Togo. Situazione nel carcere di Lomé dove è arbitrariamente detenuto il pastore avventista Monteiro

Togo. Situazione nel carcere di Lomé dove è arbitrariamente detenuto il pastore avventista Monteiro

NotTogo- progione Lome 2izie Avventiste – Pubblichiamo un breve articolo che descrive la situazione in cui sono costretti a vivere i detenuti del carcere di Lomé, in Togo.

“È l’inferno nelle prigioni togolesi. In piena stagione delle piogge, le condizioni di vita, il sovraffollamento, la mancanza d’igiene, la volontà di umiliazione permanente dei prigionieri, soprattutto di quelli politici, la mancanza di cibo e assistenza, il rifiuto di disinfettare le celle dove sono stipati da 75 a 110 persone, l’obbligo di tenere alcuni prigionieri politici svegli e spesso in piedi, il numero impressionante di detenuti che Faure Gnassingbé costringe in una cella di meno di 25 metri quadri, spesso senza servizi igienici, … tutto ciò crea notevoli problemi.

Ma ancora più indecente è la tolleranza di Faure Gnassingbé verso alcuni militari che hanno il permesso di vendere alcol, droghe e altri allucinogeni o prodotti esoterici per arrotondare lo stipendio. Questi militari ricattano le famiglie arrivando a chiedere prestazioni sessuali a sorelle, madri, zie, addirittura nonne, di alcuni prigionieri.

Togo - prigione Lome 1Nel maggio del 2013,  dopo un acquazzone definito ‘normale’, all’inizio della stagione delle piogge, nel cortile principale del carcere di Lomé inondato c’erano 2.176 detenuti, dei quali oltre il 90 per cento è senza giudizio. Persone che spesso sono in carcere senza accuse formali, quando queste ultime non sono del tutto inficiate da vizi di forma e di procedura”. (Pubblicato da Yves Ekoué Amaïzo su Collectif pour la Vérité des Urnes – Mouvement citoyen).

Leggiamo insieme: “Grande Guida Universita’ 2013-2014” di Repubblica

Leggiamo insieme: “Grande Guida Universita’ 2013-2014” di Repubblica


E’ uscita la nuova “Grande Guida Universita’ 2013-2014” di Repubblica (in collaborazione con Censis), che propone anche quest’anno l’offerta formativa e le info utili aggiornate di tutti gli atenei italiani. L’impostazione del volume resta la stessa degli anni scorsi. Cambiano invece, a causa della riforma, le classifiche del Censis stilate sulla base di vari criteri che valutano la didattica e la ricerca. Ne abbiamo parlato con Roberto Ciampicacigli, coordinatore delle classifiche del Censis per la Grande Guida Universita’

Parole pesanti

Parole pesanti


Dislessia, ovvero la difficolta’ di imparare, leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Che spesso non e’ riconosciuta da genitori e insegnanti. Ne parliamo con Ennio Battista, direttore del mensile “Vita e Salute”, prendendo spunto dall’articolo di Paola Emilia Cicerone, presente nel numero di luglio-agosto 2013 di “Vita e Salute”

Condividere e annunciare la Parola

Condividere e annunciare la Parola


Dal 28 luglio al 3 agosto si svolge la cinquantesima sessione di formazione ecumenica a cura del SAE (Segretariato Attivita’ ecumeniche) sul tema:

“Condividere e annunciare la Parola”, presso l’ Istituto Filippin, Paderno del Grappa (TV). Ne parliamo con la presidente del SAE, Marianita Montresor

Condividere e annunciare la Parola

Vacanze bestiali 2013


L’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) sbarca nel mondo delle applicazioni per smartphone e tablet con la nuova App gratuita “vacanze bestiali”, per andare in vacanza col proprio pet, sapendo sempre dove localizzare le strutture adeguate (ristoranti, hotel, ecc.) per accogliere non solo noi, ma anche i nostri amici animali. Al momento l’applicazione e’ disponibile solo per Android, ma a breve lo sara’ anche per Apple e Windows Phone. Una risorsa in piu’ per combattere il triste fenomeno dell’abbandono degli animali domestici, cosi’ frequente nel periodo estivo. Ne abbiamo parlato con Marco Bravi, responsabile del centro comunicazioni e sviluppo dell’ENPA

