Viaggio a Palazzo Vecchio con gli studenti della Fat

Viaggio a Palazzo Vecchio con gli studenti della Fat

 

Lina Ferrara – Alcuni giorni fa, gli studenti della Facoltà avventista di teologia (Fat) sono stati invitati da Massimo Fratini, assessore con delega ai rapporti con le confessioni religiose, a visitare Palazzo Vecchio, sede della Comune di Firenze.  Accompagnati da docenti e dirigenti – erano presenti anche il direttore dell’Istituto avventista Villa Aurora e della casa editrice Adv -,  i giovani hanno seguito il percorso nelle diverse sale del palazzo, guidati dall’assessore.

A Palazzo Vecchio era presente anche la troupe di Hope Media Italia che ha ripreso incontro, «cercando di costruire, nel breve spazio di un video, quel filo rosso che permette di catturare cinquecento anni di storia fiorentina», come ha rilevato Claudio Coppini, di Rvs.

Guarda il video

 

Firenze. L’ascolto che cura

Firenze. L’ascolto che cura

Maol Mercoledì 7 novembre, alle ore 11.00, si terrà un nuovo incontro della serie Libro amico. Lo scrittore Sergio Manna, della Facoltà valdese di teologia di Roma, presenterà il suo libro L’ascolto che cura. La parola che guarisce (Claudiana 2017).

L’incontro avrà luogo a Firenze, presso la Sala Conferenze dell’edificio polifunzionale, in Viuzzo del Pergolino 8 (zona Careggi, accanto al Cto) ed è organizzato dal CeCsur (Centro culturale di scienze umane e religiose). L’ingresso è gratuito.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming video su www.hopechannel.it/diretta/cecsur

Il CeCsur nasce all’interno della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno come progetto socio-culturale al servizio della città di Firenze, promosso dalla Facoltà avventista di teologia, dalla generosità della comunità avventista della città e dal contributo finanziario dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno.

Per vedere le registrazioni di tutti gli incontri del CeCsur, visitare l’archivio sul sito di Hope Channel Italia.

Istituto Villa Aurora. Dichiarazione di Missione

Istituto Villa Aurora. Dichiarazione di Missione

 

Maol – Lo scorso 9 aprile, il Comitato direttivo dell’Istituto Avventista di Cultura Biblica (Iacb) di Firenze ha riformulato la Mission che persegue «in un cammino di umiltà, di servizio e di crescita continua…», scrive Filippo Alma, direttore Iacb.

Il nuovo testo della Mission
L’Istituto Avventista di Cultura Biblica Villa Aurora è un centro educativo avventista ispirato ai più alti valori cristiani. Le sue attività di studio e di ricerca, in auditus temporis, sono finalizzate a pensare la vita, ad annunciare la fede nel vangelo eterno, ad alimentare la speranza nel regno di Dio che viene, a imparare e a incarnare l’amore, senza riserve e senza discriminazioni, al servizio di una Chiesa attenta ai bisogni dei più deboli e di una società più giusta.

Firenze. Libro amico

Firenze. Libro amico

Maol Mercoledì 10 ottobre, alle ore 11.00, il past. Saverio Scuccimarri presenterà il suo libro dal titolo «La speranza nell’Apocalisse. Il tempo presente alla luce della profezia». Il termine Apocalisse, che nell’immaginario comune suscita l’idea di distruzione, può offrire elementi di speranza? L’ultimo libro della Bibbia ha qualcosa da dire alla società contemporanea? Questo sarà il tema del dialogo tra l’autore e il pubblico.

L’incontro, della serie Libro amico, avrà luogo presso la Sala Conferenze dell’edificio polifunzionale, in Viuzzo del Pergolino 8 (zona Careggi, accanto il Cto) ed è organizzato dal CeCsur (Centro Culturale di Scienze Umane e Religiose). L’ingresso è gratuito.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming video su www.hopechannel.it/diretta/cecsur

Il CeCsur nasce all’interno della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno come progetto socio-culturale al servizio della città di Firenze, promosso dalla Facoltà avventista di teologia, dalla generosità della comunità avventista della città e dal contributo finanziario dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno.

