Pandemia e guerra. Riflettere sulla vita

Pandemia e guerra. Riflettere sulla vita


La pandemia non è finita, la guerra in Ucraina continua, la morte è sempre in attesa; vicina e lontana allo stesso tempo, ma comunque in prossimità. Paolo apostolo (Romani 8:31-39) ci incoraggia ad avere fede in Gesù che è morto e risorto per donarci la vita eterna.

Mario Calvagno ne parla con Daniele Benini, pastore avventista.

Vita eterna e battesimo

Vita eterna e battesimo


Prendendo spunto dalla rubrica di Alessandro D'Avenia sul Corriere della Sera di oggi (dal titolo "Vita eterna"), Claudio Coppini e Roberto Vacca domandano al pastore Saverio Scuccimarri, decano della Facoltà avventista di teologia, cosa si debba intendere per "vita eterna" nei Vangeli (specie quando Gesù usa il tempo presente: "chi crede in me ha vita eterna"). Nella seconda parte ascoltiamo un commento del pastore Scuccimarri sulla rilevanza del battesimo come potente metafora di purificazione (Sanremo docet!).

Cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?

Cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?


Il pastore avventista Alan Codovilli, direttore Associato ai Ministeri Avventisti per la Gioventù, ci guida nella riflessione sull’incontro di Gesù con il giovane ricco (Matteo 19:16-26). Questo giovane chiede a Gesù: “Cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?”. Quali indicazioni riceve? E in che modo le risposte di Gesù riguardano anche i giovani (e non solo) di oggi?

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

“Una porta aperta verso il cielo” – Dalla morte alla vita

“Una porta aperta verso il cielo” – Dalla morte alla vita


“Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rom. 6:23), questo il testo biblico di introduzione del racconto del pastore Franco che ci parla delle esperienze fatte dal padre, Guerrino, oggi ultracentenario ma ancora molto lucido e presente.

La sua lunga vita, iniziata nel primo ventennio del 1900, nel periodo della “Spagnola”, è poi passata attraverso il lungo periodo nero della “Seconda Guerra Mondiale” vissuto da giovane militare nei campi di concentramento tedeschi. Qui le giornate erano segnate dal dolore e dalla sofferenza che impregnavano di orrore e di morte le vite dei giovani tenuti sotto pressione psicologica. Ogni sera venivano eseguite delle condanne a morte repentine.

Anche a Guerrino stava per toccare la stessa sorte, era arrivato il suo turno, ma si verificò qualcosa di inaspettato e la sua vita venne risparmiata. Fu colto da una grande emozione. Cosa successe?

In che modo la salvezza e la vita eterna donata da Gesù possono suscitare un’emozione simile a quella provata in quell’occasione da Guerrino?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Franco Evangelisti di Guerrino, pastore delle chiese avventiste di Cremona, Mantova, Parma e Piacenza.

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