Uno stato brasiliano dichiara il 22 ottobre “Giornata avventista”

Uno stato brasiliano dichiara il 22 ottobre “Giornata avventista”


L’approvazione della legge è un riconoscimento al contributo della Chiesa nella società.

Notizie Avventiste – Lo stato brasiliano di Sao Paulo ha dichiarato ufficialmente il 22 ottobre di ogni anno “Giornata avventista”. Il governatore Geraldo Alckmin ha firmato, lo scorso 16 ottobre, la legge approvata dall’organo legislativo statale. Per i dirigenti della Chiesa avventista, è un riconoscimento del lavoro svolto dalla denominazione su tutto il territorio, che ha contribuito in modo significativo a migliorare la società con progetti riguardanti l’istruzione, la salute, la libertà religiosa e lo sviluppo sociale.

La data scelta è importate per gli avventisti. Dal 22 ottobre 1844, questo giorno ricorda quella che, nella storia avventista, è nota come “La grande delusione”. Dopo anni di studio delle profezie bibliche, un gruppo di cristiani guidato da William Miller, agricoltore e predicatore, aveva concluso che Gesù sarebbe tornato sulla terra il 22 ottobre 1844. In molti abbandonarono i cosiddetti “milleriti” dopo che Gesù non era tornato in quel giorno, ma un piccolo gruppo continuò a studiare la Bibbia e arrivò alla conclusione che la data della profezia era corretta, mentre l’interpretazione dell’evento era sbagliata. Da quel gruppo è nata, pochi anni dopo, la Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno.

Sao Paulo è lo stato più popoloso del Brasile, con 45 milioni di abitanti. Gli avventisti sono oltre 262.000, uno ogni 172 residenti. Svolgono numerose attività di assistenza umanitaria, sanitaria ed educativa, oltre a dare incoraggiamento e speranza alle persone che ne hanno bisogno.

Diversi progetti hanno ricevuto l’attenzione dei media, come per esempio quello in cui la Chiesa avventista ha collaborato con il Comune di San Paolo per l’emergenza inverno nella città. Il programma prevedeva la distribuzione di vestiti pesanti ai senzatetto. Secondo stime ufficiali, a San Paolo (città con 12 milioni di abitanti) ci sono circa 25.000 persone che vivono per strada, ma i centri di accoglienza locali hanno spazio solo per 11.000 senza fissa dimora. Durante i 40 giorni del programma, la Chiesa avventista ha fornito assistenza sanitaria ai senzatetto presso il centro di distribuzione degli indumenti invernali.

Inoltre, Adra Brasile, l’agenzia umanitaria avventista nella nazione sudamericana, è attualmente coinvolta in 24 progetti proprio nello stato di Sao Paulo. Adra fornisce anche servizi di emergenza quando nel territorio si verificano disastri naturali, come nel caso delle piogge torrenziali che hanno colpito diverse città pauliste nei primi mesi del 2016.

Un altro ambito in cui la Chiesa ha dato un contributo alla società brasiliana è la libertà religiosa. Un avventista del 7° giorno coordina la Commissione per la libertà religiosa dell’Associazione degli avvocati di Sao Paulo. Alcuni giorni fa, in occasione di una festività religiosa, un gruppo di avventisti ha montato un centro di supporto alle persone che si recano in pellegrinaggio camminando per decine di chilometri lungo una strada principale.

La legge è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre del governo di Sao Paulo. La “Giornata avventista” del 22 ottobre è ora nel calendario degli eventi ufficiali di questo stato brasiliano.

(Fonte: South American Division News e Adventist Review)

 

Un disastro umanitario

Un disastro umanitario


Gli avventisti tra le organizzazioni che aiutano i rifugiati Rohingya in Bangladesh

Ann/Notizie Avventiste – Il Bangladesh devastato dalle inondazioni continua a essere sulle prime pagine della stampa mondiale. Da maggio, il paese vive quella che è stata definita la peggiore alluvione in 40 anni. In questa situazione di continue piogge e allagamenti, la crisi del Myanmar si è ora allargata al vicino Bangladesh.

Adra (Agenzia avventista per lo sviluppo e il soccorso) è tra le organizzazioni umanitarie in Bangladesh che aiutano non solo le vittime delle inondazioni, ma anche i flussi di rifugiati Rohingya.

Oltre 4.000 Rohingya sono stati uccisi dopo lo scoppio delle violenze in Myanmar, il 25 agosto. Considerati i più perseguitati al mondo, i Rohingya sono un gruppo etnico indoariano, formato in maggioranza da musulmani. Invece, più del 90% degli abitanti in Myanmar sono buddisti.