Per vedere le registrazioni di tutti gli incontri del CeCsur, visitare l’archivio sul sito di Hope Channel Italia.

Firenze. Incontro Cecsur

Firenze. Incontro Cecsur

Mercoledì 26 settembre, alle ore 11.00, la prof.ssa Lucia Vantini, dell’università di Verona, presenterà il suo libro Il sé esposto. Teologia e neuroscienze in chiave fenomenologica (Citadella, 2017).

L’incontro della serie Libro-amico avrà luogo presso la Sala Conferenze dell’edificio polifunzionale, in Viuzzo del Pergolino 8 (zona Careggi, accanto il Cto) ed è organizzato dal CeCsur (Centro Culturale di Scienze Umane e Religiose). L’ingresso è gratuito.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming su www.hopechannel.it/diretta-cecsur.

Il CeCsur nasce all’interno della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno come progetto socio-culturale al servizio della città di Firenze, promosso dalla Facoltà avventista di teologia, dalla generosità della comunità avventista di questa città e dal contributo finanziario dell’Unione avventista italiana (Uicca).

Con te non ho paura

Con te non ho paura

Filippo Alma – Con questo motto, inizia il nuovo anno accademico 2018-19 dell’Istituto Avventista di Cultura Biblica Villa Aurora, a Firenze. «Il male e la paura sono gemelli siamesi. Nessuno s’incontra mai senza l’altro» (Zygmunt Bauman). Effettivamente, la paura è una cosa molto seria. Un sentimento, un’emozione, uno stato d’animo, un istinto, un campanello d’allarme talvolta persino necessario alla sopravvivenza.

Negli ultimi anni, la società occidentale, in particolare, ha conosciuto un’escalation di paura e di paure: paura dello straniero, dell’immigrato, del diverso, paura del terrorismo e del fanatismo anche religioso, paura del futuro, paura dell’incognito, paura della povertà, paura della malattia e del dolore, della morte. Chi, in tutta sincerità, può affermare: io non ho paura.

Ecco allora la necessità di esorcizzare, di gestire, la paura in tanti modi. Con il pensiero razionale (la scienza) o con il suo contrario (oroscopi, paranormale, misteri…), con l’anestesia effimera e precaria dell’alcol e delle droghe, con l’acquisto di sistemi di sicurezza o di polizze assicurative, con il restringimento dei diritti e delle libertà fondamentali, con la tentazione di proteggere se stessi e i propri cari in una sorta d’isolamento egoistico e omertoso («se non tocca me, non mi riguarda…»), con una religiosità fideistica e superstiziosa sotto la quale trovare riparo.

Nella Bibbia, il sentimento della paura compare per la prima volta in relazione alla nudità dell’essere umano, ovvero alla sua fragilità e alla sua inadeguatezza riguardo al progetto ideale di Dio: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto» (Ge 3:10). La paura appare come un frutto amaro dell’allontanamento dell’essere umano da Dio, come un effetto della sua mancanza di fiducia e del suo ripiegamento egolatrico nel desiderio.

Senza facili ricette, né false illusioni, in questo nuovo anno accademico, studenti e docenti, volontari e personale dell’Istituto, rifletteranno insieme sulla paura e sulle paure che sfidano e sollecitano il vivere quotidiano, individuale e collettivo, a partire da uno sguardo cristiano sulla vita.

«Nel giorno della paura, io confido in te. […] In Dio ho fiducia e non temerò; che potrà farmi l’uomo?» (Sl 56:3,11).

Nel «giorno della paura», nonostante l’ineluttabilità e le insidie che ne derivano, continueremo ad affidarci a Dio, senza riserve.

A ognuno dei sette nuovi studenti della Facoltà avventista di teologia (Fat), abbiamo chiesto: Perché hai deciso di studiare teologia?

