Mario Sanna, diciottesimo giorno di sciopero della fame.

Mario Sanna, diciottesimo giorno di sciopero della fame.


Nel corso della diretta Rvs del mattino di giovedì  26 ottobre,  Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato Mario Sanna che da 18 giorni sta facendo lo sciopero della fame  per rivendicare un fondo per i familiari delle vittime del sisma di Amatrice.

"Lo Stato deve riconoscere che i familiari delle vittime fanno parte del terremoto e non ne sono estranei. Così come hanno deciso di ricostruire gratuitamente le case dei privati devono riconoscere un contributo alle famiglie che sotto quelle macerie hanno perso i propri cari"

Firma la petizione

https://www.change.org/p/fondo-per-i-parenti-delle-vittime-del-sisma-di-amatrice-del-2016?redirect=false&fbclid=IwAR2MLoK61Nai0K9eh-lE41QUFX9rC1C0ErJ7FnSOZfGW-6iCb_t0p8g_ffA

Per chi avesse a cuore la sorte di Mario Sanna e condividesse la sua battaglia per l’istituzione di un fondo per i parenti delle vittime delle grandi catastrofi, può inviare, per email, il testo che segue all’indirizzo presidente@pec.governo.it (riceve anche da casella non certificata). Al momento è uno dei pochi strumenti a nostra disposizione per scongiurare che lo sciopero della fame di Mario abbia gravi conseguenze.

Gentile Presidente Meloni,

dal 9 ottobre scorso Mario Sanna, uno dei sopravvissuti del sisma di Amatrice del 2016, sopravvissuto anche a Filippo, il suo primogenito di soli ventidue anni, ha iniziato lo sciopero della fame ad oltranza per chiedere, per l’ennesima volta in questi sette anni, l’istituzione di un fondo per i parenti delle vittime delle grandi catastrofi. 

Come senz’altro saprà, esistono nel nostro Paese due precedenti che dovrebbero facilitare la normazione di tale fondo: mi riferisco alle disposizioni in favore dei parenti delle vittime di Viareggio e Rigopiano.

Il fondo chiesto dal signor Sanna rappresenterebbe un riconoscimento da parte dello Stato, e dell’intera collettività, della dignità e dell’identità di chi non c’è più, oltre che della dignità e della identità di chi rimane, e pertanto non potrebbe che avere valore ideale, poiché la somma corrisposta ai parenti del defunto non svolgerebbe, non potrebbe svolgere, alcuna funzione risarcitoria.

Mi auguro Lei accolga la sua legittima istanza, ponendo fine ad un sacrificio davvero assurdo per un paese che si reputi civile come il nostro. 

Prima ancora di immaginare e pianificare qualsiasi ricostruzione, si dovrebbe pensare alle macerie che rimangono, inamovibili, nelle anime dei sopravvissuti.

Distinti saluti.

Fondo per i parenti delle vittime del terremoto. L’impegno assunto dalle Istituzioni

Fondo per i parenti delle vittime del terremoto. L’impegno assunto dalle Istituzioni


Abbiamo voluto intervistare di nuovo Mario Sanna sulla questione di un fondo previsto dal Governo per i familiari delle vittime del terremoto dell'Italia centrale del 2016 ma ancora non  effettivo, nonostante le promesse e le rassicurazioni di due Presidenti del Consiglio (Renzi e Draghi). Mario Sanna con la moglie Stefania, insieme ad altri, sono stati ricevuti in un incontro svoltosi inei giorni scorsi a Palazzo Chigi, alla presenza del consigliere di Mario Draghi, Simona Genovese, dell'onorevole Stefania Pezzopane e del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini. L'incontro ha avuto un esito positivo. Le parti isituzionali hanno preso l'impegno di accompagnare in Parlamento, con l'avallo del governo, il disegno di legge che prevede l'istituzione di un Fondo per i parenti delle vittime del sisma de L'Aquila e di Amatrice. 

Mario a questo punto ha preso atto della volontà di andare avanti sulla questione. Con la ratifica della Ragioneria dello Stato, si concluderà l'iter legislativo e burocratico che porterà, entro e non oltre la fine dell'anno, all'approvazione della legge.

"Possiamo ritenerci soddisfatti per questo risultato", ha concluso Mario Sanna, "fermo restando che continueremo a monitorare ogni singolo passaggio e a pungolare, ove necessario, i soggetti istituzionali che abbiamo incontrato".

Caro Presidente Draghi non si scordi la promessa

Caro Presidente Draghi non si scordi la promessa


In questa intervista di Claudio Coppini, tratta dalla trasmissione in diretta del 18 gennaio 2022, ascoltiamo Mario Sanna, presidente dell'associazione Il sorriso di Filippo.

