Le comunità religiose possono portare il dialogo dall’odio alla pace, all’amore e all’accoglienza
25 Giugno 2019

Lo ha affermato il presidente di Adra International a Ginevra.

Notizie Avventiste – Durante un recente summit tenutosi a Ginevra, in Svizzera, Jonathan Duffy, presidente di Adra International, ha unito la sua voce a quella di centinaia di leader per discutere di inclusione e contrasto all’incitamento all’odio al fine di migliorare la protezione delle minoranze religiose, dei rifugiati e dei migranti.

Duffy ha partecipato a un panel, insieme a prestigiosi avvocati e personalità, organizzato dall’Associazione internazionale per la difesa della libertà religiosa (Aidlr) della Svizzera. Ha condiviso i dati sulla migrazione nel mondo ed evidenziato le quattro “C” che guidano la migrazione: concentrazione, corruzione, conflitti e cambiamenti climatici.

“La concentrazione di cui parlo riguarda lavoro, ricchezza e conoscenza, sia individuale sia geografica” ha afferma Duffy “Conoscenza ed economia, associate alla tecnologia, stanno concentrando ricchezza e potere, e con essi i posti di lavoro. Tutto ciò porta a migrare verso le città”.

Per quanto riguarda la corruzione, “è senza dubbio il più grande ostacolo allo sviluppo economico” ha aggiunto. Citando l’ex presidente della Banca Mondiale, Jim Young Kim, ha ricordato che “un dollaro messo nella tasca di un funzionario o di un uomo d’affari corrotto è un dollaro rubato a chi ne ha più bisogno”.

I conflitti sono un altro fattore trainante della migrazione. Ha parlato di Paesi lacerati dalla guerra, come la Siria, la Repubblica Democratica del Congo, il Sud Sudan, il Myanmar e l’Afghanistan, e ha immaginato un mondo con meno guerre.

“Possiamo sperare e pregare che tutti questi conflitti siano risolti o almeno gestiti” ha dichiarato Duffy “Ma chi è tanto ottimista da pensare che avverrà? In effetti, poiché il mondo si rivolge sempre più a leader autoritari, giustifichiamo la loro oppressione con le minacce esistenziali. Così i conflitti sembrano più probabili”.

Per l’ultima “C” sui cambiamenti climatici, il presidente di Adra Internazional ha parlato delle temperature attuali sempre più estreme e la situazione delle risorse diventa sempre più allarmante.
“Alcune zone costiere, penso al Bangladesh, sono densamente popolate. Inevitabilmente, ciò comporterà una migrazione senza precedenti in termini di ritmo e dimensioni” afferma Duffy “Mi rendo conto di aver dipinto un’immagine molto triste, ma non vedo una riduzione delle tendenze migratorie nel prossimo futuro”.

Quest’anno il Brasile, ha ricordato Duffy, si è ritirato dall’accordo delle Nazioni Unite che incoraggia le imprese di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili e socialmente responsabili. La Tailandia ha attuato un giro di vite “anti-immigrati” per la paura che rubano il lavoro dei residenti. Inoltre, in Africa, si diffonde un sentimento di avversione verso gli immigrati sia in Nigeria che in Kenya e Sudafrica. “Il Sudafrica è stato scosso da attacchi violenti contro gli immigrati da quanti sostengono che stiano facendo il loro lavoro” ha detto Duffy.

Dopo tante tristi informazioni, il presidente di Adra international ha parlato del motivo per cui non dovremmo vedere gli immigrati come nostri nemici: “Molti hanno dato un contributo prezioso alla nostra società. Google è stato avviato da un immigrato russo; il genio dietro Apple, Steve Jobs, era figlio di un immigrato siriano, e loro non sono eccezioni”.

E poi, ecco una quinta “C” da aggiungere alle quattro precendenti, la più importante: la compassione. “Chi parla di giustizia per tutti?” ha chiesto Duffy all’uditorio “Chi ha compassione per i meno privilegiati e gli emarginati? Se non noi, allora chi? Se uniamo le nostre voci diventiamo una forza che non può essere ignorata. Abbiamo anche un ruolo da svolgere nelle nostre comunità di fede, per cambiare le parole d’odio e d’ignoranza con un dialogo di pace, amore e l’accettazione”.

[lf]

 [Foto: International Association for the Defense of Religious Liberty]

 

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