Ecco in sintesi le loro risposte:

Junior D. Camilo Da Silva (Brasile): Vengo da una famiglia avventista brasiliana e sin dalla mia infanzia sono stato attivo nella chiesa. […] A otto anni di età ho avuto il privilegio di predicare il mio primo sermone. Da allora, il mio sogno è stato quello di servire nel ministero pastorale, anche se, per ragioni economiche e grazie a una borsa di studio specifica, mi sono prima laureato in pedagogia. Oggi, qui a Villa Aurora, ricomincio a inseguire il mio vero sogno…

Rafaela T. De Araujo (Brasile): Quando riceviamo qualcosa di bello, vorremmo farlo conoscere al mondo intero. Per due anni sono stata una volontaria a Villa Aurora, ed è stato qui che ho potuto conoscere veramente Dio. È questo desiderio, di conoscerlo sempre di più e di farlo conoscere anche agli altri, che mi ha fatto scegliere di studiare teologia.

Elisa Ghiuzan (Romania): Molti mi domandano perché ho scelto di studiare teologia e spesso non mi è facile rispondere, perché reputo la risposta molto intima. Tuttavia, ora direi che ho scelto di studiare teologia perché il Signore mi ha chiamata e io ho scelto di seguirlo.

Deborah Giombarresi (Italia): Sono una psicologa e, a dicembre, anche psicoterapeuta. Avrei voluto studiare teologia appena terminato il liceo, ma per varie vicissitudini decisi di intraprendere altri percorsi formativi. Nonostante gli anni che passavano, mi rendevo sempre più conto che i miei desideri rimanevano immutati e il mio sogno era sempre lo stesso: studiare teologia, lavorare per Dio a tempo pieno e aiutare gli altri. Non so dove il Signore vorrà portarmi; so che ho nel cuore il desiderio forte di servirlo e di essere solo un suo umile strumento. Di conseguenza, dopo un periodo di preghiera, ho fatto la mia tanto desiderata scelta, ho deciso di lasciare tutto (lavoro incluso) e di lasciarmi guidare totalmente da Dio, sicura che egli non mi deluderà.

Nicholas Schiano (Italia): Personalmente non credo di aver scelto semplicemente la sola facoltà di teologia. Credo, infatti, che in un contesto come Villa Aurora, risulterebbe riduttivo affermare di aver scelto solo il «lato teologico» di questo posto. Credo di aver scelto di studiare e di vivere qui essenzialmente perché mi sembrava il posto più congeniale per poter crescere, formarmi, non solo dal punto di vista accademico, ma anche umano e spirituale. Devo ammettere di essere venuto qui con più domande che risposte. E ora, posso solo sperare e confidare che questo obiettivo venga raggiunto nel migliore dei modi.

Julio C. Silva Queiroz (Brasile): Ho scelto di studiare teologia perché desidero servire il Signore, nella maniera che io considero più bella: fare il pastore. Crescendo in un ambiente avventista, mi è sempre piaciuta la figura del pastore.

Lindemberg Vasconcelos De Magalhães (Brasile): Ho scelto di studiare teologia per capire meglio la volontà di Dio per la mia vita, e per prepararmi meglio per la sua opera. È un’eccellente opportunità per imparare a vedere la vita nel modo in cui Dio desidera che noi la vediamo, e per essere pronti a servire. Credo che Dio abbia operato nel mio cuore e che mi abbia portato qui per prendere quella che considero la più grande decisione della mia vita. È una risposta alla mia preghiera: «Signore, come posso esserti più utile?».

Oggi, martedì 18 settembre, ha avuto inizio anche l’anno accademico per gli studenti del Dipartimento di Lingua, Cultura e Arte Italiana (DiLcai), con 29 studenti (alcuni sono ancora in arrivo…). A tutte e a tutti un caloroso benvenuto in Italia, per una nuova esperienza culturale, sociale e spirituale.

