Animaliamoci 25-05-18: rapporto tra l’uomo e i gatti

Animaliamoci 25-05-18: rapporto tra l’uomo e i gatti


Nel corso di questa nuova puntata di Animaliamoci, Sergio Ammannati, Roberto Vacca e Mariangela Corrieri, presidente dell’associazione Gabbie Vuote di Firenze, hanno parlato di gatti, animali straordinari, che nella storia hanno vissuto momenti di elevazione (come ai tempi degli egizi, che li veneravano come dèi) e tremende situazioni di crudeltà (come quando papa Gregorio VII stabilì che il gatto fosse una presenza diabolica, scatenando un massacro).

Diretta Vita e Salute: sostanze tossiche nei giocattoli; acqua cottura dei ceci al posto delle uova; 20 min. di sole per la vitamina D?

Diretta Vita e Salute: sostanze tossiche nei giocattoli; acqua cottura dei ceci al posto delle uova; 20 min. di sole per la vitamina D?


Roberto Vacca ed Ennio Battista, della rivista Vita e Salute, analizzano alcuni articoli di giornale su tematiche relative a stili di vita e medicina. Il primo articolo è tratto da Repubblica: “Sostanze chimiche pericolose: in Europa contaminato un giocattolo su cinque – Secondo una ricerca di Prosafe gli ftalati sono le sostanze più comuni tra quelle al bando. Sono dei derivati del petrolio e possono provocare danni allo sviluppo del sistema riproduttivo”.

Nel numero di maggio della rivista Vita e Salute troviamo spunto per affrontare il secondo argomento, analizzando un articolo che tratta di alimentazione, particolarmente utile a coloro che possiedono un’intolleranza alle uova, dal titolo: “Quando la conosci non la getti più: l’acqua di cottura dei ceci può diventare un sorprendente ingrediente per sostituire le uova in piatti dolci e salata”. Ennio Battista ha spiegato per quale motivo un elemento originale come l’acqua di cottura dei ceci sia così indicata, e ci ha svelato le qualche trucco per utilizzarla in cucina.

Infine, come di consueto, Roberto Vacca ed Ennio Battista si occupano di bufale nel campo della salute. La bufala del giorno è la seguente: “Bastano venti minuti di sole per la vitamina D?“.

Rapporto Greenpeace sulla mobilità sostenibile. Possiamo invertire la rotta?

Rapporto Greenpeace sulla mobilità sostenibile. Possiamo invertire la rotta?


Secondo le previsioni, nel 2050 saranno 10 miliardi le persone sul pianeta terra e di queste, ben 7 miliardi vivranno nelle città che si trasformeranno più in megalopoli che in semplici centri urbani. La questione dei trasporti, della mobilità e della qualità dell’aria con i conseguenti impatti sanitari diventeranno sempre più cruciali.

Greenpeace ha appena pubblicato i risultati del rapporto Vivere. Spostarsi. Respirare, realizzato dal Wuppertal Institute. L’indagine compara le performance di 13 città europee in fatto di mobilità sostenibile, sulla base di 21 indicatori scientifici, assegnando a ciascuno dei parametri (sicurezza stradale, qualità dell’aria, gestione della mobilità, trasporti pubblici, mobilità attiva) un massimo di 20 punti, per un totale potenziale di 100 punti.

Secondo l’analisi, al primo posto si piazza Copenaghen, con un punteggio di 57 su 100, seguita da Amsterdam (55) e Oslo (50). Ultima classificata, purtroppo, la nostra capitale Roma (27), preceduta da Mosca (30,75), Londra e Berlino (entrambe a quota 34,50).

Sentiamo allora sul tema Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace, ai microfoni di Mario Calvagno e Carmen Zammataro. Per leggere il rapporto nel dettaglio: www.greenpeace.org/italy/it/

A tu per tu con Ignazio Barbuscia: campi estivi scout AISA – Tizzoni

A tu per tu con Ignazio Barbuscia: campi estivi scout AISA – Tizzoni


In questa puntata di A tu per tu Alessia Calvagno, caporedattore nazionale di Radio Voce della Speranza e Daniele Amodeo, redattore di RVS Roma, hanno intervistato Ignazio Barbuscia, direttore dei ministeri per la gioventù della Chiesa cristiana avventista.

