Indetta dall’Unesco, il 3 maggio ricorre la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. Per l’Italia l’appuntamento è a Conselice (RA), cittadina che fu sede della produzione della stampa clandestina antifascista ravennate durante il periodo della Resistenza. Il Convegno “Libertà di stampa sotto attacco. Tra bavagli e minacce, quando il potere politico vuole silenziare l’informazione” fa il punto sulla situazione nel nostro paese e nel mondo.
Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro a Paolo Maria Amadasi, giornalista, Presidente Aser (Associazione della stampa Emilia-Romagna) e componente del comitato fondatori dell’Osservatorio sulla libertà di stampa.
Conselice commemora i martiri stampatori della Resistenza. Snodo importante dell’evento è la presentazione del libro di Salvo Palazzolo e Maurizio De Lucia: “La cattura – I misteri di Matteo Messina Denaro e la mafia che cambia”. La storia italiana ha attraversato vari momenti in cui la libertà di stampa è stata negata, limitata o edulcorata. E con essa quindi la libertà civile del paese. Oggi a che punto siamo?
Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro a Paola Pula, Sindaco di Conselice.
In questo numero Roberto Vacca commenta con i suoi ospiti il linea telefonica alcuni articoli tratti dal Corriere della Sera di oggi. Sono intervenuti il dottor Raniero Facchini, direttore scientifico della Fondazione Vita e Salute, e il pastore della Chiesa avventista di Genova, Eugen Havresciuc. Tra i temi affrontati: un bilancio dell’evoluzione della pandemia in Italia, il rischio del contagio per i medici, l’opportunità di riaprire certi settori ad aprile, preghiere a San Francesco per la fine della pandemia
In questo numero Roberto Vacca commenta alcuni articoli presenti sul Corriere della Sera di oggi. Sono intervenuti il dottor Bruno Rimoldi, medico di base nel Comune di Campi Bisenzio area metropolitana fiorentina.
Tra i temi affrontati: un bilancio della pandemia in corso, alcune criticità nel modo in cui viene affrontata, esempi di lavoro quotidiano dei medici base con i propri assistito e raccomandazioni fondamentali e appello a restare a casa.
In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli presenti sui giornali di oggi. Sono intervenuti il prof. Giacomo Mangiaracina, medico, specialista in Salute Pubblica, docente alla facoltà di Medicina e Psicologia, Università Sapienza di Roma, presidente dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione e direttore responsabile della Rivista Tabaccologia; Giuseppe Lumia, già deputato e senatore della Repubblica e presidente della Commissione parlamentare antimafia; il pastore avventista Michele Abiusi.
Tra i temi affrontati: la Regione Lombardia chiede nuove misure più severe, un bilancio e un commento sulla situazione (00:02:00), vincere insieme l’emergenza sanitaria e economica con la mente e con il cuore (00:16:00), il pressappoco della quarantena (00:29:00).
(Nella foto uno scorcio serale di via Manzoni a Milano)
“Scambiavano video a luci rosse, immagini pornografiche, scritte inneggianti a Adolf Hitler, Benito Mussolini, all’Isis e postavano frasi choc contro migranti ed ebrei. A scatenarsi per mesi su WhatsApp è stato un gruppo di ragazzini italiani, che avevano creato una chat dell’orrore intitolata «The shoah party», che da Rivoli, alle porte di Torino (gestita da due 15enni), avrebbero diffuso in tutta Italia foto di «una violenza inaudita», «scene di brutalità inenarrabile», secondo gli investigatori. Grazie alla denuncia di una madre, che nel gennaio scorso si è recata dai carabinieri di Siena per denunciare di aver rinvenuto nello smartphone del figlio 13enne video pedopornografici, è scattata un’indagine che ora vede indagati 25 ragazzi, 16 minorenni, tra i 13 e i 17 anni, e 9 maggiorenni tra 18 e 19 anni“. In questa puntata di Sfogliando il giornale, partendo da un articolo della Stampa del 16 ottobre 2019, Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato il medico psichiatra psicoterapeuta psicoanalista interpersonale, Luciano Gheri, sulla vicenda della “chat dell’orrore”.
Si legge nell’articolo: «“Facciamo appello ai direttori di giornali e telegiornali e a tutti i giornalisti, affinché si attengano al rispetto delle regole della Carta di Roma, considerato che ci troviamo in una fase in cui le notizie sulle migrazioni hanno un grande spazio nel panorama informativo e orientano l’agenda dei media”, questo è l’incipit dell’appello lanciato dall’Associazione Carta di Roma, che ha appena celebrato i suoi dieci anni di attività, e che vede tra i suoi membri fondatori la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).
“Il nostro è un appello al senso di responsabilità e alla deontologia di tutti i professionisti dell’informazione – ricorda Gian Mario Gillio, tra i primi firmatari, membro del direttivo dell’associazione in rappresentanza della FCEI – affinché venga utilizzato un linguaggio corretto, le notizie siano sempre verificate prima di essere pubblicate per evitare il diffondersi di una percezione distorta del fenomeno migratorio e un crescendo di tensione sociale basato su informazioni imprecise o tendenziose”».
Nella Giornata mondiale della libertà di stampa che si celebra ogni 3 maggio, riflettiamo su uno dei diritti umani che tocca non solo l’informazione in se stessa ma anche la vita di tutti noi, con riferimento anche agli aspetti più profondi e spirituali.
Ai microfoni di Mario Calvagno e Carmen Zammataro interviene il pastore Daniele Benini, direttore nazionale di Radio Voce della Speranza, che sottolinea: “Anche il racconto biblico si è confrontato con mille ostacoli e con la sfida di dire al mondo la Verità su Gesù, di informarlo correttamente”.
L’apostolo Paolo in Galati al capitolo 5, versetto 13, ci ricorda: “Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri”. Diritto all’informazione equivale dunque a un diritto alla libertà; un dono da godere sempre alla gloria di Dio.
Il 3 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della libertà di stampa. Proclamata nel 1993 dall’Assemblea generale dell’Onu, questa ricorrenza ricorda a tutti il principio inviolabile di libertà sancito dall’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dall’articolo 21 della nostra Costituzione. A che punto è l’Italia in materia? Oltre alle continue minacce della criminalità organizzata, la libertà di stampa rischia di essere messa sotto scacco da numerosi e insidiosi pericoli, dalle pressioni politiche a quelle economiche, dalla falsa informazione (le fake news), senza trascurare la piaga del precariato che investe la categoria dei giornalisti.
Il panorama è fosco ma tanti colleghi, con coraggio, non desistono e svolgono con onore il proprio lavoro alla ricerca di verità e giustizia. Mario Calvagno, caporedattore, e Carmen Zammataro, redattrice di RVS Roma, ne parlano con Veronica Addazio, coordinatrice di RVS Roma e vice direttore nazionale di Radio Voce della Speranza.