 

Firenze. Incontro Cecsur

Firenze. Incontro Cecsur

Mercoledì 12 settembre, alle ore 11.00, il prof. Carlo Bordoni, docente presso l’università di Pisa, presenterà il suo libro Il paradosso di Icaro. Ovvero la necessità della disobbedienza, edito da Il Saggiatore. La necessità di soddisfare i propri bisogni, storicamente ha spinto l’essere umano a esplorare e sperimentare sempre cose nuove, ad affrontare e cercare di superare sfide sempre più audaci. Oggi, mentre la società vive un periodo di grande incertezza che spinge molti a rifugiarsi nella ricerca del proprio benessere senza prestare troppa attenzione ai bisogni altrui, si rivela forte anche la spinta di superare i limiti di un percorso già tracciato. Essere disobbedienti significa essere creativi. Essere Icaro, significa volare alto verso il sole.

L’incontro della serie Libro-amico avrà luogo presso la Sala Conferenze dell’edificio polifunzionale, in Viuzzo del Pergolino 8 (zona Careggi, accanto il Cto) ed è organizzato dal CeCsur (Centro Culturale di Scienze Umane e Religiose).

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming video su www.hopechannel.it/diretta/cecsur

Il CeCsur nasce all’interno della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno come progetto socio-culturale al servizio della città di Firenze, promosso dalla Facoltà avventista di teologia, dalla generosità della comunità avventista della città e dal contributo finanziario dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno.

Per vedere le registrazioni di tutti gli incontri del CeCsur, visitare l’archivio sul sito di Hope Channel Italia.

Cerimonie di apertura dell’anno accademico 2018-2019 a Villa Aurora

Cerimonie di apertura dell’anno accademico 2018-2019 a Villa Aurora


Filippo Alma
– Le cerimonie di apertura della Facoltà avventista di teologia (Fat) e del Dipartimento di lingua, cultura e arte italiana (DiLcai) sono programmate per il week-end del 21-22 settembre 2018. L’ospite spirituale sarà il pastore e dott. Christoph Berger, già direttore del Seminar Schloss Bogenhofen (Austria). Le cerimonie si concluderanno sabato sera 22 settembre, alle ore 20.30, con una riedizione all’aperto, nel giardino storico di Villa Aurora, del concerto-recital «Cantico dei cantici», con voci narranti e musiche scritte e dirette da Gabriele Nardoni, eseguite da un nutrito coro e da numerosi orchestrali della chiesa avventista di Firenze e del campus di Villa Aurora.


Lunedì mattina 10 settembre, ancora in attesa degli ultimi arrivi nel campus, hanno già avuto inizio i corsi di teologia del primo semestre, con 30 studenti iscritti della Fat, distribuiti dal primo al quinto anno, ai quali si sommano altri 6 studenti fuori corso. Le immatricolazioni al nuovo anno accademico, ovvero le nuove iscrizioni alla Facoltà di teologia, sono state 7 e hanno eguagliato esattamente quelle dello scorso anno (colpa del numero perfetto!): 3 studentesse e 4 studenti, che conosceremo meglio nel prossimo numero.

Esprimiamo, infine, un grazie speciale al nostro Signore perché, attraverso il suo Spirito, continua a chiamare donne e uomini per essere testimoni autorevoli del suo infinito amore.

Chi si laurea vive 5 anni più a lungo

Chi si laurea vive 5 anni più a lungo

Filippo Alma – Studiare all’università allunga la speranza di vita. È un fatto: http://www.corriereuniv.it/cms/2016/04/indagine-istat-chi-si-laurea-vive-5-anni-piu-a-lungo/.

Studiare teologia può persino salvarti la vita, oltre che migliorarla!

Partecipa anche tu al Concorso per l’assegnazione di una borsa di studio Immanuel, del valore di 2.500 euro, per iniziare a studiare presso la Facoltà avventista di teologia di Firenze, «Villa Aurora». Sarà un’occasione per rafforzare e rendere più consapevole la tua fede personale e, allo stesso tempo, capire la tua vocazione personale: se e come voler dedicare la tua vita al sevizio di Dio e della società. Soprattutto, in questo tempo particolare in cui è necessario contare sul servizio di nuovi pastori.