Ignazio ha illustrato un’iniziativa organizzata da AISA (Associazione Italiana Scout Avventisti) per ragazzi dai 6 ai 15 anni (suddivisi in due fasce d’età) che si verifica ogni anno nel periodo estivo. Si tratta dei campeggi estivi, un’occasione per i ragazzi di passare una o due settimane in amicizia, incontrando ragazzi della stessa età che provengono da ogni parte d’Italia. In particolare, in questa intervista Ignazio ci ha parlato dei campeggi Tizzoni, cioè mirati ai bambini nella fascia di età più bassa (dai 6 agli 11 anni): questi campeggi danno a questi ragazzi la possibilità di chiudere l’anno scoutistico in maniera significativa.

Tutti i campeggi si svolgono presso la struttura di Casuccia Visani, un incantevole casato nel verde del Casentino (Toscana). I campeggi di giugno si svolgeranno dal 17 al 24 giugno (campeggio A) e dal 24 giugno al 1 luglio (campeggio B).

Prima visione: “Loro”

Prima visione: “Loro”


In questo numero di Prima Visione, parliamo con Peter Ciaccio, dell’associazione protestante Cinema Roberto Sbaffi, di Loro 1 e Loro 2, un film di genere biografico, drammatico del 2018, diretto da Paolo Sorrentino, con Toni Servillo e Elena Sofia Ricci.

Il film è un racconto di finzione, in costume, che narra di fatti verosimili o inventati, in Italia, tra il 2006 e il 2010. Attraverso una serie di personaggi, il film vuole tratteggiare un momento storico definitivamente chiuso che, in una visione molto sintetica delle cose, potrebbe definirsi amorale, decadente, ma straordinariamente vitale.
E Loro ambisce altresì a raccontare alcuni italiani, nuovi e antichi al contempo. Anime di un purgatorio immaginario e moderno che stabiliscono, sulla base di spinte eterogenee quali ambizione, ammirazione, innamoramento, interesse, tornaconto personale, di provare a ruotare intorno a una sorta di paradiso in carne e ossa: un uomo di nome Silvio Berlusconi. Quali sono i sentimenti che muovono le giornate di Silvio Berlusconi in quegli anni? Quali le emozioni, le paure, le delusioni di quest’uomo nell’affrontare eventi che sembrano montagne? E’ un altro mistero di cui si occupa il film. Gli uomini di potere di generazioni precedenti a quella di Berlusconi erano altri misteri, perché erano inavvicinabili. Un tempo si parlava, si ricorderà, di disincarnazione del potere. Silvio Berlusconi, invece, è probabilmente il primo uomo di potere a essere un mistero avvicinabile.
È sempre stato un infaticabile narratore di se stesso, valga come esempio sommo il fotoromanzo Una storia italiana che spedì a tutti gli italiani nel 2001, e anche per questa ragione è inevitabilmente diventato un simbolo. E un simbolo, a differenza di un comune essere umano, è una proprietà comune. E dunque, in questo senso, rappresenta anche una parte di tutti gli italiani.
(dal sito comingsoon.it)

Naturalmente salute – Un respiro per la vita

Naturalmente salute – Un respiro per la vita


È possibile vivere da 4 a 6 settimane senza cibo; forse da 5 a 7 giorni senz’acqua; ma solo pochi minuti senz’aria e senza l’ossigeno vitale che essa contiene.
Che cosa rende l’aria pura, e quali sono i suoi effetti?
Sapevi che spesso l’aria più inquinata è quella che respiriamo a casa?

Ne ha parlato il dott. Naren James, medico accreditato presso l’American Board of Family Medicine.