Condividere e annunciare la Parola

Essere Cristiani insieme


Dal 27 al 29 settembre 2013 si svolgera’ in Toscana, presso il monastero di Camaldoli, un incontro cattolico-evangelico per giovani sul tema “Essere Cristiani insieme”, promosso dal SAE (Segretariato Attivita’ ecumeniche), dalla FGEI (Federazione Giovanile Evangelica) e dal Monastero di Camaldoli. Ne abbiamo parlato con Simone Morandini, socio storico del SAE

Condividere e annunciare la Parola

Il modello della personalita’ di Gesu’


Nel mese di agosto, il Centro della Gioventù avventista “Casuccia Visani” di Poppi, in provincia di Arezzo, ospita vari campi vacanze per famiglie e single. Dal 18 al 25 agosto si svolgera’ il campo famiglie organizzato dal dipartimento Famiglie dell’Unione avventista italiana (Uicca). Il tema, “Comprendere l’opera trasformatrice del Signore sulla mente e sul carattere”, sara’ trattato da Giuseppe Castro, pastore e psicoterapeuta, che approfondira’ l’opera dello Spirito Santo; e da Lucio Altin, pastore e psicologo, che approfondira’ il modello della personalità di Gesu’. In questo numero vi proponiamo un’intervista al pastore Lucio Altin

Campo Sud. Incontro speciale a Napoli per gli avventisti in Italia

Campo Sud. Incontro speciale a Napoli per gli avventisti in Italia

Quelli del SudAnna Cupertino – Sabato 28 settembre, si svolgerà a Napoli il congresso spirituale del Campo Sud. L’incontro, con tema «Quelli che il Sud…», avrà ospite Dora Bognandi, direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa, che ricorderà la storia del nostro Campo in relazione allo sviluppo dell’avventismo in Italia, conducendo i partecipanti in un percorso che ha visto le nostre comunità attive e vivaci.

Il congresso è sempre un momento spirituale molto importante, per questo il Campo Sud allarga l’invito anche a chi il Sud l’ha lasciato, a chi ce l’ha nel cuore, a chi lo ha conosciuto e amato, o non lo conosce e vorrebbe scoprirlo. Quindi a tutti!

A quanti desiderano vivere con noi questo evento, offriamo un fine settimana speciale a Napoli: con apertura del sabato il venerdì sera, il congresso nella giornata di sabato e una domenica turistica con visita guidata alla scoperta della città partenopea.

Coloro che fossero interessati a passare con noi il week-end, possono alloggiare presso l’Ostello della gioventù a Mergellina, con un costo a persona di 16-20 euro a notte, colazione compresa.

Le prenotazioni, per chi desidera pernottare, devono arrivare quanto prima.

Per qualsiasi informazione e prenotazioni rivolgersi ad Anna Cupertino: cell. 3200147248 – email: uicca.sud@avventisti.it

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Diploma di formazione al servizio comunitario

