Sette  religiose e responsabilità sociali

Sette religiose e responsabilità sociali


La strage familiare di Altavilla Milicia (Palermo), compiuta dal fanatico religioso Giovanni Barreca, ha portato alla ribalta il fenomeno delle sette.

“Si tratta di comunità, in apparenza accoglienti e seducenti, che nella realtà sfruttano la fragilità sociale e psicologica delle persone per ridurle in una sorta di schiavitù”. Così inizia un articolo di TGCom24, che ripropone l’allarme sociale rispetto alle sette religiose, diffuse e  potenzialmente pericolose. Nel caso della strage di Altavilla è stata tirata in ballo anche una chiesa evangelica locale di orientamento pentecostale

Ma le cose stanno davvero così? È corretto sociologicamente e giornalisticamente parlare di sette? È la dimensione religiosa la prima chiave di lettura di questa tragedia familiare? O non è piuttosto la povertà, l’ignoranza e l’isolamento sociale – anche rispetto alle comunità di fede originali – il brodo di coltura della violenza e della follia, dell’ennesimo femminicidio e infanticidio?

Su questi temi Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno sentito il parere di Raffaella Di Marzio, direttrice del Centro Studi LIREC (Libertà di religione, credo e coscienza).

Storia del cristianesimo: libertà religiosa

Storia del cristianesimo: libertà religiosa


Il professor Giancarlo Rinaldi, già docente di Storia del Cristianesimo presso l’Università degli studi di Napoli l’Orientale, ci ha raccontato del contributo degli evangelici alla libertà di religione in Italia.

Cristianesimo in calo

Cristianesimo in calo


Diminuisce il numero di cristiani in Europa e nel nostro Paese, un dato che è frutto di indagini scientifiche elaborate nel corso di dieci anni.  Ne abbiamo parlato con Andreas Mazza del Dipartimento delle Comunicazioni, Libertà religiosa, Affari pubblici e Pubbliche relazione della Regione Intereuropea della Chiesa Cristiana Avventista Del 7° giorno.

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