Mario e la sua famiglia fanno parte delle numerose famiglie di Amatrice che hanno perso dei loro cari a causa del terremoto del 2016. Mario e sua moglie Stefania, dopo aver incontrato il premier Draghi in agosto, gli hanno scritto una mail e il 19 gennaio saranno a Roma per chiedere ancora una volta che le vittime del terremoto non vengano dimenticate e che vengano mantenute le promesse fatte dal Presidente del Consiglio di allora, Matteo Renzi, e di oggi, Mario Draghi, per un sostegno concreto a favore delle famiglie. Le persone decedute non possono essere restituite, ma uscire dalla precarietà economica dovuta al sisma è alla portata dello Stato.

“Si tratta sempre di stragi frutto di scelte economiche!”

“Si tratta sempre di stragi frutto di scelte economiche!”


I sopravvissuti e i parenti delle vittime si sono riuniti nel Comitato Noi 9 Ottobre, data nella quale manifesteranno a Roma per concludere un percorso di mobilitazione avviato oggi: "Quando si evitano gli interventi di prevenzione con la consapevolezza che qualcuno ci lascerà la pelle, si gioca solo su statistica e conti, accettando il rischio che questo accada, questo equivale ad una sorta di attentato terroristico". E 'cercano' il Parlamento: "Vogliamo dialogare con le istituzioni"

La difesa della riforma della prescrizione, processi brevi e più controlli pubblici di fronte ad aziende che giocano “solo su statistica e conti, accettando il rischio” che “qualcuno ci lascerà la pelle”. Dal Vajont a Viareggio passando per la Torre Piloti di Genova e il terremoto di Amatrice e il ponte Morandifino a quanto accaduto domenica sulla funivia Stresa-Mottarone, adesso le associazioni e i comitati delle vittime delle stragi italiane, dell’ambiente e del lavoro fanno rete e lanciano un appello. I sopravvissuti e i parenti si sono riuniti nel Comitato Noi 9 Ottobre, data simbolica perché dedicata alla memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali, nella quale quest’anno manifesteranno a Roma per concludere un percorso di mobilitazione avviato oggi. Giorno in cui hanno presentato un appello pubblico, sottoscritto già da oltre 200 persone a poche ore dal lancio. “Non vogliamo rappresentarci come forza partitica – ha spiegato la portavoce Lucia Vastano, giornalista e storica attivista per la memoria delle 1.909 vittime del Vajont – Ma vogliamo dialogare con le istituzioni. Le vittime vogliono che il Parlamento non si dimentichi di rappresentare le vittime” (dal Fatto Quotidiano del 29-5-2021 , articolo di Francesco Sanna "Da Viareggio al Morandi fino al Mottarone, i parenti delle vittime: “Più controlli e difendere la riforma della prescrizione. Si tratta sempre di stragi frutto di scelte economiche”).

In questa intervista tratta dalla diretta RVS dell'1 giugno 2021, ascoltiamo Mario Sanna, dell' associazione Il Sorriso di Filippo, con il quale Claudio Coppini e Roberto Vacca  parlano anche della III Edizione del Premio Letterario Nazionale "Filippo Sanna".

 

 

 

“Si tratta sempre di stragi frutto di scelte economiche!”

“Si tratta sempre di stragi frutto di scelte economiche!”


I sopravvissuti e i parenti delle vittime si sono riuniti nel Comitato Noi 9 Ottobre, data nella quale manifesteranno a Roma per concludere un percorso di mobilitazione avviato oggi: "Quando si evitano gli interventi di prevenzione con la consapevolezza che qualcuno ci lascerà la pelle, si gioca solo su statistica e conti, accettando il rischio che questo accada, questo equivale ad una sorta di attentato terroristico". E 'cercano' il Parlamento: "Vogliamo dialogare con le istituzioni"

La difesa della riforma della prescrizione, processi brevi e più controlli pubblici di fronte ad aziende che giocano “solo su statistica e conti, accettando il rischio” che “qualcuno ci lascerà la pelle”. Dal Vajont a Viareggio passando per la Torre Piloti di Genova e il terremoto di Amatrice e il ponte Morandifino a quanto accaduto domenica sulla funivia Stresa-Mottarone, adesso le associazioni e i comitati delle vittime delle stragi italiane, dell’ambiente e del lavoro fanno rete e lanciano un appello. I sopravvissuti e i parenti si sono riuniti nel Comitato Noi 9 Ottobre, data simbolica perché dedicata alla memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali, nella quale quest’anno manifesteranno a Roma per concludere un percorso di mobilitazione avviato oggi. Giorno in cui hanno presentato un appello pubblico, sottoscritto già da oltre 200 persone a poche ore dal lancio. “Non vogliamo rappresentarci come forza partitica – ha spiegato la portavoce Lucia Vastano, giornalista e storica attivista per la memoria delle 1.909 vittime del Vajont – Ma vogliamo dialogare con le istituzioni. Le vittime vogliono che il Parlamento non si dimentichi di rappresentare le vittime” (dal Fatto Quotidiano del 29-5-2021 , articolo di Francesco Sanna "Da Viareggio al Morandi fino al Mottarone, i parenti delle vittime: “Più controlli e difendere la riforma della prescrizione. Si tratta sempre di stragi frutto di scelte economiche”).