Prima del 25 agosto, il Banglades ha riconosciuto lo status di rifugiati a circa 190.000 Rohingya. Dopo, 436.000 Rohingya si sono riversati nello stato bengalese in cerca di rifugio. Molti sono donne e bambini feriti durante gli scontri.
“La maggior parte di loro ha camminato per giorni, nascondendosi nella giungla, attraversando montagne e fiumi, portando quello che poteva salvare dalla propria casa”, ha osservato Landerson Santana, direttore di Adra Bangladesh.

“Hanno fame, sono deboli e malati. È un disastro umanitario”, ha aggiunto.

Il Gruppo di coordinamento tra i settori (Iscg) coordina gli inteventi di soccorso degli organismi umanitari in Bangladesh. Si stima che siano 1,2 milioni le persone colpite in varia misura dalla crisi Rohingya.

Quasi due terzi degli aiuti urgenti chiesti dalla comunità internazionale rimangono insoddisfatti. In media, i rifugiati consumano un solo pasto al giorno e dispongono di strutture wash e ripari limitati, afferma il rapporto Adra del 21 settembre sulla situazione in Bangladesh. La sigla walsh è l’acronimo usato dall’Onu per incicare acqua e servizi igienico-sanitari, tutti problemi urgenti nei campi profughi. Un’altra preoccupazione è la necessità di sostegno psicologico e sociologico, soprattutto per i bambini.

La risposta iniziale di Adra Bangladesh riguarda un progetto di distribuzione di alimenti e kit per costruire ripari di emergenza a 3.600 famiglie Rohingya. I pacchi di cibo contengono 40 chilogrammi di alimenti secchi: riso, lenticchie, sale e zucchero e due litri di olio. La distribuzione è iniziata il 26 settembre e continuerà mensilmente per tre mesi. I progetti futuri sono in fase di sviluppo e dipendono dai finanziamenti disponibili.

Dal 18 settembre, gli attraversamenti della frontiera sono diminuiti, ma comincia a farsi vedere l’impatto dell’attuale situazione sul gran numero di rifugiati e sui residenti.

Per ulteriori informazioni, visita adra.org o adra.org/emergency-donation.

(Foto: Britt Celine Oldebraten)

Rieti. 395 giorni dopo

Rieti. 395 giorni dopo

Il 30 settembre, dalle 9.00 alle 24.00, in Piazza A. Angelucci, a Rieti, si terrà la manifestazione «395 giorni dopo. Giornata del ricordo» del terremoto del 2016, organizzata dal Comitato 23 settembre, con la partecipazione di Adra Italia.

In programma numerose attività. Si inizierà con «Tempi difficili», una tavola rotonda nella sala cineforum della chiesa cristiana avventista che si affaccia sulla piazza reatina. Introdotta da Elisa Gravante, operatrice di Adra Italia, interverranno Lucio Molinari, Alberto Allegri e Francesco Di Marco.

Seguirà, nel pomeriggio, il seminario «Analisi delle povertà», nella sal del culto della chiesa, con numerosi relatori, tra i quali anche Dag Kristian Pontvik, direttore di Adra Italia, e Daniele Benini, pastore della comunità avventista di Rieti.

La sera, sarà offerta una frugale cena solidale cui parteciperanno anche il vicesindaco di Rieti, il presidente dell’Uicca e numerose autorità. Durante l’intera giornata nella piazza saranno esposti automezzi e veicoli della polizia, dei pompieri e della Protezione civile, un elicottero un aliante e una mongolfiera. Sono previsti anche momenti di animazione e giocoleria per i bambini. (Maol)

NdR – Era prevista per sabato 23 e per problemi organizzativi è stata spostata a sabato 30 settembre 2017.

Adra e Castel Volturno. Un sabato speciale

Adra e Castel Volturno. Un sabato speciale


Dag Pontvik
– Il 22 luglio, in occasione del Festival dell’impegno civile, a cui il pastore della chiesa di Castel Volturno, Davide Malaguarnera, e il responsabile di Adra Italia, Dag Pontvik, sono stati invitati a partecipare, anche tutta la comunità avventista castellana ha trascorso un sabato diverso a Maiano, presso la cooperativa «Al di là dei sogni» che  gestisce un terreno confiscato alla camorra .

Da un anno, Adra Italia porta avanti il progetto «Lavoriamo terre migranti» in collaborazione con questa cooperativa e già otto migranti hanno ricevuto la borsa-lavoro. L’obiettivo del progetto è creare la possibilità di contratti di lavoro equi, per arginare lo sfruttamento della dignità umana nei rapporti e nei luoghi lavorativi dei migranti.

