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“Via dal partito nostalgici e razzisti”. E’ questa una delle dichiarazioni più dure della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rivolta ai dirigenti del suo partito, relativamente a un passato con il quale molti italiani (ma anche francesi, spagnoli, tedeschi, ungheresi, ucraini…) forse non hanno davvero fatto i conti. E proprio partendo da questo flirt con il nazifascismo, Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano il teologo valdese Fulvio Ferrario sul ruolo dei cristiani e delle chiese in rapporto a ideologie che sembravano sconfitte, ma che tornano a far parlare di sè. Lo facciamo a partire dalla vicenda umana e teologica di Dietrich Bonhoeffer, implicato, almeno in parte, nella congiura fallita del 20 luglio 1944 tesa a uccidere Hitler, e per la quale sarà impiccato pochi giorni prima della fine della guerra.
*Nella foto un ritratto del teologo luterano Dietrich Bonhoeffer