Nel corso della diretta RVS dell’11 ottobre 2023 Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato il vaticanista Luigi Sandri. Nella prima parte un commento sui drammatici eventi in Israele e a Gaza, nella seconda parteuna riflessione sulla XVI Assemblea generale del Sindo dei vescovi "per una Chiesa sinodale".
Nel corso della diretta RVS dell’11 ottobre 2023 Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato il vaticanista Luigi Sandri. Nella prima parte un commento sui drammatici eventi in Israele e a Gaza, nella seconda parteuna riflessione sulla XVI Assemblea generale del Sindo dei vescovi "per una Chiesa sinodale".
Ratzinger è davvero “l’ultimo conservatore”, come titola oggi il quotidiano La Repubblica? Per cosa sarà ricordato il suo pontificato?
Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno voluto conoscere il parere del vaticanista Luigi Sandri, autore di numerosi saggi, tra i quali ricordiamo “Da Gerusalemme I al Vaticano III. I Concili nella storia tra Vangelo e potere” (ed. Orizzonti) e, del 2021, il romanzo “Anno 2289. L’ultimo conclave” (ed. Guida).
Ratzinger è davvero “l’ultimo conservatore”, come titola oggi il quotidiano La Repubblica? Per cosa sarà ricordato il suo pontificato?
Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno voluto conoscere il parere del vaticanista Luigi Sandri, autore di numerosi saggi, tra i quali ricordiamo “Da Gerusalemme I al Vaticano III. I Concili nella storia tra Vangelo e potere” (ed. Orizzonti) e, del 2021, il romanzo “Anno 2289. L’ultimo conclave” (ed. Guida).
Il teologo svizzero Hans Küng si è spento ieri all’età di 93 anni nella sua casa di Tubinga, in Germania. Nato a Sursee, piccolo villaggio nel cantone di Lucerna, il 19 marzo 1928, venne ordinato sacerdote a Roma nel 1954, dopo gli studi di Teologia condotti presso l’Università Gregoriana. Dopo un breve periodo di attività pastorale nella diocesi di origine, la sua attività si era interamente svolta nell’ambito della ricerca teologica.
In questa veste, Küng conobbe un primo momento di notorietà presso il grande pubblico nel 1970, quando pubblicò il saggio Infallibile? Una domanda (tradotto anche in italiano nel medesimo anno da Anteo). Come indica il punto interrogativo del titolo, Küng vi esaminava criticamente il dogma dell’infallibilità papale, sancito dal Concilio Vaticano I nel 1870. Il libro scatenò un’ondata di polemiche che dall’Università di Tubinga, dove Küng insegnava, e dal mondo accademico tedesco giunsero ben presto a Roma, determinando nel 1975 un richiamo formale della Congregazione per la dottrina della fede e quattro anni dopo il ritiro del titolo di «teologo cattolico», necessario in Germania per insegnare nelle facoltà di Teologia presenti nelle università pubbliche.
La vicenda ebbe risonanza mondiale, e mise in imbarazzo le autorità accademiche; Küng non poté insegnare più nella facoltà dove era diventato professore nel 1960, a soli 32 anni. Conservò però la cattedra presso l’Istituto per la teologia ecumenica da lui fondato all’indomani del Concilio Vaticano II. Proprio al Concilio fu il più giovane dei teologi nominati da Giovanni XXIII come periti, ovvero consulenti dei lavori, assieme a Joseph Ratzinger, di un solo anno più anziano. I due sarebbero stati anche colleghi a Tubinga fino al 1969, quando l’esplosione della contestazione studentesca spinse Ratzinger a trasferirsi nella più tranquilla Ratisbona. (dall'articolo di Marco Rizzi e Gian Guido Vecchi, È morto Hans Küng: criticò l’infallibilità del Papa del Corriere della Sera del 7 aprile 2021).
Roberto Vacca ricorda la vita e le opere di questo teologo "ribelle" con il vaticanista Luigi Sandri.
Il teologo svizzero Hans Küng si è spento ieri all’età di 93 anni nella sua casa di Tubinga, in Germania. Nato a Sursee, piccolo villaggio nel cantone di Lucerna, il 19 marzo 1928, venne ordinato sacerdote a Roma nel 1954, dopo gli studi di Teologia condotti presso l’Università Gregoriana. Dopo un breve periodo di attività pastorale nella diocesi di origine, la sua attività si era interamente svolta nell’ambito della ricerca teologica.
