La vicesindaca Bettini: “Ripartire dai piccoli gesti per affermare il paradigma del noi”.

Notizie Avventiste – Il campus dell’Istituto avventista “Villa Aurora” ha ospitato la giornata conclusiva del Festival dell’Italia Gentile, la manifestazione organizzata dal Comune di Firenze, svolta dal 17 al 23 maggio. Oltre 40 iniziative, nei cinque quartieri della città, hanno animato questa seconda edizione e proposto un viaggio alla scoperta della gentilezza declinata in ambiti quali la salute, l’economia, l’ambiente, l’informazione, l’arte, la cultura.

La splendida Cappella storica di Villa Aurora e il suo parco monumentale hanno fatto da cornice, il 23 maggio, agli ultimi appuntamenti della rassegna, in un’atmosfera di bellezza e armonia.
“Le cento persone intervenute sono state avvolte dall’abbraccio poetico e spirituale dei relatori e del luogo, e sono rimaste a passeggiare anche dopo l’incontro, ammirando i maestosi cedri del Libano” ha spiegato Claudio Coppini, che si occupa delle relazioni pubbliche dell’Istituto avventista ed è speaker di radio Rvs-Accendi la speranza.

L’appuntamento “villauroriano” è iniziato con una tavola rotonda sul valore della gentilezza nel contesto ospedaliero e sanitario.
“La gentilezza deve essere una dimensione strutturata dell’organizzazione non solo dei singoli” ha spiegato Alberto Zanobini, direttore generale dell’Ospedale pediatrico Meyer, a HopeMedia “Anche un’organizzazione può essere gentile nei percorsi, nel come accoglie, dalla segnaletica fino alle indicazioni chiare di cui una persona malata o un familiare ha necessità in quei momenti. Deve essere un bagaglio della competenza di un operatore di cura”.

All’evento era presente anche Alessia Bettini, vicesindaca di Firenze e promotrice del festival.
“La gentilezza è un paradigma del noi, che parte da una consapevolezza profonda: siamo tutti interconnessi e interdipendenti” ha affermato Bettini a HopeMedia “Siamo di fronte a una crisi climatica permanente, a una crisi sanitaria, ora anche a una crisi umanitaria. Come ne usciamo? Unendoci, facendo squadra, ognuno mettendo e dando il meglio di sé. La gentilezza è un investimento sul futuro. Ripartiamo dalle cose semplici, dai piccoli gesti”.

L’intervento di Franco Arminio, poeta, performer e cantore contemporaneo; la musica e i saluti finali hanno chiuso il festival 2022.
[LF]

Guarda qui il servizio video sull’evento nel campus avventista.

Ascolta qui l’intervista di radio Rvs al decano della Facoltà di teologia.

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