“Sfogliando il giornale” con Marco Fusaro (del 19 maggio 2021)

“Sfogliando il giornale” con Marco Fusaro (del 19 maggio 2021)


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 19 maggio 2021, ascoltiamo Marco Fusaro, assistente parlamentare al Parlamento Europeo di Bruxelles. 

Tra i temi toccati: la vergogna di Ceuta sulla pelle dei migranti e il New Deal per l'Africa. 

La trasmissione in diretta su RVS dedicata all'attualità – condotta da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10.

Sfogliando il giornale con l’on. Stefano Ceccanti (14-05-2021)

Sfogliando il giornale con l’on. Stefano Ceccanti (14-05-2021)


In questo numero di Sfogliando il giornale, Roberto Vacca intervista l'on. Stefano Ceccanti, costituzionalista, deputato, presidente del Comitato per la  legislazione, capogruppo PD alla Commissione Affari Costuzionali della Camera.  

Tra i temi toccati: il conflitto israelo-palestinese e l'assenza dell'Europa, controversia sui migranti e il dramma delle tragedie in mare, continua il conflitto tra Santa Sede e una parte dei vescovi americani, le assenze dai lavori parlamentari dei membri di Camera e Senato, in corso – secondo alcuni commentatori – le grandi manovre per l'elezione del Presidente della Repubblica, la riforma della Giustizia e il siluro del Referendum.

ADRA Italia News 31 – “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”, il concorso artistico per giovani creativi

ADRA Italia News 31 – “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”, il concorso artistico per giovani creativi


Il concorso artistico “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”, organizzato da ADRA e dalla chiesa cristiana avventista a livello europeo, incoraggia i giovani di tutta Europa a usare la loro creatività per imparare, capire e sostenere le persone costrette a fuggire dal loro paese. 

Tutti i dettagli del concorso nell’intervista di Alessia Calvagno a Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, l’agenzia umanitaria avventista per lo sviluppo e il soccorso.

ADRA Italia News 29 – Giornata internazionale per i diritti dei migranti

ADRA Italia News 29 – Giornata internazionale per i diritti dei migranti


Il 18 dicembre ricorre la Giornata internazionale per i diritti dei migranti, proclamata nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In questo periodo tutto il mondo sta vivendo momenti di difficoltà per via del Covid. Non si sente molto parlare di migranti, ma il rischio che i loro diritti vengano calpestati non è purtroppo svanito. ADRA Italia porta avanti da diversi anni dei progetti per rispondere alle necessità dei migranti, minori e adulti. Cosa possiamo fare come singoli individui, nel nostro quotidiano, perché i diritti dei migranti vengano rispettati?

Alessia Calvagno ne ha parlato con Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, l’agenzia umanitaria avventista per lo sviluppo e il soccorso.

Illustrazione 164363007 © Husni LabibDreamstime.com

Sfogliando il giornale con l’on. Stefano Ceccanti

Sfogliando il giornale con l’on. Stefano Ceccanti


In questo numero Roberto Vacca intervista su vari temi di attualità l’on. Stefano Ceccanti, professore ordinario di Diritto Pubblico Comparato, Depuatato e Capogruppo PD alla Commissione Affari Costituzionali.
Tra i temi affrontati: migranti e Unione Europea, la nuova ondata statalista, ius soli e manifestazioni contro il razzismo, il monito di Mattarella sul conflitto tra Stato e Regioni, una riflessione sulla situazione di incertezza nella scuola italiana rispetto alla ripresa a settembre.

Brasile. Immigrati venezuelani ricevono mascherine, cibo e vestiti

Brasile. Immigrati venezuelani ricevono mascherine, cibo e vestiti

Un gruppo di volontari della chiesa avventista offre speranza ai più vulnerabili.

Notizie Avventiste – In Brasile, come in altri Paesi europei e del mondo, le famiglie di stranieri sono tra le categorie sociali più colpite dalle restrizioni dovute al contenimento della pandemia di Covid-19. Molti immigrati hanno perso il lavoro o le loro entrate si sono ridotte, e mancano delle risorse basilari per vivere con dignità. In un momento come questo, l’Adventist Solidarity Action (Asa) diventa una delle poche speranze per queste persone.