Diploma di formazione al servizio comunitario

Villa AuroraFacoltà Avventista di Teologia – Centro Culturale di Scienze Umane e Religiose
Diploma di formazione al servizio comunitario
9 settembre 2013 – 25 maggio 2014, Programma offerto ad un massimo di dieci partecipanti.
I corsi formativi
A scelta, cinque corsi a semestre accademico tra i seguenti:
– Storia della chiesa avventista – Studi biblici – Omiletica – Apocalisse  – Daniele
– Ellen G. White – Teologia della salute – Evangelizzazione – Il santuario
– La storia della salvezza – Storia dei movimenti di risveglio – Musica e adorazione
– Pastorale giovanile – Teologia della famiglia – Vangeli – Epistole – Salmi – Profeti
– Cucina vegetariana
– Metodi e tecniche di cure naturali (idroterapia, massaggi, elementi di e rboristeria)
– Introduzione alle basi scientifiche di una medicina integrale 
… e inoltre
– Musica e coro – Collaborazione con Radio Voce della Speranza di Firenze
– Collaborazione con la Lega Vita & Salute – Uno stimolante ambiente cristiano multiculturale in una delle più belle città d’arte italiane.
Quattro settimane in Africa
A coronamento del percorso didattico effettuato ci sarà un viaggio educativo e formativo a Capo Verde con visita ai progetti sostenuti da Reach Italia.
I costi
Corso intensivo di teologia: 6.500 euro
Viaggio in Africa: 2.000 euro
Totale: 8.500 euro
Sconti:
Borsa di studio 8×1000 (Uicca): 3.000 euro
Borsa Piano Tre Vie*: 750 euro
Totale finale: 4.750 euro
* Il Piano Tre Vie prevede un contributo della Chiesa di provenienza di 250 euro.
Per informazioni e prenotazioni contattare il Decano della Facoltà, Hanz Gutierrez presso:
Istituto Avventista di Cultura Biblica Villa Aurora
Via del Pergolino, 12
50139 Firenze – Italia
Tel. 055 412014 / Fax. 055 412797
Email: info@villaaurora.it

 

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Papa Francesco, riflessioni di teologi dopo 4 mesi di pontificato

Papa Francesco, riflessioni di teologi dopo 4 mesi di pontificato


Papa Francesco e’ dal 13 marzo 2013 vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica. In queste ore si incontra con centinaia di migliaia di giovani a Rio in occasione della Giornata mondiale della gioventu’. E’ possibile fare un primo bilancio di questi primi mesi di pontificato? Roberto Vacca ha posto delle domande in questo senso a Marinella Perroni, dottore in filosofia e teologia, docente di Nuovo Testamento presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma, e a Fulvio Ferrario, teologo evangelico, docente di teologia sistematica presso la Facolta’ valdese di teologia di Roma. All’interno della tavola rotonda anche un breve intervento del teologo Vito Mancuso, autore di un recente saggio dal titolo significativo “Obbedienza e Libertà. Critica e rinnovamento della coscienza cristiana” (ed. Fazi, collana Campo dei fiori)

Togo. Situazione nel carcere di Lomé dove è arbitrariamente detenuto il pastore avventista Monteiro

