Le scuse dei leader avventisti in Germania per la presa di posizione nella grande guerra
4 Giugno 2014

M20-Mondo scuse_friedensau-adventist3-1Maol/ARnews – Cento anni dopo la prima guerra mondiale che creò una spaccatura oggi ancora presente tra gli avventisti tedeschi, le due Unioni della Chiesa in Germania hanno chiesto scusa per la posizione di combattenti adottata dai leader durante la guerra e per il modo in cui hanno trattato i dissidenti, i quali, abbandonato la Chiesa, hanno dato vita agli Avventisti del settimo giorno Movimento di riforma.

Le scuse sono state lette durante una conferenza tenutasi a Friedensau, in Germania, alla presenza di studiosi e leader della Chiesa e della Società Missionaria Internazionale, uno dei due rami del Movimento di riforma.

L’incontro ha segnato un possibile passo avanti nel ricucire i rapporti tra le due parti. I dirigenti della Società Missionaria Internazionale hanno accettato le scuse e affermato che avrebbero elaborato una risposta.

Un precedente tentativo di riconciliare entrambe le parti fallì, 96 anni fa, sempre a Friedensau.

«Le scuse formali espresse dalle Unioni tedesche sono un modello di come dovremmo comportarci. È stato molto utile interagire con un ramo del Movimento di riforma e mi auguro che il dialogo continui», ha dichiarato Daniel Reynaud, professore associato di Scienze umane e Arti creative all’Avondale College, in Australia, presente alla conferenza.

Quest’anno il mondo ricorda il 100° anniversario dell’inizio della prima guerra mondiale e i docenti dell’università avventista di Friedensau hanno deciso di convocare la conferenza, dal 12 al 15 maggio, per riflettere sull’influenza che la grande guerra (1914-1918) ha avuto sugli avventisti in Germania.

«Le esperienze di questo conflitto hanno provocato attriti e disaccordi tra fratelli e sorelle avventisti, e sono ancora molto presenti», ha spiegato Rolf Pöhler, organizzatore dell’evento e direttore del nuovo Istituto di studi avventisti dell’università.

«Considerare la nostra storia», ha aggiunto Pöhler, «e cercare di capire ciò che è realmente accaduto può favorire, tuttavia, una migliore comprensione reciproca e ci permetterà di valutare meglio gli sviluppi più recenti per quanto riguarda la questione del servizio militare».

Circa 90 partecipanti hanno ascoltato 20 eminenti studiosi, provenienti da 11 paesi, discutere di questioni che vanno dalle origini del Movimento di riforma alla risposta degli avventisti in tutto il mondo sulla guerra.

Mentre Gran Bretagna e Australia consentirono di essere non combattenti nella prima guerra mondiale, la Germania e la Francia non disposero alcuna esenzione e i dissidenti venivano puniti severamente. Ma in Francia e Italia gli avventisti erano pochi, così solo alcuni furono chiamati alle armi. In Russia, le autorità trattarono i membri di chiesa con profondo sospetto, perché erano in maggior parte di origine tedesca, e li spedirono in Siberia.

I dirigenti avventisti in Germania, temendo una possibile persecuzione e l’estinzione della chiesa, decisero di assecondare pienamente le autorità militari e chiesero agli avventisti reclutati di obbedire agli ordini e di combattere anche di sabato.

In pratica, molti avventisti arruolati cercarono di entrare nei reparti sanitari, amministrativi e degli approvvigionamenti, in modo da tenersi lontani dai combattimenti. Ciò nonostante, la presa di posizione pubblica dei leader avventisti provocò una spaccatura tra i membri di chiesa.

«È stato illuminante per me capire con quanta velocità gli esseri umani si adattano alle circostanze e alle esigenze dei governi o della società, rinunciando a difendere i valori inerenti il pensiero biblico», ha affermato Daniela Gelbrich, docente di Antico Testamento all’università Friedensau. «La vita è complessa e non possiamo prevedere quale decisione prenderemmo in un contesto simile. In questi casi sono necessari l’umiltà e la grazia, come anche il coraggio incrollabile di andare controcorrente rispetto alle pressioni esterne», ha aggiunto.

Johannes Hartlapp, docente di Storia della chiesa presso l’università, ha presentato l’origine, la fede e l’ideologia del Movimento di riforma da una prospettiva avventista del settimo giorno; mentre Idel Suarez Jr., presidente della Conferenza Generale della Società Missionaria Internazionale, e Woonsan Kang, vice segretario della Società, hanno presentato la prospettiva del Movimento di riforma sull’obiezione di coscienza.

Poche settimane prima della conferenza, le due Unioni tedesche avevano emesso il documento di scuse che è stato letto durante gli incontri. Suarez ha detto che il comitato esecutivo della Società aveva bisogno di riunirsi e di elaborare una risposta, e ha espresso ringraziamento e gioia per le scuse.

Suarez e Kang hanno stretto pubblicamente la mano al docente Johannes Hartlapp e a Holger Teubert, direttore di Apd, il servizio di notizie avventiste in Germania, che ha contribuito a redigere le scuse.

«Il simposio ha superato di gran lunga le nostre aspettative», ha affermato Pöhler, «La stretta di mano tra le due denominazioni è stato un momento storico».

 

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