Il 26 aprile, decine di immigrati venezuelani residenti a Guatambu, città di circa 5.000 abitanti nello stato di Santa Catarina, hanno ricevuto prodotti alimentari, vestiti, scarpe e mascherine dal gruppo Asa della chiesa avventista centrale di Chapecó.

Quasi tutte le 62 famiglie aiutate sono venezuelane, scappate dal loro Paese a causa della crisi politica e umanitaria e arrivate in Brasile in cerca di nuove opportunità. In totale, sono stati distribuiti circa 1.600 capi di abbigliamento, 300 chili di alimenti e un centinaio di mascherine.

«I prodotti vengono donati dalla comunità e il gruppo dell’Asa li raccoglie e li consegna ai bisognosi» ha spiegato Elizandro Ficagna, direttore delle Comunicazioni della chiesa avventista di Chapecó.

In realtà, i volontari si occupano di queste famiglie fin dal loro arrivo nel territorio. Ines Hahn racconta cosa la spinge a partecipare ai progetti di solidarietà: “Sono appassionata di quello che faccio! Solo l’amore di Dio ci riempie di coraggio. E poi, vedere i sorrisi o le lacrime di gioia sui volti delle persone quando rispondiamo a una loro richiesta, ci ripaga di tutto l’impegno profuso”.

[Foto: South American Division. Fonte: interamerica.org]

Campagna “Siamo qui. Sanatoria subito!”

Campagna “Siamo qui. Sanatoria subito!”


La Chiesa Protestante Unita ha formalmente aderito il primo aprile scorso alla campagna «Siamo qui. Sanatoria subito» per mano del Rev. Dr. Panerini.
La campagna – che ha come promotori Legal Team Italia, Campagna LasciateCIEntrare, Progetto Melting Pot Europa, Medicina Democratica – e che ha già riscosso migliaia di adesioni tra associazioni, Chiese e singoli cittadini, fa appello a tutte le forze sociali e politiche del paese per una sanatoria di tutti i migranti irregolari considerato che «i tempi del coronavirus rendono ancor più necessario e urgente l’intervento del Governo, perché adesso alle buone ragioni della sanatoria si aggiungono anche le esigenze di tutela della salute collettiva, compresa quella delle centinaia di migliaia di migranti privi del permesso di soggiorno, che non hanno accesso alla sanità pubblica. Il migrante irregolare non è ovviamente iscritto al Sistema Sanitario Nazionale e di conseguenza non ha un medico di base e ha diritto soltanto alle prestazioni sanitarie urgenti. Il migrante sprovvisto del permesso di soggiorno, nei casi di malattia lieve (qualche linea di febbre, un po’ di tosse) non si rivolge alle strutture sanitarie, mentre nei casi più gravi non ha alternativa al presentarsi al pronto soccorso, il che contrasterebbe con tutti i protocolli adottati per contenere la diffusione del virus. Il sans papier ha timore di presentarsi in un ospedale, perché potrebbe incappare in un controllo che lo condurrebbe all’espulsione o alla reclusione in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio. Il “clandestino” è costretto a soluzioni abitative di fortuna, in ambienti spesso degradati e insalubri, condivisi con altre persone. Insomma, gli “invisibili” – prosegue l’appello – sono per molti aspetti soggetti deboli, che se non sono più esposti al contagio del virus, più di altri rischiano di subirne le conseguenze: sanitarie, per la plausibile mancanza di un intervento tempestivo, ma anche sociali, per lo stigma cui rischiano di essere sottoposti a causa di responsabilità e inefficienze non loro ascrivibili.»

Il Rev. Panerini ha dichiatato che la Chiesa Protestante Unita “aderisce senza riserve a questa lodevole campagna per la regolarizzazione dei migranti durante questo duro periodo per la nostra nazione, convinti che non solo è un atto di fratellanza e giustizia ma anche di sicurezza sanitaria e civile”.
In questo numero di Sfogliando il giornale Roberto Vacca approfondisce con Andrea Panerini i motivi dell’adesione alla campagna “Siamo qui. Sanatoria subito!”

