Sarà inaugurata l’8 marzo alla presenza del Sindaco di Forlì.
Notizie Avventiste – Quest’anno la Giornata internazionale della donna si tinge di rosso. È il colore della panchina che verrà inaugurata l’8 marzo davanti alla casa di riposo “Casa Mia” di Forlì, istituzione della Chiesa avventista.
“Gli ospiti della struttura sono desiderosi di manifestare la loro disapprovazione a tutta la violenza subita dalle donne” spiega il direttore, Fabian Nikolaus “Sentono il bisogno di sentirsi vivi potendo esprimere ancora il loro punto di vista. Nasce così l’idea di installare una ‘panchina rossa’ davanti alla casa di riposo, come simbolo del dissenso alla violenza di genere da parte dei residenti di ‘Casa Mia’”.
Gli anziani della casa di riposo hanno voluto che la panchina fosse di tutto il quartiere, per questo i negozi della zona hanno esposto dei portachiavi con una piccola scarpa rossa che venivano consegnati ai clienti in cambio di una donazione simbolica per contribuire al progetto.
Mercoledì 8 marzo, alle ore 10.00, in via Curiel 53, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione alla presenza del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini. Parteciperanno anche Barbara Rossi e Andrea Cintorino, assessore rispettivamente al Welfare e alle Pari Opportunità; Catia Palli, dirigente dell’Istituto scolastico Melozzo; Giulia Civelli, responsabile del Centro donna forlivese; Giuseppe Milanese, vicecoordinatore del Comitato di quartiere.
La panchina rossa davanti a “Casa Mia” si aggiunge a quelle installate a Firenze, nell’Istituto “Villa Aurora”, e a Cesena, davanti alla chiesa avventista.
Percorso intergenerazionale
L’inaugurazione concluderà il progetto “Spicchio di paradiso” che la casa di riposo ha realizzato per promuovere “rispetto, inclusione e diversità”. Si tratta di un percorso di conoscenza e attività tra le generazioni, per un arricchimento reciproco e per contrastare i sentimenti che producono offese verso l’altro. Nel progetto è stata coinvolta la scuola elementare “Melozzo” e i bambini delle classi IV e V hanno visitato gli anziani di “Casa Mia”. Le attività svolte hanno permesso di condividere i valori e favorire il dialogo intergenerazionale e la consapevolezza dei gesti e dei movimenti che trasmettono le nostre emozioni.
Questo progetto ha tra i suoi obiettivi quello di integrare la struttura nel quartiere, valorizzare le persone anziane e potenziare la loro autostima.
(LF)