Luca Faedda – La scorsa domenica, 2 giugno, è arrivata una email al Centro Speranza di Firenze, che ci ha reso molto felici per l’opera che portiamo avanti. Vorrei che leggeste anche voi le parole che ha voluto dedicarci Erberto, uno degli ospiti di «CasAurora».
«Cari amici,segue il testo delle parole che avrei voluto ma non sono riuscito a scrivere su una pagina del libro per i visitatori all’ingresso della vostra Casa per ferie “CasAurora”:
In questo angolo di paradiso, dove ho soggiornato dalla mattina del 21 maggio a quella del 7 giugno 2014 per essere vicino a mia moglie Stella, ricoverata nelle cliniche confinanti, e dove persone a noi sino ad allora sconosciute hanno pregato per lei e le hanno offerto fiori, ho potuto apprezzare nuovamente la dimensione della vita comunitaria, da me già sperimentata ad Agape, fra il 1955 e il 1963,e scoperto la vitalità del cristianesimo in una comunità attiva e giovane in spirito, della quale ho apprezzato la fede profonda, la serietà, la coerenza e al tempo stesso l’apertura mentale, discorrendo con il personale, gli studenti di teologia e i pastori. Grazie a Stefano, Silvio, Rosa, Rebecca, Rachele, Pilar, Mauro, Luca, Liviana, Gaston, Filippo, Felix, Evangelisti, Enrico (in ordine alfabetico invertito affinché gli ultimi siano primi) e ad altri e altre di cui ho già dimenticato i nomi, ma non i volti né le conversazioni. Ho ritrovato un mondo al quale, pur non essendo cristiano, sento di appartenere culturalmente.
Di ritorno a Cesena, dove Stella migliora lentamente ma sicuramente, non vi dimentico e vi ringrazio per quanto avete saputo darci, anche quando non vi veniva richiesto.
Erberto Lo Bue (fils de pasteur…)».