Cinque consigli per cambiare approccio al denaro
29 Marzo 2023

Qual è la cosa più importante per voi? Le spese che fate sono in linea con ciò che vi sta a cuore? Possiamo perdere tutto ciò per cui abbiamo faticato una vita, ma non chi siamo veramente.

Zanita Fletcher – Ricordate l’uomo che avrebbe dovuto sposare Rose nel film Titanic? Vestiva molto bene, aveva i capelli castani e proveniva da una famiglia ricca. Il suo personaggio si basava sulla vita di una persona di nome Caledon Hockey. Sopravvisse al naufragio ma non al crollo di Wall Street. Quando il mercato azionario collassò nel 1929, il denaro di Cal e di tanti altri perse valore a tal punto che la gente portava in città carrozze cariche di denaro solo per permettersi un tozzo di pane.

Da un giorno all’altro Cal perse la sua ricchezza e si tolse la vita. Non fu l’unico a farlo. In tanti posero fine alla loro esistenza a causa della crisi, tanto che l’Hotel Ritz di New York dovette chiedere agli ospiti se intendessero prenotare una stanza per dormirci o per buttarsi di sotto.

Questa reazione devastante mette in luce un problema ancora presente nei cuori di molti di noi oggi: il valore che diamo al nostro conto in banca.

Per Cal e per coloro che si torsero la vita, il denaro era diventato molto più di semplice moneta. Era l’elemento costitutivo della loro esistenza, l’aspetto in cui riponevano la loro sicurezza, l’identità e il proprio valore. Non potevano sopportare il pensiero di vivere senza soldi, perché senza non sapevano chi fossero.

Anche se non ha rappresentato una crisi estrema al pari della Grande Depressione, la pandemia di Covid-19 ha avuto delle ripercussioni sulla perdita di reddito di molta gente. Secondo un rapporto del Black Dog Institute, il 78% degli australiani ha avuto problemi di salute mentale nel post-pandemia. Una delle cause principali è da riferirsi alla sofferenza finanziaria.

Gli indicatori attuali, inoltre, mostrano che la nostra società registra i tassi di inflazione più alti degli ultimi 20 anni. Il dollaro australiano ha perso il 20% del suo valore in un decennio. In Turchia l’inflazione è aumentata del 70% in un anno e in Zimbabwe del 200% in soli due mesi.

Possiamo lavorare duramente per tutta la vita, per poi vedere la nostra ricchezza azzerarsi in un battibaleno. Più volte è accaduto nel corso della storia. Come reagireste se tutto questo capitasse anche a voi? Sapete chi siete, oltre la vostra capacità di guadagnare? Come alcuni prima di noi, riuscireste a considerare la vita degna di essere vissuta anche senza soldi, oppure no?

La soluzione ai nostri problemi di denaro non consiste nel farne a meno o nel pensare che non ci riguardi. È giusto preoccuparsi. Abbiamo bisogno di soldi per il cibo, la casa, l’istruzione e l’assistenza sanitaria. Molti di noi, però, possono migliorare il proprio rapporto con il denaro. Sia che ne abbiamo molto o poco, quali passi possiamo compiere, allora, per costruire un approccio positivo al denaro?

1. Fare chiarezza sui propri valori 
Qual è la cosa più importante per voi? Le vostre spese sono in linea con ciò che vi sta a cuore? 
I nostri valori rappresentano quello che conta davvero e ci guidano nelle decisioni e nei comportamenti. Se non siete consapevoli dei vostri valori, è molto probabile che prendiate decisioni di cui non siete soddisfatti, che spendiate denaro per cose che non sono davvero necessarie e che viviate secondo gli standard degli altri. Questo vi farà sentire scontenti, frustrati e infelici.

Le persone che sanno cosa conti nella loro vita e adeguano il proprio denaro a questi valori, tendono a essere più soddisfatte e ad avere un senso di benessere finanziario e personale più forte. Identificare i propri valori aiuta a vivere in modo più ricco di significato. La ricercatrice Brené Brown sostiene: "Vivere i nostri valori significa non solo professarli ma anche metterli in pratica. Parliamo concretamente, riteniamo importante e ci preoccupiamo che le nostre intenzioni, le nostre parole, i nostri pensieri e i nostri comportamenti siano in linea con queste convinzioni".

2. Individuare le proprie convinzioni 
Il modo in cui pensiamo al denaro solitamente si forma quando siamo bambini. Per alcuni di noi queste convinzioni influenzano ancora oggi il modo in cui ci rapportiamo ai soldi. Non dobbiamo dare la colpa a nessuno, piuttosto occorre pensare a come il denaro era gestito nella famiglia in cui siamo cresciuti: ci aiuterà a capire le fondamenta delle nostre opinioni. Uno dei modi più semplici per scoprirlo è valutare il modo in cui pensate ai soldi e ne parlate.