Attenzione: il bando per l’assegnazione delle 4 borse di studio Immanuel scade il 20 agosto 2018. Per conoscerne tutti i dettagli, segui questo link: https://www.facebook.com/villaaurora.it/posts/2130971970506746.

 

 

Capire per testimoniare della Speranza

Capire per testimoniare della Speranza

Filippo Alma – «Chi cerca di trasformare l’umanità deve in primo luogo comprenderla. Solo attraverso la simpatia, la fede e l’amore, gli esseri umani possono essere raggiunti e resi migliori. In questo, Cristo si presenta a noi come il Maestro per eccellenza, l’unico che abbia saputo comprendere perfettamente l’animo umano» – E. G. White, Principi di educazione cristiana, Ed. Adv, 2002, p. 46.

Se vuoi ancora metterti in gioco, se pensi anche tu che prima di parlare sia meglio capire, se vuoi «imparare per servire», questo progetto di formazione è stato pensato per te!

Corso estivo di formazione per laici a Villa Aurora
Dal 5 al 19 agosto 2018, si svolgerà la XVIII edizione del «Corso estivo di formazione teologico-pastorale per laici», organizzato dall’Unione e dalla Facoltà avventista di teologia. Per due settimane i laici corsisti ritornano sui banchi di scuola per seguire non solo i corsi teorici, ma anche per scambiare esperienze, pregare, meditare e approfondire temi importanti, grazie alla ben fornita biblioteca.

Come fare per partecipare?
Occorre parlarne con il proprio pastore, ricevere la raccomandazione della comunità e inoltrare la richiesta al direttore del Campo di appartenenza; sarà proprio quest’ultimo ad autorizzare l’iscrizione al corso.

Scrivici in ogni caso su info@villaaurora.it , oppure telefonaci allo 055 412014.

 

 

Week-end porte aperte a Villa Aurora, a Firenze

Week-end porte aperte a Villa Aurora, a Firenze


Filippo Alma
– Fra poco più di un mese si concluderà un altro anno scolastico. Se anche tu appartieni al gruppo dei maturandi 2018, si porrà presto anche per te il momento di decidere quale indirizzo di studi universitari intraprendere. Forse ti starai già facendo delle domande, e forse avrai già partecipato ad alcuni open-day. Magari oscilli ancora come un pendolo impazzito alla ricerca della facoltà giusta per te, fra agraria, economia, filosofia, geologia, ingegneria, legge, medicina, psicologia, sociologia… e ti chiedi, a ragion veduta, quali sbocchi di lavoro potranno offrirti al termine del percorso accademico. Una bella sfida, come coniugare insieme le tue inclinazioni personali e le reali necessità del mercato del lavoro? A cosa darai più importanza, a ciò che sogni o a ciò che serve?

Nell’augurarti di sapere cogliere le migliori opportunità che la giovinezza ti offre, ti invitiamo a metterti in gioco, a dare un senso nuovo e più compiuto alla tua fede cristiana e a valutare fra le tante possibilità anche quella di studiare teologia, in risposta forse a una vocazione nascente o tutta da verificare, per capire come dedicare la tua vita al servizio del vangelo. Se volessi cogliere anche questa sfida, saremmo lieti di farti conoscere quali possibilità e quali aiuti esistono a riguardo.

Scegliere non è mai stato semplice, spero che alcuni pensieri di Ellen G. White possano ispirarti:

«Questo mondo non è un terreno per la sfilata, ma un campo di battaglia. Tutti siamo chiamati a sopportare afflizioni come buoni soldati. Si deve insegnare ai giovani che la vera forza di carattere consiste nella volontà di portare pesi, di occupare posti difficili, di compiere l’opera che deve essere svolta, anche se essa non dovesse essere né riconosciuta né ricompensata qui sulla terra. […]

“Sempre meglio” è la parola d’ordine dell’educazione, la legge di ogni esistenza degna di tale nome. Qualunque cosa Cristo ci chieda di abbandonare, in cambio ci offre qualcosa di meglio. […] Onorare Cristo, diventare simili a lui, lavorare per lui, costituiscono la più alta ambizione e la più grande gioia della vita». – Principi di educazione cristiana, pp. 173-174.