Simmaco Perillo, responsabile della cooperativa, era visibilmente emozionato nel dare il benvenuto alla comunità.
«Questo posto e un bene di tutti», ha affermato, «alcuni di voi vi lavorano, non appartiene a nessuno, ma è di tutti. Sono strafelice che siate qui e che possiate in qualche modo contaminarci della bellezza che vivete tutti i sabati, ai quali ho avuto  modo di partecipare a volte. Siamo veramente convinti che solo incontrandoci si genera la possibilità di conoscerci e integrarci».

Alla liturgia erano presenti anche alcuni ragazzi che partecipavano ai campi estivi di Libera, campi d’impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie.

Il pranzo è stato preparato dalle sorelle della chiesa di Castel Volturno, con piatti tradizionali del Ghana. È stata una bellissima opportunità per celebrare il nostro Dio creatore, conoscersi e continuare ad abbattere le barriere.

Nel tardo pomeriggio si e tenuto il previsto incontro sul tema «Dal caporalato ai diritti. Nuove forme di economia sociale». Il convegno ha presentato diverse riflessioni e affermato l’importanza del cammino percorso negli ultimi anni, a cominciare dal riutilizzo dei beni confiscati nella zona del casertano, e la necessità di espandere queste «buone pratiche» per avere un impatto più ampio.

Adra Genova. L’angelo dei bus

Adra Genova. L’angelo dei bus

Franca Petrilli – Vorrei presentarvi una persona speciale: il sig. Giancarlo. È un simpatico signore di 75 anni, genovese, pensionato. Circa una volta al mese ritira il suo pacco alimentare presso il coordinamento Adra della nostra comunità.

Giancarlo è stato più volte al centro dell’attenzione perché intervistato da giornalisti e televisioni locali, visto che fino a qualche anno fa ha collaborato con polizia e carabinieri per intercettare i borseggiatori sugli autobus di linea della nostra città.

Si mescolava con indifferenza tra i passeggeri, ma i suoi occhi attenti spesso rilevavano comportamenti scorretti. Segnalava il soggetto coinvolto alle forze dell’ordine che provvedevano al fermo.

In tanti anni di collaborazione «L’angelo dei bus», cosi veniva chiamato, ha contribuito a sventare decine e decine di «colpi» a carico di onesti cittadini.

Oggi, con una pensione bassa, non adeguata alle necessità, è costretto a chiedere un piccolo aiuto. Adra Genova non si è tirata indietro.

 

Un disastro umanitario

Adra Portogallo aiuta la popolazione dopo gli incendi boschivi


7 tonnellate di cibo donati alle famiglie colpite oltre a acqua, prodotti per l’igiene elettrodomestici e altro ancora.

Apd/Notizie Avventiste – Gli incendi di metà giugno hanno devastato il Portogallo e causato la morte di 64 persone e diverse decine di feriti gravi. Interi quartieri sono stati distrutti e molte famiglie hanno perso tutto, tra di esse anche cinque famiglie avventiste. Adra Portogallo (Agenzia avventista per lo sviluppo e il soccorso) ha lavorato con impegno per offrire assistenza nell’emergenza.

Grazie alla solidarietà dimostrata dagli avventisti portoghesi ed europei, Adra ha potuto distribuire, già poco dopo il disastro, sette tonnellate di cibo, 150 pasti, centinaia di bottiglie di acqua, prodotti per l’igiene, piccoli e grandi elettrodomestici, materassi, lenzuola, coperte e utensili da cucina alle famiglie colpite.

Ora i volontari continueranno a lavorare in favore della popolazione. Nei prossimi giorni, hanno in programma di bonificare il terreno, pulire e disinfettare le case sfuggite al fuoco, recuperare le serre, continuare a raccogliere mobili ed elettrodomestici. Con il motto “Cambiare il mondo, una vita alla volta”, Adra è attenta anche al benessere individuale delle persone, per questo offre assistenza psicosociale alle famiglie traumatizzate.

Quello avvenuto in Portogallo è stato il peggior incendio del Paese. A Pedrógão Grande, nel distretto settentrionale di Leira, le fiamme hanno incenerito 410 chilometri quadrati di boschi, pari a quattro volte l’area di Lisbona e dieci volte l’area di Porto.