(Nella foto la manifestazione a Roma del 20 giugno 2018 in cui rifugiati e migranti irregolari chiedevano ospitalità e permesso di soggiorno)

Sinodo della Chiesa Protestante Unita

Sinodo della Chiesa Protestante Unita


Oggi Roberto Vacca ha intervistato Andrea Panerini, Decano nazionale della Chiesa Protestante Unita, sul recente Sinodo nazionale di questa giovane denominazione evangelica. Tra i temi toccati: evangelizzazione, migranti, emergenza ambiente.

L’Altrobinario: ADRA Germania

L’Altrobinario: ADRA Germania


Adra Germania, l’agenzia umanitaria della Chiesa avventista tedesca, risulta tra i finanziatori della ONG Ocean Viking, al cetro della recente controversia politica sul soccorso umanitario in mare. Ne parliamo con Dag Pontvik direttore di ADRA Italia.

Dirigenti avventisti visitano il confine tra Stati Uniti e Messico

Dirigenti avventisti visitano il confine tra Stati Uniti e Messico

Una sosta umanitaria per incoraggiare i migranti e distribuire prodotti per l’igiene.

Notizie Avventiste – Il 24 e 25 luglio, un gruppo di dirigenti e pastori della chiesa avventista ha visitato un centro a Ciudad Juárez, città messicana al confine con gli Stati Uniti, dove sono ospitati i migranti a cui è stato rifiutato l’ingresso negli Usa e in attesa di poter richiedere asilo.

Daniel Honore, presidente della Federazione Nord-orientale della chiesa, ha poi riferito in un post su Facebook che queste persone vivono in “condizioni strazianti” sia a livello abitativo sia sanitario, senza cure mediche. “In due o tre famiglie” ha continuato “sono ammucchiate in baracche di due stanze, senza letti con sottili materassi stesi sul pavimento. Queste famiglie cucinano i pasti all’aperto su griglie improvvisate di pietre e mattoni. Abbiamo visto bambini con infezioni della pelle e dell’orecchio che non ricevono alcuna cura”.

I migranti visitati provengono principalmente da Guatemala, El Salvador e Honduras. “Abbiamo incontrato una famiglia avventista il cui padre era diacono consacrato nella sua chiesa a El Salvador” ha spiegato Honore “Ci hanno detto di aver rinunciato a tutto e di essere fuggiti quando le gang hanno minacciato di rapire la loro figlia dalla scuola avventista che frequentava se non avessero pagato regolarmente il pizzo per ricevere ‘protezione’”.

Ad accompagnare Honore, vi erano anche il presidente e 13 pastori della Southwest Region della chiesa avventista che hanno consegnato sei carichi di prodotti per l’igiene e la cura della persona. Iniziativa molto apprezzata dai migranti.

Le forniture sono state finanziate da nove Federazioni, ciascuna delle quali ha contribuito con un importo di 1.000 dollari. In futuro sono in programma nuove visite di pastori di altre Federazioni di chiese avventiste, tra i quali R. Clifford Jones, presidente della Lake Region Conference, con sede a Mokena, in Illinois.

“Dobbiamo separare la politica dalle persone e occuparci in particolare dei più deboli e vulnerabili” ha affermato Jones “Dobbiamo guardare le persone con gli occhi di Dio, soprattutto gli stranieri. Dobbiamo lavorare per ristabilire le famiglie, specialmente quelle in fuga da condizioni disumane e da persecuzioni”.
[lf]

[Foto e fonte: Adventist Review]

Buongiorno con l’Edicola RVS – 2 luglio 2019

Buongiorno con l’Edicola RVS – 2 luglio 2019


In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli presenti sui giornali di oggi. Sono intervenuti il politologo Paolo Naso, il presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, Salvatore Calleri e il direttore del Messaggero Avventista, Saverio Scuccimarri. Tra i temi affrontati:vicenda Sea Watch, arresto della comandante Carola Rackete, Nuovi progetti su corridoi umanitari europei; sviluppi caso CSM, Posizione delle chiese evangeliche sulla vicenda dei 42 migranti salvati dalla Sea Watch.

Le comunità religiose possono portare il dialogo dall’odio alla pace, all’amore e all’accoglienza

Le comunità religiose possono portare il dialogo dall’odio alla pace, all’amore e all’accoglienza

Lo ha affermato il presidente di Adra International a Ginevra.

