È stata posta in memoria di Manfred Wachenheimer, deportato e ucciso dai nazisti nel 1942.

HopeMedia Italia – La chiesa avventista di Lipsia, in Germania, ha posato una pietra d’inciampo per Manfred Wachenheimer davanti all’edificio ecclesiastico in Karl-Heine-Strasse 8. Queste particolari “pietre” sono piccole targhe commemorative che ricordano le persone uccise, deportate, espulse o spinte al suicidio durante il nazismo. Manfred Wachenheimer fu assassinato nel campo di concentramento di Buchenwald nel 1942.

Cenni biografici 
Nato nella cittadina tedesca di Karlsruhe nel 1886, Wachenheimer vi trascorse l'infanzia e la giovinezza. Successivamente lavorò come uomo d'affari e corrispondente in diverse aziende, e arrivò a Lipsia. Nel 1934 sposò Maria Hass. In un articolo della rivista Adventisten heute, Dieter Wache racconta che Manfred Wachenheimer rimase disoccupato dal 1933 al 1939 a causa delle sue origini ebraiche. Il 4 febbraio 1939 fu imprigionato per dieci giorni per non aver indossato la Stella di Davide. Dal 1939 fu condannato ai lavori forzati.

Durante la sua permanenza a Lipsia, Wachenheime entrò in contatto con la chiesa e divenne avventista del settimo giorno. Anche sua moglie, dopo il 1945, dichiarò di essere avventista. La chiesa di Lipsia, sollecitata da singoli membri, decise di espellere Manfred, ma fu solo un atto “pro forma” per conformarsi alle normative governative. Infatti, l’uomo continuò a partecipare ai servizi religiosi. Quando gli fu negata anche questa possibilità, intervenne in suo favore il pastore della chiesa, Hermann Kobs, che fu a sua volta denunciato e arrestato dalla Gestapo il 18 marzo 1942. Rimase in carcere fino al 7 aprile e poi fu mandato con altri detenuti ai lavori forzati, dove incontrò di nuovo Manfred Wachenheimer.

Il 21 marzo 1942, la Gestapo di Lipsia ordinò la "custodia protettiva" per Wachenheimer. Motivo: attività religiosa non autorizzata, in quanto aveva preso parte ai servizi di culto come “non ariano” tra “gente ariana”. Il 4 giugno 1942 fu mandato nel campo di concentramento di Buchenwald. Lì fu ucciso un mese dopo, il 4 luglio, alle 7.55 del mattino, con un’iniezione letale.

La pietra d'inciampo 
Nel 2012, dopo aver affrontato la storia degli avventisti nel "Terzo Reich", la chiesa di Lipsia ha pensato di porre una pietra d’inciampo per Manfred Wachenheimer. Il docente di storia della chiesa presso l'Università avventista di Friedensau, Johannes Hartlapp, ha abbracciato il progetto e messo a disposizione della comunità le copie dei documenti utili. Il 16 giugno 2021, con il sostegno dell'"AG Stolpersteine di Lipsia", è stata posta la targa commemorativa sul marciapiede davanti alla chiesa.

Errori commessi
Purtroppo, il comportamento della denominazione in Germania durante il nazismo non fu sempre esemplare. Ne parla ampiamente Hartlapp nel suo libro Siebenten-Tags-Adventisten im Nationalsozialismus (Gli avventisti del settimo giorno nel nazionalsocialismo, edito da V & R unipress, Göttingen, 2008, pp. 684). Nella sua opera, lo storico mette anche in luce l’esperienza di numerosi pastori e membri avventisti che presero posizione contro le ingiustizie naziste e rifiutarono di “allinearsi”, come si soleva dire allora. E questo costò loro la vita.

In una dichiarazione congiunta in occasione del 60° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, gli avventisti di Germania e Austria hanno riconosciuto gli errori commessi e affermato di voler sostenere "con forza" che nessuna guerra contro altri popoli inizierà mai dalla Germania o dall'Austria, e che nessuno sarà emarginato o svantaggiato in base a razza, religione, nazionalità o genere. Il passato non va dimenticato, affermano, e l'obbedienza "che dobbiamo alle autorità statali non deve portare all'abbandono delle convinzioni e dei valori biblici".

Concetti che sono stati ribaditi e arricchiti nella dichiarazione “Un impegno permanente" diffusa dalla Chiesa avventista tedesca a gennaio 2020, in occasione dei 75 anni della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Il ricordo delle vittime di violenze passate “è un obbligo permanente per noi” si afferma in questa dichiarazione “Rifiutiamo anche le parole dei leader politici che sono apertamente o segretamente antisemiti, xenofobi o misantropi”.

[© Foto: Adventgemeinde Leipzig. Fonte: Apd]

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