La partecipazione al week-end porte aperte, dall’11 al 13 maggio, è totalmente gratuita, ma è soggetta a prenotazione obbligatoria entro il 7 maggio, in ragione dei posti limitati.

Scrivici all’indirizzo e-mail: info@villaaurora.it, o telefonaci allo 055.412014.

Se invece fossi impossibilitato a venire in questa data, per motivate ragioni, contattaci ugualmente per trovare un’altra data utile. Buona scelta!

Villa Aurora. Apertura anno accademico 2017-2018

Villa Aurora. Apertura anno accademico 2017-2018


Filippo Alma
– Le cerimonie di apertura del nuovo anno accademico 2017-2018, da venerdì 22 a sabato 23 settembre, si aprono all’insegna del sette, nell’Istituto avventista di cultura biblica «Villa Aurora» di Firenze.

Sette come i nuovi studenti del primo anno della facoltà avventista di teologia: Cesare Zausa, Richard Botrel, Davide Orsanigo, Cristina Benvissuto, Selene Avila, Bismark Dwura, Costinel Toma. Sette come le sette chiese, come le sette beatitudini dell’Apocalisse di Giovanni. Sette come l’insieme e la totalità del popolo di Dio e dei suoi servitori (sette come i primi diaconi/servitori della Chiesa primitiva). Sette storie di vita diverse, accomunate dall’unico desiderio di «imparare per servire».


A queste nuove matricole, si unisce un altro nutrito gruppo di vocazioni, per un totale di 30 studenti distribuiti dal I al V anno della facoltà, che lascia ben sperare per il futuro dell’opera avventista in Italia.

Oltre agli studenti della facoltà di teologia, avremo la gioia e la grande responsabilità di accogliere, istruire e formare, all’insegna dei valori cristiani, altri 25 studenti del dipartimento di lingua, cultura e arte italiana provenienti da diverse università avventiste della Divisione nordamericana, attraverso il circuito Adventist Colleges Abroad.

Cominciano ad arrivare le prime iscrizioni al nuovo Master di primo livello in fundraising, comunicazione e management per gli enti ecclesiali e le organizzazioni religiose (http://master.religiousfundraising.it/), offerto dal nostro istituto in partnership con il network Romboli associati, la cui presentazione ufficiale si terrà a Roma, il 27 settembre, presso l’aula magna della facoltà valdese di teologia, in occasione della IV edizione di Religious Fundraising.

L’ospite che condurrà l’animazione spirituale dell’intero weekend di apertura è il past. e dott. Gabriel Monet, attuale decano della facoltà avventista di teologia di Collonges-sous-Salève (Francia). Il tema di riflessione e di approfondimento spirituale che ci accompagnerà per tutto l’anno è «Dall’io al noi…», ovvero la volontà di arginare la deleteria ipervalorizzazione dell’io, dell’individuo, nella terra di egoland, e di ricercare la consapevolezza e la bellezza dell’essere comunità, collettività, insieme, pur nella complessità delle relazioni umane. La via privilegiata per incontrare Dio non risiede nell’io, ma nel noi, nel volto dell’altro che ci interpella e ci sfida.

«Dio viene all’idea per la traccia che di lui si offre sul volto d’altri. Il volto dell’altro uomo ci interpella e ci fa affacciare, in senso etico, sulla finestra o idea di Dio. Questo comporta che non è possibile una conoscenza di Dio se non attraverso un volto, a prescindere cioè dalla relazione con gli uomini. Altro o altri, non è una mediazione, né un’incarnazione di Dio, ma il luogo della verità metafisica indispensabile alla relazione personale con il divino» (Edoardo Scognamiglio, sulla scia delle categorie filosofiche di Emmanuel Lévinas).

 

 

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