Notizie Avventiste – Durante un recente summit tenutosi a Ginevra, in Svizzera, Jonathan Duffy, presidente di Adra International, ha unito la sua voce a quella di centinaia di leader per discutere di inclusione e contrasto all’incitamento all’odio al fine di migliorare la protezione delle minoranze religiose, dei rifugiati e dei migranti.

Duffy ha partecipato a un panel, insieme a prestigiosi avvocati e personalità, organizzato dall’Associazione internazionale per la difesa della libertà religiosa (Aidlr) della Svizzera. Ha condiviso i dati sulla migrazione nel mondo ed evidenziato le quattro “C” che guidano la migrazione: concentrazione, corruzione, conflitti e cambiamenti climatici.

“La concentrazione di cui parlo riguarda lavoro, ricchezza e conoscenza, sia individuale sia geografica” ha afferma Duffy “Conoscenza ed economia, associate alla tecnologia, stanno concentrando ricchezza e potere, e con essi i posti di lavoro. Tutto ciò porta a migrare verso le città”.

Per quanto riguarda la corruzione, “è senza dubbio il più grande ostacolo allo sviluppo economico” ha aggiunto. Citando l’ex presidente della Banca Mondiale, Jim Young Kim, ha ricordato che “un dollaro messo nella tasca di un funzionario o di un uomo d’affari corrotto è un dollaro rubato a chi ne ha più bisogno”.

I conflitti sono un altro fattore trainante della migrazione. Ha parlato di Paesi lacerati dalla guerra, come la Siria, la Repubblica Democratica del Congo, il Sud Sudan, il Myanmar e l’Afghanistan, e ha immaginato un mondo con meno guerre.

“Possiamo sperare e pregare che tutti questi conflitti siano risolti o almeno gestiti” ha dichiarato Duffy “Ma chi è tanto ottimista da pensare che avverrà? In effetti, poiché il mondo si rivolge sempre più a leader autoritari, giustifichiamo la loro oppressione con le minacce esistenziali. Così i conflitti sembrano più probabili”.

Per l’ultima “C” sui cambiamenti climatici, il presidente di Adra Internazional ha parlato delle temperature attuali sempre più estreme e la situazione delle risorse diventa sempre più allarmante.
“Alcune zone costiere, penso al Bangladesh, sono densamente popolate. Inevitabilmente, ciò comporterà una migrazione senza precedenti in termini di ritmo e dimensioni” afferma Duffy “Mi rendo conto di aver dipinto un’immagine molto triste, ma non vedo una riduzione delle tendenze migratorie nel prossimo futuro”.

Quest’anno il Brasile, ha ricordato Duffy, si è ritirato dall’accordo delle Nazioni Unite che incoraggia le imprese di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili e socialmente responsabili. La Tailandia ha attuato un giro di vite “anti-immigrati” per la paura che rubano il lavoro dei residenti. Inoltre, in Africa, si diffonde un sentimento di avversione verso gli immigrati sia in Nigeria che in Kenya e Sudafrica. “Il Sudafrica è stato scosso da attacchi violenti contro gli immigrati da quanti sostengono che stiano facendo il loro lavoro” ha detto Duffy.

Dopo tante tristi informazioni, il presidente di Adra international ha parlato del motivo per cui non dovremmo vedere gli immigrati come nostri nemici: “Molti hanno dato un contributo prezioso alla nostra società. Google è stato avviato da un immigrato russo; il genio dietro Apple, Steve Jobs, era figlio di un immigrato siriano, e loro non sono eccezioni”.

E poi, ecco una quinta “C” da aggiungere alle quattro precendenti, la più importante: la compassione. “Chi parla di giustizia per tutti?” ha chiesto Duffy all’uditorio “Chi ha compassione per i meno privilegiati e gli emarginati? Se non noi, allora chi? Se uniamo le nostre voci diventiamo una forza che non può essere ignorata. Abbiamo anche un ruolo da svolgere nelle nostre comunità di fede, per cambiare le parole d’odio e d’ignoranza con un dialogo di pace, amore e l’accettazione”.

[lf]

 [Foto: International Association for the Defense of Religious Liberty]

 

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