Secondo Monteiro il giudice avrebbe ammesso la sua innocenza

_monteiro-front-4x3Notizie Avventiste – Il Pastore António Monteiro è oramai in prigione da più di un anno, accusato di un crimine che i suoi ufficiali di chiesa affermano non abbia commesso.
Monteiro, responsabile dei Ministeri della Famiglia per l’Unione delle chiese avventiste del Sahel, con sede a Lomé, in Togo, era nel suo ufficio un giorno, quando un uomo è venuto a chiedergli soldi e un lavoro. Quell’uomo, Kpatcha Simliya, avrebbe poi accusato Monteiro di essere la mente ideatrice di una rete per il traffico di sangue raccolto per dei cerimoniali religiosi. Più di una dozzina di giovani donne erano state da poco trovate morte in periferia. Il popolo reclamava giustizia.
Nonostante l’assenza di prove di un suo coinvolgimento, Monteiro è stato rinchiuso il 15 marzo 2012 e non ha tuttora subito un processo. Cinque tentativi di appello del suo avvocato, la chiesa avventista mondiale e diversi diplomatici stranieri non sono riusciti a farlo liberare. Funzionari governativi hanno fatto a leader della chiesa e avvocati promesse che però non gli hanno restituito la libertà.
Il Presidente del Togo, Faure Gnassingbé, l’anno scorso ha rifiutato di incontrare il Presidente della chiesa avventista mondiale Ted N. C. Wilson, in visita pastorale presso il paese.
Fra i leader della chiesa e altri che seguono il caso di Monteiro, c’è chi pensa vi sia molto di più in ballo dietro questa storia. Qualcuno aveva bisogno di un capro espiatorio? I giudici di Lomé hanno davvero la possibilità di dire la loro, oppure le decisioni gli sono imposte dal governo?
Infatti, in una dichiarazione scritta ottenuta da ANN, Monteiro afferma che il giorno in cui fu chiamato in giudizio, il giudice gli ripeté più volte alla presenza del suo avvocato, “Pastore, So che lei è innocente. Il suo dossier è vuoto. Ma non posso rilasciarla, perché non dipende da me.”
Monteiro si chiese, “E allora da chi dipende tutto questo?”
Oggi, più di 16 mesi dopo, emergono nuovi dettagli sul caso che ha lasciato avvocati, diplomatici e ufficiali di chiesa turbati rispetto a come assicurarsi il rilascio di Monteiro da parte di un governo che sta violando la sua stessa costituzione, detenendolo senza un fondamento giuridico.
Secondo i documenti della polizia, il suo accusatore, Simliya, ha in un primo momento confessato di aver assassinato delle giovani donne per servirsi del loro sangue, attirandole nei boschi con delle scuse. Simliya aveva anche già trascorso un periodo in prigione dopo una condanna per stupro e possiede una storia documentata di instabilità mentale.
Nel frattempo, le perquisizioni della casa e dell’ufficio di Monteiro effettuate dalla polizia non hanno prodotto alcuna prova.
Quando Monteiro fu messo in prigione, i giornali annunciarono che il vero criminale era stato trovato. Alcuni pubblicarono foto che lo ritraevano in possesso di fialette di sangue.
“Il Pastore Monteiro è innocente, punto” ha affermato John Graz, direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa della chiesa avventista mondiale. “L’accusa oltraggiosa nei riguardi di Monteiro è che egli, in quanto pastore avventista, abbia complottato per far uccidere queste donne, in modo da poter impiegare varie parti dei loro corpi per dei cerimoniali religiosi. È un’accusa assolutamente inverosimile e bizzarra.”
“Si tratta decisamente di una parodia della giustizia, che non verrebbe tollerata in nessuna società rispettosa della legge,” ha affermato Graz.
Gli ufficiali di chiesa hanno continuato a lavorare sia pubblicamente che dietro le quinte perché il loro impiegato venisse scarcerato. La chiesa avventista mondiale ha organizzato per Monteiro veglie di preghiera internazionali, ha sponsorizzato campagne epistolari indirizzate a funzionari governativi e diplomatici e ha organizzato petizioni per il suo rilascio.
Ma Monteiro è ancora in prigione.
Il 27 luglio saranno passati 500 dal suo arresto.
Questa serie di quattro articoli si basa su interviste fatte a fonti coinvolte nel caso, una dichiarazione di Monteiro, e-mail, reportage, documenti della polizia e del tribunale.
Un portavoce del Ministero della Giustizia togolese ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni per questa serie di articoli. Simliya è detenuto sotto diverse accuse, compreso tentato omicidio, e non rilascia commenti.

