Il Congresso africano sulla libertà religiosa promuove la convivenza pacifica
16 Agosto 2013

cameroon-1-3x2Notizie Avventiste – Il primo ministro del Camerun, Philemon Yang, ha affermato che il congresso sulla libertà religiosa, svoltosi la settimana scorsa, è stato uno strumento importante per promuovere la libertà di culto e la pace nella regione.

Parlando ai giornalisti riuniti nel Centro sportivo polivalente Warda, il 7 agosto, il premier Yang ha dichiarato: “Questo congresso è molto importante in quanto viviamo in un paese dove si rispetta la libertà religiosa. Si tratta di un principio della nostra Costituzione. Siamo lieti e felici di dare il benvenuto a tutte le persone che vogliono adorare Dio nel loro modo, senza discriminazioni”.

750 esperti, avvocati, studiosi e altri sostenitori della libertà religiosa hanno partecipato al terzo Congresso pan-africano sulla libertà religiosa, svoltosi dal 7 al 10 agosto, nella capitale Yaounde. Circa 5.000 persone erano presenti, il sabato, alla festa organizzata per l’occasione, che includeva una manifestazione nelle strade della città per far conoscere il congresso e il suo obiettivo.

“È molto importante sottolineare che la libertà religiosa è un diritto umano fondamentale e deve essere rispettato anche se le sfide sono molte”, ha affermato John Graz, segretario generale dell’International Religious Liberty Association (Irla), sponsor principale dell’evento. “Ognuno ha il diritto di avere una religione o di non sceglierne alcuna, di decidere secondo la propria coscienza”, ha aggiunto.

Graz ha anche elogiato gli organizzatori del congresso. “È impressionante il modo in cui questo incontro è stato organizzato, sia per la distribuzione del tempo sia per la qualità degli interventi dei relatori”.

Sheikh Oumarou Mallam Djibring, leader del Consiglio camerunese degli imam e dei dignitari musulmani, ha accolto con favore l’iniziativa.

“Dobbiamo bandire tutte le barriere e le divisioni religiose e sederci a parlare di vivere in pace e in armonia qui sulla terra e in cielo”, ha affermato Djibring. “Chiese, cappelle e moschee devono essere luoghi dove si insegna la tolleranza, il dialogo e soprattutto il rispetto della dignità umana. I nostri membri devono accettare le differenze e coltivare la tolleranza”.

I due precedenti congressi africani sulla libertà religiosa si sono svolti in Kenya e Ghana.

Il tema di quest’anno è stato: “La tolleranza religiosa e la convivenza pacifica per uno sviluppo sostenibile dell’Africa”.

Gilbert Wari, leader regionale dell’Irla per l’Africa centro-occidentale, ha affermato: “La tolleranza religiosa è ciò che vogliamo promuovere in Africa e nel mondo, perché l’Africa deve salire e crescere, e deve rispondere all’impegno di dare e ricevere.

Diverse delegazioni provenienti da Kenya e Sudafrica non hanno potuto partecipare a causa di un incendio scoppiato, il 7 agosto, nell’aeroporto internazionale di Nairobi.

Il prossimo Congresso panafricano sulla libertà religiosa si terrà nel 2018.

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