(Foto: Hope Channel Portugal)

Genova – Attività di Adra

Genova – Attività di Adra

Franca Petrilli – Purtroppo il perdurare della crisi economica e la conseguente mancanza di lavoro hanno fatto sì che sempre più famiglie si rivolgano alle organizzazioni religiose per avere aiuto e sostegno. In questa realtà la nostra chiesa è un punto di riferimento importante. Due volte al mese il nostro coordinamento Adra distribuisce alimenti di prima necessità alle famiglie in difficoltà.

 

Io sto con i rifugiati

Io sto con i rifugiati




Il tema dei rifugiati oggi è certamente all’ordine del giorno.
Le prime pagine dei giornali di tutto il mondo dedicano uno spazio al fenomeno che invade la nostra vita quotidiana, e certamente ha un senso.
Tra accordi governativi e decreti legislativi, l’attenzione rivolta ai rifugiati sta diventando sempre più importante.
Anche ADRA Italia sta lavorando in questo settore.
Un reportage da Lampedusa a Castel Volturno con l’operatore di Hope Channel Italia, Paolo Mariotti.

Un disastro umanitario

Dichiarazione di Adra per la Giornata mondiale del rifugiato 2017

Mentre il 20 giugno si ricordano i rifugiati, oltre 65 milioni di persone nel mondo continuano a vivere fuori dalle loro case, nei centri di accoglienza e nei campi profughi.

EudNews/Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) difende da decenni i diritti e la dignità delle persone in fuga da guerre e persecuzioni: uomini, donne e bambini di tutte le fedi, etnie e nazionalità, che sono sopravvissuti a indicibili difficoltà, orrori e lutti.

Nel 2016 più di 1,5 milioni di rifugiati, sfollati e apolidi, in circa 40 Paesi, hanno ricevuto riparo, cibo, acqua potabile, prodotti per l’igiene, accesso all’istruzione, supporto psicosociale e altri servizi attraverso Adra, come parte della missione della chiesa di amare e aiutare i più vulnerabili.

Il 20 giugno, nella Giornata mondiale del rifugiato, oltre 65 milioni di persone nel mondo continuano a essere profughe, secondo l’Unhcr. Circa 22,5 milioni di esse sono rifugiati. Per Adra, questi numeri significano una cosa sola: non possiamo permetterci di esitare nell’aiutare le persone che fuggono da conflitti, persecuzioni e disastri.

“In questo momento di assoluta necessità”, afferma l’agenzia umanitaria avventista in una dichiarazione, “esortiamo le nazioni che hanno già risposto a espandere i programmi di reinsediamento dei rifugiati e di contribuire finanziariamente agli impegni globali per i rifugiati. Incoraggiamo tutti i Paesi a continuare a lavorare insieme per difendere i diritti e la dignità dei rifugiati in ogni parte del mondo. Rivolgiamo questo appello in un momento in cui i rifugiati e gli altri immigrati sono sempre più oggetto di manifestazioni di odio e atti di crudeltà a causa della loro religione, etnia o nazionalità.

Oggi Adra riafferma il suo impegno ad accogliere e aiutare i bisognosi. Non saremo guidati dall’opportunismo politico o dall’opinione pubblica, invece seguiremo la nostra fede e la nostra coscienza, che consideriamo al di sopra tutto. Quando incontriamo un rifugiato, vediamo un essere umano pieno di speranze, sogni e potenzialità inutilizzate. Ogni uomo e donna ha valore, perché figlio e figlia di Dio.

In un tempo di emergenza senza precedenti, è imperativo che siamo uniti, non nell’odio e nella paura, ma nell’amore e nella compassione, per lavorare insieme e porre fine alle sofferenze umane nel mondo.

Adra ringrazia i numerosi sostenitori – donatori individuali, chiese, volontari, organizzazioni senza fini di lucro e partner governativi – che lavorano al nostro fianco ogni giorno per assicurare a quanti sono costretti a fuggire dalle loro case, di poter vivere nuovamente un’esistenza sicura, pacifica e integrata”.

Per ulteriori informazioni su come aiutare i rifugiati nel mondo, visita il sito ADRA.org/refugees.

 

Un disastro umanitario

Primo posto per Adra Romania al Gala della società civile


“Speranza per gli immigrati” è stato selezionato tra 166 progetti e programmi.

EudNews/Notizie Avventiste – Il progetto “Speranza per gli immigrati” di Adra Romania ha vinto la quinta edizione del Gala della società civile, nella sezione “Progetti e campagne di volontariato”. Alla cerimonia del 12 giugno, presso il Teatro nazionale di Bucarest, era presente anche il presidente della Romania, Klaus Iohannis, che ha riconosciuto nelle organizzazioni non governative “una capacità formidabile” di risolvere i problemi, realizzando così cambiamenti positivi in Romania.