La missione di Monteiro
Un giorno, all’inizio del 2011, Monteiro ha ricevuto una telefonata dalla reception che avrebbe cambiato il corso della sua vita. Era nel suo ufficio presso la sede centrale della Missione dell’Unione del Sahel, un edificio di tre piani a Lomé, la capitale del Togo.
Monteiro lavorava lì dal 2009, dopo aver ricevuto un’e-mail da Guy Roger, il Presidente dell’Unione, che gli chiedeva di venire ad assumere il ruolo di direttore del dipartimento Scuola del Sabato e Ministeri personali presso la sua unione.
All’epoca, Monteiro era pastore di 25 chiese e gruppi sull’isola di Fogo, a Capo Verde. Il paese lusofono è costituito da un arcipelago di 10 isole a circa 560 chilometri dalle coste dell’Africa occidentale. Egli nacque lì nel 1955.
_monteiro-wedding-dayDopo gli studi superiori, Monteiro lasciò casa sua per frequentare un seminario avventista in Camerun. Ritornò nel paese natio nel 1983, per cominciare a lavorare come pastore. Sposò Madalena dos Anjos nel 1984 e la coppia fu trasferita spesso in quanto i leader della chiesa gli affidavano responsabilità sempre più grandi e distretti più ampi da condurre. Negli anni, la coppia pastorale ebbe quattro figli.
Durante il suo ministerio, Monteiro prese parte a tre campagne evangelistiche a Boston, nel Massachusetts (USA) e a diverse altre in Guinea-Bissau e nel Benin, nell’Africa occidentale.
L’e-mail di Roger del 2009 lo mise davanti a un bivio: restare nella familiarità e nel confort di casa propria o andare in un posto sconosciuto per servire come missionario.
Monteiro decise di accettare la proposta, onorato di aver ricevuto l’opportunità di contribuire allo sviluppo spirituale dei cittadini del Togo e degli altri 10 paesi facenti parte dell’Unione delle chiese avventiste del Sahel. Sarebbe stata una sfida, lo sapeva, in quanto il paese ospita diverse pratiche religiose ed è uno dei centri nevralgici nel mondo per il vudù.
_monteiro-familyPreoccupazioni a parte, egli era desideroso di condividere ulteriormente il cristianesimo, una religione che secondo lui parla di un Dio d’amore. La sua fede e comunità avventista – che oggi conta 17 milioni di membri nel mondo – aveva instillato in lui l’importanza di una istruzione e di una salute sane, non solo per i membri di chiesa, ma anche per tutti coloro che nella società fossero interessati a migliorare le proprie vite.
Monteiro è arrivato in Togo e a cominciato a lavorare, come richiesto, per l’Unione del Sahel. Nel 2011 era stato nominato direttore della Missione avventista e del dipartimento dei Ministeri della Famiglia presso la stessa Unione.
In quella giornata all’inizio del 2011, dalla reception fu chiesto se potesse ricevere qualcuno che voleva parlare con un pastore. Monteiro chiese di accompagnare l’uomo nel suo ufficio. Propose allora a Simliya – l’uomo dai mille nomi, che qualche mese dopo l’avrebbe accusato e fatto incarcerare – di sedersi.
_monteiro-bumper-iiSimliya disse a Monteiro di non avere un lavoro, i soldi per i mezzi di trasporto e a volte neanche abbastanza cibo.
“Sei avventista?” gli chiese Montero.
Simliya rispose di si e che era stato battezzato dal Pastore Eric Mensanvi. Roger, il Presidente dell’Unione, confermò più tardi che Simliya era stato battezzato in prigione, durante un periodo di detenzione dovuto a una condanna per stupro del 2006.
Monteiro non conosceva la storia di quest’uomo. Invitò Simliya a un incontro in chiesa, gli presentò gli anziani della comunità e poi andò a casa.
Diverse settimane dopo, Simliya si ripresentò agli uffici dell’unione per un saluto. Monteiro gli chiese, “Allora, come vanno le cose?”
Simliya gli ripresentò lo stesso quadro: niente lavoro, soldi, né cibo.
“È vero, la vita può essere dura,” gli disse Monteiro, “ma Dio provvederà.”
Mappa del TogoNelle settimane successive, Simliya si ripresentò allo stesso modo diverse altre volte e una di queste confessò a Monteiro di essere stato in prigione.
“Non cercai di scoprire cosa fosse successo,” ha ricordato Monteiro successivamente. “Gli consigliai, ‘Ora che sei libero, concentra i tuoi sforzi per cominciare una nuova vita. Che lavoro fai?’”
“Sono un tassista,” rispose Simliya.
“Hai la patente?”
“Si.”
“Posso vederla?”
“No, non ce l’ho qui con me. La porto la prossima volta,” disse Simliya.
La volta successiva, che fu qualche giorno dopo, Simliya raccontò che la sua licenza da tassista era stata rubata.
“Cerca la copia,” gli disse Monteiro.
Simlyia cambiò argomento. Disse che Bruno Amah, un membro della chiesa avventista, gli aveva promesso che lo avrebbe aiutato a comprare un’auto per circa 800.000 franchi CFA (circa €1.200), ricorda Monteiro.
“Mi chiese [Simliya] di parlare con questo fratello perché lo aiutasse. Non lo conoscevo [Amah] personalmente, ma gli avevo già parlato al telefono di assistenza” dietro richiesta di uno studente di teologia.
Lì in ufficio Simliya chiamò Amah sul cellulare e poi gli passò Monteiro. Al telefono, Amah confermò di conoscere Simliya. Monteiro gli parlò della richiesta. Amah risposte, “Se posso, lo aiuterò,” ricorda Monteiro.
Alcune settimane dopo, Simliya chiamò Monteiro per chiedergli se avesse avuto notizie di Amah. Non ce n’erano state.
Trascorsero dei mesi, da agosto a marzo del 2012, prima che Monteiro riavesse notizie di Simliya. Martedì 13 marzo 2012, quest’ultimo si presentò agli uffici dell’Unione, ma Monteiro disse alla reception, “No, sono molto impegnato ora.” Tuttavia, parlò brevemente a Simliya, che era in piedi nella hall al telefono della reception. Monteiro lo ringraziò per essere passato, ma lo informò che quel giorno era molto impegnato.

