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Gabriele Giaffreda, un giovane attore poliedrico, si racconta e ci racconta a modo suo – e con la sua voce –
nello storico scompartimento de “L’Altro_Binario”. Ne viene fuori una conversazione ricca e intensa. Dal ‘Piccolo Principe’, a ‘L’uomo che piantava gli alberi’, dall’impegno col Teatro delle Donne di Calenzano (Fi), fino all’impegno contro la violenza sulle donne nelle scuole, con il lavoro di Stefano Massini “Le radici della violenza”, un vero e proprio excursus storico. Tra le musiche
scelte segnalo ‘Ho imparato a sognare’, intensamente cantata da Fiorella Mannoia, che sottolinea l’importanza del sogno e della creativita’, un vero punto di forza per l’umanita’ di ogni tempo. E infine, si è parlato di ‘femminicidio’. La parola a detta di molti e’ pessima, ma quanto mai reale. E Gabriele legge ‘Cenere’ di Luciana Coen, scritta pochi giorni dopo il trentatreesimo femminicidio, dedicata a Fabiana Luzzi, la giovanissima ragazza assassinata e bruciata
dal fidanzatino. Ma adesso piu’ che mai c’e’ bisogno di un sogno, c’e’ bisogno di nuovi uomini, nuove donne,
nuove madri, padri, fratelli, esseri umani nuovi pronti a mettersi a nudo l’uno di fronte all’altro. Ed ecco l’altro dono che Gabriele fa agli ascoltatori di RVS leggendo ‘Ho fatto un sogno’ di Claudio Coppini. Un sogno
irrinunciabile, come hanno scritto quell’uomo e quella donna sul muro puntellato di una casa de L’Aquila:
SE UN SOGNO HA COSI’ TANTI OSTACOLI SIGNIFICA CHE E’ QUELLO GIUSTO