Daniele in breve. Il profetismo biblico
20 Settembre 2016

bibbia-e-luceFrancesco Zenzale – “Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato l’universo” (Eb 1:1-2).

Prima di esaminare i capitoli del libro di Daniele da sette a dodici, in considerazione del genere letterario apocalittico, è saggio esaminare due particolari argomenti: il profetismo biblico e le modalità interpretative.

Una delle caratteristiche fondamentali della Bibbia, Parola di Dio, è la profezia. Il profeta è colui che riceve da Dio un messaggio, una conoscenza, un’informazione da comunicare al popolo. Egli è dunque l’intermediario o il mediatore tra Dio e gli uomini.

Secondo i racconti biblici, il messaggio giungeva al profeta attraverso un’esperienza definita a volte come “visione” o come “sogno”. “Se v’è tra voi alcun profeta, io, l’Eterno, mi faccio conoscere a lui in visione, parlo con lui in sogno” (Nm 12:6). La caratteristica essenziale di queste esperienze emerge dai diversi racconti fornitici da profeti come Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele.

In ogni caso, il profeta riceveva il messaggio attraverso un’esperienza intima e precisa. La visione o il sogno costituivano un evento specifico. Il loro avvenimento poteva essere collocato nel tempo e nello spazio. La prima visione di Ezechiele, ad esempio, avvenne “l’anno trentesimo, il quinto giorno del quarto mese […], essendo presso il fiume Kebar, fra quelli ch’erano stati menati in cattività” (Ez 1:1).

Anche il contenuto dei loro messaggi era ben preciso. Non si trattava di una convinzione che si sviluppava nell’animo del profeta, non fluiva gradualmente durante un lungo periodo. Né si trattava di una vaga impressione nella mente del profeta. Il contenuto era vivido e preciso. I profeti stessi, a volte, non riuscivano neppure ad afferrare il senso di ciò che vedevano e udivano (cfr. Dn 8:27), ma comprendevano molto bene il significato dell’esperienza in sé.

Un’altra caratteristica dell’esperienza profetica è che essa includeva un incontro con il potere divino. I profeti erano assolutamente certi della fonte dei loro messaggi. Essi non li attribuirono mai a una sorgente di origine sconosciuta. Non avevano alcun dubbio che Dio stesse comunicando con loro. Condannavano quindi altri che “profetavano di loro senno” (Ez 13:17).

Inoltre c’è da considerare che i profeti non perdevano la coscienza di sé durante queste esperienze. Al contrario, essi diventavano più consapevoli con chi avevano a che fare e dove erano. Abacuc, in una delle sue visioni (Ab 1:13), pose a Dio delle domande, mentre Isaia si sentì terribilmente impuro vedendo la gloria di Dio (Is 6:5). Si vede dunque come la personalità dei profeti non fosse soppressa quando il Signore entrava in contatto con essi.

Queste caratteristiche ci impediscono di considerare l’esperienza dei profeti come una forma di misticismo o di estasi. Le loro visioni giungevano che lo desiderassero o no, e non dovevano prepararsi per averle, né fisicamente né mentalmente. Il ricevere una visione non aveva mai in sé il suo fine ma costituiva il mezzo per raggiungere un fine diverso. Il suo scopo era compiuto solo quando il profeta comunicava il messaggio ricevuto all’uditorio cui era destinato.

Il profeta Gioele dichiara che “negli ultimi giorni, dice Dio, che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno” (Atti 2: 17-18).

Per saperne di più: assistenza@avventisti.it

Condividi su:

Notizie correlate

4
Non siamo creatori, ma ispiratori e testimoni

Non siamo creatori, ma ispiratori e testimoni

  Un invito a riflettere sulla relazione genitori-figli. Un sorprendente (e reciproco) percorso di crescita lungo il sentiero della vita. Norel Iacob – Non siamo noi a educare i nostri figli, sono loro a educare se stessi. Unico, completo, sorprendente. Ogni...

Formazione LifeMedics Europa 2024

Formazione LifeMedics Europa 2024

Notizie Avventiste – In che modo il messaggio avventista è rilevante nella medicina moderna? Se sei uno studente di medicina o un medico neolaureato e fai parte della Chiesa avventista, allora il corso di formazione LifeMedics Europa è per te. L’evento si terrà dal 21...

Convenzione Adra Italia e Iacb. Per una collaborazione più efficace

Convenzione Adra Italia e Iacb. Per una collaborazione più efficace

La firma a Firenze del documento che rafforza i rapporti tra l’Istituto avventista e l’agenzia umanitaria nazionale. Notizie Avventiste – Si è svolto nel campus di “Villa Aurora”, a Firenze, l’incontro per definire e siglare la convenzione tra Istituto avventista e...

Novara. L’Aisa alla manifestazione di Auzate

Novara. L’Aisa alla manifestazione di Auzate

Griselda Castillo/Redazione Hmi – Ogni aprile, la piccola frazione di Auzate, del Comune di Gozzano, apre i suoi cortili per trasmettere gioia, amicizia e cultura a tutti gli ospiti che arrivano dalla provincia di Novara e dalle zone limitrofe. Il 21 aprile, si è...

Altamura. Gemellaggio Aisa con gli scout di Bari

Altamura. Gemellaggio Aisa con gli scout di Bari

Elita Loporcaro – Sabato 13 aprile, si è svolto il gemellaggio tra gli scout Aisa di Altamura e di Bari. I ragazzi hanno trascorso il pomeriggio in campagna, nella proprietà della famiglia di una scout di Altamura messa gentilmente a disposizione. Hanno svolto varie...

Roma Lungotevere. Sabato del bambino e presentazione al tempio

Roma Lungotevere. Sabato del bambino e presentazione al tempio

Manuela Mori – Sabato 20 aprile, la chiesa avventista di Roma Lungotevere si è stretta intorno ai piccoli della comunità per trascorrere insieme il Sabato del bambino. “Io sono il tesoro di Dio” è stato il leitmotiv della giornata. I nostri cuccioli ci hanno ricordato...

Protestantesimo Rai 3. Beirut, la croce sotto la cenere

Protestantesimo Rai 3. Beirut, la croce sotto la cenere

Domenica mattina 12 maggio, alle ore 7.00, Rai 3 trasmette una nuova puntata della rubrica Protestantesimo, programma a cura della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), con il servizio “Beirut, la croce sotto la cenere”. Da diversi anni il Libano...

SdS – Il gran conflitto – Lezione 6

SdS – Il gran conflitto – Lezione 6

MOTIVATI DALLA SPERANZA
Approfondimento della lezione della Scuola del Sabato numero 6 – II trimestre 2024 con Mariarosa Cavalieri, Giovanni Caccamo e Daniele Amodeo.

Onde corte. A volte le cose di una volta tornano di moda

Onde corte. A volte le cose di una volta tornano di moda

Roberto Vacca – Il ministero radiofonico (Voce della Speranza) portato avanti dall'Unione Italiana Delle Chiese Cristiane Avventiste Del Settimo Giorno ha una lunga tradizione, grazie all’Adventist World Radio (Awr), la radio avventista mondiale. La prima stazione...

Libro Amico di sera. Il fuorilegge

Libro Amico di sera. Il fuorilegge

Notizie Avventiste – Il Centro culturale di scienze umane e religiose (CeCsur) di Firenze invita all’appuntamento di “Libro Amico di sera”. Martedì 14 maggio, alle ore 20.30, sarà presentato il volume Il fuorilegge. La lunga battaglia di un uomo solo (Feltrinelli...

5

Pin It on Pinterest