governo locale a dichiarare lo stato d’emergenza e fatto fuggire 88mila abitanti dalle loro case. L’ordine di evacuazione obbligatoria è stato emesso il 4 maggio, quando le fiamme dell’incendio scoppiato lungo i fiumi Athabasca e Hanginstone avevano inghiottito diversi quartieri. Ora la minaccia si avvicina anche alla provincia di Saskatchewan.

Circa 22.000 abitanti sono fuggiti verso Edmonton, città a sud di Fort McMurray, mentre tutti gli altri sono andati verso nord. Il fuoco, alimentato dal vento e dalla siccità, si è rapidamente esteso a 200 mila ettari di terreno, alcune comunità hanno perso fino all’80 per cento delle loro case.

“I nostri pensieri e le preghiere sono con tutti coloro colpiti dall’incendio”, ha affermato Mark Johnson, presidente della Chiesa cristiana avventista canadese, “Continuiamo a monitorare la situazione per quanto riguarda anche le famiglie avventiste della zona”.

La chiesa di Edmonton e almeno 10 famiglie avventiste della città hanno aperto le porte e le loro case agli sfollati.

L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA) in Canada e la Federazione delle chiese avventiste della provincia di Alberta collaborano con la Croce Rossa per aiutare le persone colpite.

(Foto: Brad Davis)

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