Per sei mesi gli avventisti di tutto il mondo hanno pregato in attesa di questo momento
Notizie Avventiste/ARnews – I militanti islamici in Nigeria hanno deciso di liberare le oltre 200 ragazze cristiane tenute prigioniere da aprile. La notizia è stata accolta con gioia dalle migliaia di avventisti in tutto il mondo che, negli ultimi sei mesi, hanno pregato per il rilascio delle studentesse.
L’esercito nigeriano ha annunciato, lo scorso venerdì, di aver raggiunto un accordo con i militanti di Boko Haram per porre fine ai combattimenti in cui, dal 2009, sono morti circa 2.000 persone. Inoltre, l’accordo prevede il rilascio delle studentesse nei prossimi giorni.
“Gli avventisti del 7° giorno in tutto il mondo hanno pregato fin dall’inizio per la situazione delle ragazze rapite a Chibok; quindi sicuramente gioiremo quando le giovani ritorneranno nelle loro famiglie”, ha affermato Garrett Caldwell, portavoce del Chiesa avventista.
Le ragazze erano state rapite da una scuola statale nella città di Chibok e si ritiene che siano tenute nascoste in un bosco al confine tra Nigeria e Camerun. Non ci sono avventiste tra loro.
La Chiesa ha subito aderito alla campagna internazionale “Bring Back Our Girls”, con l’obiettivo di far liberare le ragazze, realizzando l’hashtag #BringBackOurGirls in una catena di preghiera sui social media. “Abbiamo seguito questa tragedia pregando e abbiamo cercato di contribuire tramite i nostri contatti diplomatici”, ha affermato John Graz, direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa della Chiesa avventista mondiale.
“Una volta libere”, ha aggiunto Graz, “le giovani avranno bisogno delle preghiere e dell’aiuto di tutta la famiglia cristiana. Sono figlie nostre”.
L’accordo è una buona notizia anche per gli avventisti dell’irrequieta Nigeria nordorientale, che vivono nella costante paura di essere presi di mira. I militanti hanno infatti incendiato una chiesa avventista, poche settimane fa, costringendo i suoi membri a fuggire in altre parti del paese.
“Continueremo a pregare affinché le comunità della regione sperimentino la libertà da ogni forma di persecuzione religiosa”, ha concluso Caldwell.