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I media parlano poco di quello che accade nel Congo. In questa nazione “per ogni due bambini soldato rilasciati, cinque vengono rapiti e arruolati” afferma Amnesty International in un nuovo rapporto pubblicato sulla guerra in corso nella provincia del nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Perché questo arruolamento forzato? Il 23 gennaio 2008 era stato stipulato un “Atto di impegno”, con cui i gruppi armati promettevano di porre fine a uccisioni, stupri e torture di civili. Come mai è stato disatteso? C’è la possibilità che qualcosa cambi? Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana di Amnesty International.