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Tre suicidi in nemmeno 24 ore. Il 4 luglio è stata una giornata nera per le carceri italiane. Tutti e tre under 35. Il primo a Livorno, 35 anni, padre di tre figli. Ha perso la vita in ospedale, dopo aver tentato il suicidio la notte tra l’1 e il 2 luglio. Il secondo a Firenze, nel carcere di Sollicciano, un 20enne. Un altro suicida. I detenuti si sono rivoltati dando fuoco ai materassi in due sezioni. Il terzo morto a Pavia, anche lui 20 anni. Gli ultimi tre si aggiungono al conteggio, macabro, di 54 suicidi nelle carceri italiane nel 2024: uno ogni tre giorni e mezzo. «Una situazione destinata a peggiorare» commenta il segretario di S.pp (sindacato di polizia penitenziaria) Aldo Di Giacomo (da un articolo di Thomas Usan, su La Stampa di Torino del 5-7-2024) . Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno chiesto un parere a Giuseppe La Pietra, coordinatore delle attività formative in carcere dell’ente di formazione Cefal-Emilia Romagna e membro del coordinamento della pastorale carceraria della Diocesi di Parma.