In questa intervista tratta dalla diretta RVS dell'1 giugno 2021, ascoltiamo Mario Sanna, dell' associazione Il Sorriso di Filippo, con il quale Claudio Coppini e Roberto Vacca  parlano anche della III Edizione del Premio Letterario Nazionale "Filippo Sanna".

 

 

 

Buongiorno con l’Edicola RVS del 22 febbraio 2021

Buongiorno con l’Edicola RVS del 22 febbraio 2021


In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli apparsi sui quotidiani di oggi. Sono intervenuti il pastore valdese Peter Ciaccio, Lorenzo Cecchi di Legambiente Firenze, Mario Sanna, vittima del terremoto e della burocrazia italiana, e Rolando Rizzo, pastore avventista.

Tra i temi toccati: la tentazione italiana di cercare il salvatore della Patria (salvo poi distruggerlo), sessismo in politica – e non solo in politica, l'inquinamento come causa importante della denatalità, la transizione ecologica tra aspettative e preoccupazioni, uno sciopero della fame contro gli ostacoli della burocrazia, la donna che attentò alla vita di Mussolini in nome di Dio.

Buongiorno con l’Edicola RVS del 10 febbraio 2021

Buongiorno con l’Edicola RVS del 10 febbraio 2021


In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli apparsi sui quotidiani di oggi. Sono intervenuti Mario Sanna, colpito dal terremoto di Amatrice e reduce da uno sciopero della fame per rivendicare i diritti negati per la ricostruzione, Marko Hromis, membro della chiesa avventista di Perugia e esponente politico locale, la senatrice M5S Laura Mantovani e il pastore avventista Michele Abiusi.

Tra i temi toccati: accolta la richiesta di un gruppo di locatari terremotati per un trattamento senza discriminazioni, in Umbria forti preoccupazioni per la situazione della pandemia, il capogruppo grillino alla Camera Crippa dice "Accolti tutti i nostri temi, non ci sono motivi per dire no al governo", Il Movimento rinvia il voto su Rousseau, la memoria delle vittime delle foibe una memoria ancora controversa.

*Nella cartina, alcune località dove sono avvenuti i crimini jugoslavi contro civili italiani uccisi e gettati nelle foibe

Buongiorno con Edicola RVS del 25 agosto 2020

Buongiorno con Edicola RVS del 25 agosto 2020


In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli apparsi sui giornali di oggi. Sono intervenuti l’assessore al Comune di Firenze Alessandro Martini, Mario Sanna dell’associazione “Il sorriso di Filippo”, e il pastore avventista Giovanni Leonardi.
Tra i temi affrontati: preparativi febbrili e complicati per la ripartenza in sicurezza delle scuole, il braccio di ferro tra la Regione Sicilia e il Viminale sullo sgombero dei migranti, la ricostruzione incompiuta ad Amatrice, la Sicilia brucia ma pochi se ne accorgono.

(Nella foto un’immagine di Amatrice subito dopo il terremoto del 24-08-2016)

Passa la Speranza passa da Amatrice

Passa la Speranza passa da Amatrice


Puntata speciale quella odierna di Passa la Speranza, che ha voluto dare voce a un bellissimo progetto editoriale-solidale. Il progetto editoriale è un libro, Lettere senza confine, scritto da sei mamme ai loro figli che non ci sono più (a causa di un incidente stradale, un femminicidio e il terremoto), curato dalla giornalista Gaia Simonetti e realizzato dalla Casa Editrice ADV. Il progetto solidale consiste in due borse di studio per giovani studenti di Amatrice, realizzato dall’associazione ADRA. Sabato 1 giugno al teatro Vespasiano di Rieti si è vissuto il momento più commovente e al tempo stesso più concreto del progetto, con la premiazione del concorso letterario “Filippo Sanna” che ha riconosciuto in Massimiliano e Claudia i vincitori delle due borse di studio.
Claudio Coppini ne ha parlato con Mario Sanna, padre di Filippo e presidente dell’associazione promotrice dell’evento Il sorriso di Filippo, e con Sabrina Casciola, dell’ associazione ADRA di Rieti, che ha dato il via con una sua intuizione a questo progetto di speranza interattiva.

Prospettive natalizie e per il 2019 da luoghi di sofferenza

Prospettive natalizie e per il 2019 da luoghi di sofferenza


In questo appuntamento con L’Altro Binario Roberto Vacca e Claudio Coppini hanno intervistato alcuni ospiti da diversi luoghi di sofferenza, parlando di prospettive natalizie e per il nuovo anno.

I conduttori hanno parlato con Mario Sanna, cittadino di Amatrice, Renzo Ottaviani, ministro di culto per i detenuti del carcere di Sollicciano. Infine, Alberto Castagnola, economista, sulle prospettive ambientali dopo la Conferenza sul clima di Katowice.

[Immagine riportata da Rai News]

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