In questa veste, Küng conobbe un primo momento di notorietà presso il grande pubblico nel 1970, quando pubblicò il saggio Infallibile? Una domanda (tradotto anche in italiano nel medesimo anno da Anteo). Come indica il punto interrogativo del titolo, Küng vi esaminava criticamente il dogma dell’infallibilità papale, sancito dal Concilio Vaticano I nel 1870. Il libro scatenò un’ondata di polemiche che dall’Università di Tubinga, dove Küng insegnava, e dal mondo accademico tedesco giunsero ben presto a Roma, determinando nel 1975 un richiamo formale della Congregazione per la dottrina della fede e quattro anni dopo il ritiro del titolo di «teologo cattolico», necessario in Germania per insegnare nelle facoltà di Teologia presenti nelle università pubbliche.
La vicenda ebbe risonanza mondiale, e mise in imbarazzo le autorità accademiche; Küng non poté insegnare più nella facoltà dove era diventato professore nel 1960, a soli 32 anni. Conservò però la cattedra presso l’Istituto per la teologia ecumenica da lui fondato all’indomani del Concilio Vaticano II. Proprio al Concilio fu il più giovane dei teologi nominati da Giovanni XXIII come periti, ovvero consulenti dei lavori, assieme a Joseph Ratzinger, di un solo anno più anziano. I due sarebbero stati anche colleghi a Tubinga fino al 1969, quando l’esplosione della contestazione studentesca spinse Ratzinger a trasferirsi nella più tranquilla Ratisbona. (dall'articolo di Marco Rizzi e Gian Guido Vecchi, È morto Hans Küng: criticò l’infallibilità del Papa del Corriere della Sera del 7 aprile 2021).
Roberto Vacca ricorda la vita e le opere di questo teologo "ribelle" con il vaticanista Luigi Sandri.
In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli apparsi sui giornali di oggi. Sono intervenuti il sociologo Marco Bontempi, il giornalista Luigi Sandri e il pastore avventista Giuseppe Marrazzo.
Tra i temi affrontati: continuano le polemiche sul caso del bonus Covid ai deputati, il governo libanese si dimette e il “Paese dei cedri” è nel caos, la liberazione di Firenze l’11 agosto 1944 e il problema delle commemorazioni.
(Nella foto una scena di giubilio l’11 agosto 1944 per la liberazione di Firenze)
In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli apparsi sui giornali di oggi. Sono intervenuti il vaticanista Luigi Sandri, l’analista per le aziende Diego Vanni Macaluso e il filosofo della politica Francescomaria Tedesco.
Tra i temi affrontati: il Papa toglie il segreto di Stato sugli abusi sessuali (00:01:00), Lannutti nella bufera (00:20:00), tasse e evasione fiscale (00:23:30), piccoli e grandi passi per salvare il Pianeta (00:32:00).
“Sinodo per l’Amazzonia”, confronto e scontro tra le diverse anime della Chiesa Cattolica. Ne parliamo con il vaticanista Luigi Sandri, intervistato da Roberto Vacca e Claudio Coppini.
In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli apparsi sui giornali di oggi. Sono intervenuti Luigi Sandri, vaticanista e teologo cattolico, Diego Vanni Macaluso, analista per le aziende, Giuseppe Marrazzo, pastore avventista. Tra i temi affrontati: il voto sulla TAV e le prospettive della Legislatura (00:02:00, 00:22:00), l’uso dei riferimenti religiosi nel dibattito politico (00:04:30), vietato sedersi sulla scalinata di Piazza di Spagna a Roma (00:17:00), addio Marmolada (00:18:30), la crisi identitaria del maggiore partito d’opposizione (00:30:00), in vacanza studiando la Bibbia alla Facoltà avventista di Firenze (00:38:00).
I dilemmi di uno sviluppo economico senza criteri etici e di un cristianesimo imprigionato nei modelli tradizionali in questo nuovo appuntamento de L’Altro Binario. Tuttavia, timidamente si nota qualche piccolo cambiamento, anche ai massimi livelli.
Di questo abbiamo parlato con il giornalista Luigi Sandri, del mensile Confronti, e l’economista Alberto Castagnola.