“Mi congratulo con l’intero settore associativo per l’affidabilità e la dedizione con cui serve e difende gli interessi delle persone e delle comunità”, ha affermato il presidente, “Ammiro il modo in cui molte volte è riuscito a proteggere i vulnerabili, ma anche la democrazia, lo stato costituzionale, le foreste e i parchi. Un numero enorme di persone e collaboratori meritano il mio apprezzamento perché si dedicano ad aiutare le famiglie, le donne, i bambini, le persone con bisogni speciali e provenienti da contesti svantaggiati. Coloro che sono qui, a questo evento, rappresentano il motore del buon cambiamento in Romania, attraverso il lavoro e l’impegno attivo nelle comunità, sapendo lasciare un segno positivo nella vita di molte persone”.

Ha poi assicurato di essere aperto a proposte e progetti delle Ong, inoltre faciliterà il dialogo tra lo Stato e la società.

Il Gala, che promuove e premia le attività del non profit in Romania, si è svolto sotto lo slogan “Grazie!” rivolto agli oltre 700 rappresentanti del settore associativo del Paese, del settore privato e pubblico, di accademici, giornalisti, ricercatori, leader e opinionisti della società civile e di figure pubbliche.

Una giuria di specialisti ha selezionato i vincitori tra i 166 progetti e programmi che hanno partecipato al concorso.
“Ora che Adra Romania è sul gradino più alto del podio ed è apprezzata proprio nell’anno in cui il Gala celebra il suo quindicesimo anniversario, non possiamo che dire grazie”, ha dichiarato Robert Georgescu, direttore nazionale dell’agenzia umanitaria avventista.

“È un momento storico per noi”, ha aggiunto, “Ci dà forza e ci stimola a continuare a investire nell’aiuto ai rifugiati in difficoltà. Crediamo che gli interventi di Adra nel Paese e all’estero faranno ancora la differenza tra la vita e la morte. Con questo premio che ci onora, vogliamo che il nostro motto, ‘Cambiare il mondo, una vita alla volta!’, diventi una sfida per tutti nell’aiutare anche solo un rifugiato. Non c’è niente di più importante in questo mondo che investire nel salvare le persone. Coloro che sperimentano questo stile di vita saranno d’accordo e assomiglieranno al Fondatore del cristianesimo”.

Mihai Braşov, volontario e coordinatore del progetto “Speranza per gli immigrati”, ha dedicato il premio a tutti i volontari “che hanno deciso di investire una parte del loro tempo e mettere al servizio le loro capacità per portare conforto a coloro che non sanno più sorridere a causa delle difficoltà e crudeltà che hanno affrontato”.

Fondata nel 1990, Adra Romania fa parte del network internazionale dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso, una delle più diffuse organizzazioni non governative del mondo, attiva in oltre 130 Paesi dove attua una filosofia che combina la compassione con lo spirito pratico, per aiutare le persone in difficoltà senza barriere razziali, etniche, politiche o religiose.

 

 

Un disastro umanitario

La Fondazione Regina Sofia riconosce il lavoro di Adra Spagna



Notizie Avventiste
– I regnanti Filippo e Leticia di Spagna, accompagnati da re Juan Carlos e dalla regina Sofia, hanno recentemente presenziato a Madrid le celebrazioni del 40° anniversario della Fondazione “Regina Sofia”, costituita il 17 maggio 1977 con l’impegno di lavorare a favore delle persone più svantaggiate all’interno e all’esterno del paese.

Durante gli eventi celebrativi di lunedì 22 maggio, donna Sofia ha riconosciuto le organizzazioni partner della Fondazione che porta il suo nome, e il loro lavoro. Tra di esse, anche l’agenzia umanitaria avventista, ADRA Spagna, ha ricevuto il riconoscimento, ritirato dal direttore generale Olga Calonge.

Fonte: Noticias Adventistas de España

Monselice – Uscita Adra

Monselice – Uscita Adra

Barbara Zordan – Domenica 28 maggio, abbiamo organizzato un’uscita nella piazza della nostra città per far conoscere l’associazione Adra e per raccogliere fondi. La nostra comunità, pur essendo piccola, ha visto impegnati gran parte dei membri e pure i nostri specialissimi scout Aisa che hanno svolto un apprezzabile lavoro. Il Signore ci ha benedetto con il bel tempo e con un esito che è andato al di là delle nostre aspettative.

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