Siete convinti che non sarete mai liberi dai debiti? Riuscirete prima o poi a raggiungere l’“indipendenza finanziaria”? Pensate che il guadagno sia l’unico scopo della vita? L’argomento vi fa agitare? Il successo finanziario è il vostro unico metro di misura per il successo? Una volta che sarete consapevoli delle vostre convinzioni, chiedetevi se volete continuare a viverle o se desiderate cambiarle.

3. Concedersi il permesso di sognare 
Quando avrete chiari i vostri valori e le vostre convinzioni, potrete permettervi di sognare il futuro che volete. Spesso ci blocchiamo pensando ai nostri debiti, come se fosse impossibile uscirne. A volte ci abituiamo alla nostra situazione attuale e facciamo fatica a immaginare qualcos’altro. Se permettiamo a noi stessi di sognare, ci sentiremo motivati a gestire meglio le nostre risorse e a raggiungere gli obiettivi finanziari che ci siamo posti.

Tutto questo potrebbe significare mettere da parte una piccola somma di denaro per regalarsi un giorno di vacanza, comprare una bicicletta per andare al lavoro o rinnovare il tavolo da pranzo per poter ospitare più persone a cena, oppure iscriversi a un corso che vi aiuterà a realizzare ciò che amate. Non vogliamo prendere l’abitudine di accumulare ricchezza per il gusto di farlo; pertanto, abbiamo bisogno di sognare e iniziare a essere consapevoli di come e dove destinare il nostro denaro.

4. Distinguere i desideri dai bisogni 
Dan Gilbert, professore di psicologia all’Università di Harvard e autore di Stumbling on Happiness [Inciampare nella felicità, ndr], ha scritto: "Una volta soddisfatti i bisogni umani basilari, molti più soldi non rendono molto più felici". Gli studi dimostrano che la felicità e il reddito non sono direttamente correlati e che la felicità arriva al suo apice prima che il reddito annuale raggiunga quota 100.000 dollari.

La pubblicità ci rivolge costantemente messaggi che ci invitano ad aver bisogno di certi beni; quando ne entreremo in possesso, saremo più felici, più belli, più amabili e avremo più successo. La maggior parte delle volte non ci viene venduto il prodotto, ma quello che crediamo che il prodotto possa offrirci. Per promuovere una concezione positiva del denaro, occorre resistere ai messaggi che ci suggeriscono di cosa abbiamo bisogno per la nostra felicità e scoprirlo da soli. Possiamo sperimentarlo pensando bene prima di spendere e chiedendoci se stiamo acquistando per rispondere a delle necessità, dei valori o dei desideri.

5. Informarsi 
A volte lo stress può derivare semplicemente dalla difficoltà di capire come cambiare la nostra situazione attuale. Formarsi, studiare, vi aiuterà a gestire il vostro denaro con maggiore sicurezza e potrebbe rappresentare un grande primo passo nel caso vi sentiate sopraffatti. Ricordate che è importante chiedere aiuto. Alcune banche offrono servizi di consulenza finanziaria e potreste anche rivolgervi a un professionista che vi aiuti a riconsiderare i vostri obiettivi finanziari. Sono disponibili anche molti buoni libri come “L’uomo più ricco di Babilonia”, “L’investitore scalzo”, “Nudge” e “Consigli sulla gestione”. La società Christians Against Poverty offre consulenti finanziari che forniscono strumenti per costruire un bilancio e migliorare il vostro benessere finanziario [in Italia è attiva la Fondazione Adventum con i suoi servizi gratuiti, ndr].

Troppo spesso permettiamo che quanto abbiamo (oppure no) definisca la nostra autostima e identità. Ma il nostro patrimonio non è un tale indicatore. Possiamo perdere tutto ciò per cui abbiamo lavorato ma non chi siamo veramente.

Come leggiamo nel Vangelo di Matteo: "Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano…. Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore" (6:19-21).

Sappiamo che il denaro può causare stress ma possiamo ridurlo significativamente definendo i nostri valori al di là dei soldi e creando abitudini più sane. Come ha detto l’autore e mentore di successo Darren Hardy: "Minime modifiche alla tua routine quotidiana possono cambiare drasticamente i risultati della tua vita". Quindi, cominciate il viaggio per modificare il vostro approccio al denaro: scoprite i vostri valori, mettete in discussione le vostre convinzioni, sognate, imparate e chiedete consiglio. E ricordate che, anche di fronte alla mancanza, voi siete abbastanza. Vivere al di sopra delle vostre possibilità non vi renderà più felici né più umani.

(Zanita Fletcher è assistente redazionale di Signs of the Times Australia/Nuova Zelanda. Scrive dalla Gold Coast, in Queensland, Australia. Una versione di questo articolo è apparsa per la prima volta sul sito web di Signs of the Times Australia/Nuova Zelanda ed è stata ripubblicata dietro autorizzazione).

[Fonte: st.network. Traduzione: V. Addazio] 

 

 

 

 

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