L’inizio della detenzione
Due giorni dopo, il 15 marzo, la polizia fece irruzione nella casa di Monteiro, verso le 20:30 e lo arrestò di fronte alla sua famiglia. La polizia gli disse che era coinvolto in un crimine.
“Si tratta di un errore,” disse Monteiro.
Un poliziotto risposte, “Lei non è il Sig. Monteiro?”
“Si,” rispose lui, “ma coinvolto in un crimine? No,” disse.
Lo portarono alla stazione di polizia, dove incontrò Simliya. A Monteiro fu chiesto se conoscesse quell’uomo. Rispose di si e raccontò loro la breve storia.
Tre giorni dopo, un poliziotto disse a Monteiro, “Lei gli [Simliya] ha affidato una missione.”
Monteiro chiese, “Quale missione? Io ho una sola missione che porto avanti da 40 anni. Sono un pastore e la mia missione è predicare l’Evangelo.”
Un comandante della polizia gli disse, “Lei ha ordinato sangue umano.”
La polizia ha trattenuto Monteiro in una struttura per bande criminali all’interno di una delle sue stazioni per 14 giorni, in una cella senza finestre che misurava 6 metri per 4. Fu denudato per la maggior parte del tempo.
Il 28 marzo, fu portato in tribunale. Le perquisizioni della casa, dell’ufficio e della chiesa di Monteiro non hanno rivelato alcuna prova. Il suo avvocato chiese di archiviare il caso. Il giudice respinse la richiesta. Fu negato il rilascio su cauzione.
Monteiro è in prigione da allora.
“È difficile scoprire cosa c’è davvero dietro tutta questa storia,” ha affermato Graz, direttore del dipartimento Affari pubblici della denominazione.

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(vedi nell’immagine qui a lato le semplici note prima di firmare).

Didascalie foto.
Il Pastore António Monteiro è in prigione da quasi 500 giorni, pur non essendo stato processato. È rinchiuso nella Lomé Civil Prison, in Togo. [foto gentile concessione della famiglia Monteiro]

António e Madalena si sono sposati nel 1984, un anno dopo essere stato ordinato pastore della chiesa cristiana avventista del settimo giorno a Capo Verde.

António e Madalena hanno quattro figli.

António Monteiro con il suo quarto figlio Alessandro, nella pista autoscontri di un Luna Park a Lomé, nel 2010.

Per la mappa del Togo, Immagine di Amber Sarno.

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