Daniele in breve. Un uomo molto amato

Daniele in breve. Un uomo molto amato

Francesco Zenzale – “Poi mi disse: ‘Daniele, uomo molto amato, cerca di capire le parole che ti rivolgo, e alzati nel luogo dove stai; perché ora io sono mandato a te’. Quando egli mi disse questo, io mi alzai in piedi, tutto tremante” (Da 10:11).

Una voce familiare saluta Daniele, con parole amorevoli e rasserenanti: “uomo molto amato”, letteralmente “uomo prediletto, di delizie” (in ebraico, ’îsh chamudôth). La stessa espressione con cui Gabriele lo aveva salutato tre anni prima: “Quando hai cominciato a pregare, c’è stata una risposta ed io sono venuto a comunicartela, perché tu sei molto amato. Fa’ dunque attenzione al messaggio e comprendi la visione” (Da 9:23).

Ci sarà sempre qualcosa d’incomprensibile, di misterioso riguardo a Dio: la sua natura, il suo agire e forse anche il modo in cui manifesta il suo amore. Ma quando Gabriele dice a Daniele che “è molto amato”, resta difficile pensare di poter costruire una relazione di fiducia fondata su attributi, definizioni e dottrine.

Sinceramente sapere che “Dio è amore” (1 Gv 4:8) ha un valore relativo se quell’amore non lo si riconosce con il cuore. Il senso di affidamento a Dio va oltre formulazioni verbali, prammatiche e concettuali. Per crescere in fiducia e sicurezza, acquisire coraggio e afferrare quanto si è amati, abbiamo bisogno di ascoltare con il cuore il “ti voglio bene” di Dio, come se fosse pronunciato da una persona cara. Per questo motivo, Dio non lesina di manifestare a Daniele quanto sia presente nel suo cuore. Ed è sorprendente il modo in cui Dio lo manifesta! Nelle seguenti parole possiamo cogliere tutta la tenerezza di Dio (gentilezza, passione, comprensione, sostegno, incoraggiamento): “non temere, o uomo molto amato! La pace sia con te. Coraggio! Sii forte!” (Da 10:19).

“Uomo molto amato”. Parole calde che fanno del bene all’intimo, che sciolgono ogni ostilità o paura di abbandono. Amare e sentirsi amati da Dio è il segreto di una vita spirituale che sgretola ogni formalismo.

Dio non desidera che l’uomo interagisca con lui per enunciazioni, nozioni o per arida ubbidienza, né tanto meno con fastose liturgie, ma perché si sente gradevolmente amato da lui. Dio vuole arricchire il nostro modus vivendi con il suo affetto. È innamorato dell’uomo, e Gabriele è foriero di questo profondo sentimento divino.

Che cosa può significare sentirsi amati da Dio nonostante la sofferenza, la malattia, l’abbandono, l’ingiustizia, le calunnie e la vecchiaia? Quale valore aggiuntivo può acquisire una vita di successo? Io credo che amare e sentirsi amati da Dio elargisca a ogni aspetto del nostro vivere un senso di compiutezza, caratterizzato da un’indefinibile pace interiore e dalla certezza che, alla fine, le lacrime versate nell’otre divino non sono state versate inutilmente (cfr. Sl 56:8). Le ritroveremo mutate in lacrime di eterna letizia.

Signore, io vengo a te come uno che si sente grandemente amato! Consapevole che il mio gracile amore tu lo accogli nella tua comprensione, e sapendo che sgorga da un cuore che non sa più vivere senza sentirsi amato da te (cfr. Sl 139).

 

Naturalmente salute – Cibo per vivere

Naturalmente salute – Cibo per vivere


Il corpo è come un motore con una delicata messa a punto. Per funzionare propriamente ha bisogno del combustibile adatto: il cibo e le bevande giuste.
È importante fornire i nutrienti appropriati a ogni cellula del corpo, così che la nostra salute possa prosperare.
Quali sono gli alimenti e che contribuiscono ad avere una vita sana e di qualità?

Ne ha parlato il dott. Naren James, medico accreditato presso l’American Board of Family Medicine.

Ricordo del prof. Jean Flori, scomparso da poco

Ricordo del prof. Jean Flori, scomparso da poco

Persona colta, storico specializzato sul Medioevo, dottore in letteratura e scienze umane. Era stato direttore della ricerca al Cnrs (Centre national de la recherche scientifique) e insegnato nella Facoltà avventista di teologia in Francia. Sostenitore della tolleranza e della pace, rifiutava ogni forma di violenza.

Notizie Avventiste – Jean Flori si è spento lo scorso 18 aprile, dopo aver lottato contro una grave malattia. Se mancherà la sua presenza fisica, la sua eredità spirituale rimarrà negli studenti della Facoltà avventista di teologia di Collonges, in Francia, e in tutti coloro che lo hanno conosciuto personalmente o tramite i suoi libri e articoli, afferma Adventiste Magazine.

Proveniente da una famiglia molto cattolica da parte della nonna, ma poco praticante da parte dei i suoi genitori, si confrontò molto presto con diverse correnti di pensiero (ateismo, protestantesimo, ecc.). Influenzato dalla cultura cristiana del suo tempo, tuttavia, si era sempre interrogato sulla coerenza tra i valori biblici e ciò che vedeva delle principali correnti religiose. Sostenitore della tolleranza e della pace, rifiutava tutte le forme di violenza e di guerre, grandi o piccole, che gli esseri umani compiono. La ricerca di significato e verità aveva animato tutta la sua vita.

“Un insegnante indimenticabile!” ricorda John Graz, ex direttore del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa presso la Chiesa avventista mondiale, ora in pensione. “Le sue lezioni erano una meraviglia […] dato che il materiale sembrava logico, documentato e strutturato come un’opera architettonica. Pochi corsi che ho frequentato in diverse università erano al suo livello. Ha rappresentato la serietà nella ricerca, nel condividere le sue conoscenze e, come un maestro, suscitava il desiderio di seguire i suoi passi. Mi ha insegnato a non cadere nella facilità, a non lesinare sul lavoro e a dare sempre il meglio di sé al servizio degli altri e di Dio che è il nostro maestro”.

Ancora studente, Jean Flori conobbe l’avventismo tramite uno dei suoi colleghi. Questi gli presentò due persone che diventarono fondamentali nella sua vita. Prima, un pastore con il quale Jean Flori iniziò a studiare la Bibbia, il libro da lui sempre considerato come “il fondamento della religione cristiana in tutte le sue forme”. Lesse anche le opere di Ellen G. White, tra cui il libro La speranza dell’uomo, sulla vita di Gesù, che lo colpì intensamente. Poi, tramite lo stesso collega incontrò una ragazza avventista, Anne-Marie, che diventò sua moglie qualche tempo dopo. Insieme hanno avuto due figli: Laurent e Pascale.

Questi due incontri e il suo eterno desiderio di comprendere la Bibbia lo spinsero ad andare nel campus di Collonges-sous-Salève, nonostante alcuni suoi interrogativi sull’avventismo.

Si iscrisse al corso di teologia pur essendo già docente di matematica alle scuole superiori. Più tardi divenne professore della Facoltà di teologia. Era un insegnante che non si piegava alla tradizione ma cercava di contrastare i difetti del tradizionalismo che considerava un “pericolo mortale”. Fu forse questa caratteristica a renderlo molto apprezzato da tutti i suoi allievi, ai quali non dava solo lezioni ma viveva la Parola con la pratica, proponendo azioni di assistenza sociale.

Molti dei suoi libri e articoli sono stati pubblicati da diversi editori, ma anche dalla Regione Intereuropea della Chiesa avventista.

Tutti ricordano Jean Flori come un uomo sincero e retto, sempre alla ricerca della verità pura e intransigente, che ha segnato la formazione teologica di un’intera generazione di pastori e della Chiesa avventista francofona.

(Fonte e foto: Adventiste Magazine)

 

Swiss Solidarity 2017. 50 milioni di franchi per 143 progetti all’estero

Swiss Solidarity 2017. 50 milioni di franchi per 143 progetti all’estero

Adra Svizzera ha ricevuto finanziamenti per iniziative in Haiti, Nepal, Africa orientale, Filippine e Serbia.

Apd/Notizie Avventiste – Il rapporto annuale di Swiss Solidarity, fondazione che raccoglie donazioni, parla di oltre 50 milioni di franchi spesi nel 2017 per 143 progetti all’estero, principalmente attraverso una delle 25 organizzazioni umanitarie partner. Inoltre, 5,8 milioni di franchi sono stati utilizzati in aiuti all’interno della stessa Svizzera. La fondazione ha finanziato progetti per oltre 62 milioni di franchi svizzeri in tutto il mondo.

Lo scorso anno, Adra Svizzera (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso), organizzazione partner della fondazione, ha ricevuto 760.000 franchi per progetti ad Haiti, Nepal, Africa orientale, Filippine e Serbia.

Swiss Solidarity ha raccolto, nel 2017, ben 75,1 milioni di franchi dai donatori; nel 2016, invece, si era fermata a circa 18 milioni di franchi. Nel 2017 sono stati approvati 161 nuovi progetti per 54,7 milioni di franchi.

Solidarietà in Svizzera
I danni provocati dalla frana a Bondo, frazione di 204 abitanti del Comune di Bregaglia, nella regione Maloja, hanno suscitato grande solidarietà nel Paese. La fondazione ha ricevuto donazioni per 5,9 milioni di franchi, che saranno utilizzati nei prossimi mesi per sostenere le persone colpite. Intanto 3.307 persone hanno ricevuto un kit di emergenza.

Infine, Swiss Solidarity ha anche aiutato circa 4.000 giovani che avevano difficoltà a trovare lavoro. Il progetto è costato 5,8 milioni di franchi.

(Foto credit: Adra Somalia)

Web TV Hope Channel Italia. Trasmettere valori agli adolescenti

Web TV Hope Channel Italia. Trasmettere valori agli adolescenti

Nel video giornale di questa settimana notizie da Giappone, Giordania, Brasile e Londra, ma anche da Cesena e Ragusa.

 

Apri la porta del tuo cuore. Giona 2:3 è il testo biblico commentato da Laura Paris nella puntata di oggi.

 

Trasmettere valori agli adolescenti. Ne parla Roberto Iannò, responsabile del dipartimento Educazione e Famiglia della Chiesa cristiana avventista in Italia.

 

Altri programmi su http://hopechannel.it/ 

 

Televisione – Protestantesimo

Televisione – Protestantesimo

Lunedì 28 maggio, alle 7.20 del mattino, su Rai 2, la rubrica Protestantesimo manda in onda la replica della puntata “Il Pastore è il mio Signore”. La contestazione dei ruggenti anni ’60 non ha risparmiato le chiese. Cosa è cambiato e cosa è rimasto di quel movimento a 50 anni di distanza? Come si manifesta oggi il desiderio di trasformazione portato dalle giovani generazioni? Servizi da Torre Pellice, Roma e Milano sulla contestazione nelle chiese protestanti. Ma anche il mondo cattolico ha espresso un forte dissenso, che ha dato vita alle Comunità di base, tutt’ora esistenti.

La puntata e anche il Culto evangelico di Pentecoste possono essere scaricati sul proprio computer, basterà cliccare sull’icona orologio (guarda dopo) vi inviterà a fare una semplice iscrizione gratuita e dopo potrete vedere il servizio o la puntata quando vi sarà più comodo.

Culto evangelico di Pentecoste 

Puntata intera: Il Pastore è il mio Signore, le chiese e il ‘68

Per rivedere tutte le puntate andate in onda dal 2013 a oggi: VIDEO

Protestantesimo su Facebook

 

Pin It on Pinterest