Salute spirituale: la volontà

Salute spirituale: la volontà


La volontà ci porta a scegliere se continuare a stare male o voler iniziare un percorso per stare bene, prendendosi del tempo per farsi delle domande.

Segui il dialogo di Daniela Piazza con la pastora avventista Abigaela Trofin.

Di tutto un web – Rifiuti da costruzione

Di tutto un web – Rifiuti da costruzione


Ovviamente le case non possono essere costruite ammassando i sacchi della spazzatura. Ma riciclando altri rifiuti che stanno soffocando il pianeta, creando posti di lavoro e liberando l’ambiente. Come?

Curiosità, scienza e cultura dalla rete, la rubrica a cura di Mario Calvagno.

La guerra in Ucraina e i cambiamenti climatici

La guerra in Ucraina e i cambiamenti climatici

In che modo l’attuale conflitto in Europa potrebbe avere conseguenze sul riscaldamento globale?

David Wright – Pochi giorni dopo l’inizio della guerra in Ucraina, il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc) ha pubblicato il suo sesto rapporto, avvertendo che pur rimanendo un breve lasso di tempo per evitare il peggio, un’azione insufficiente oggi renderà irreversibili alcune conseguenze sull’ambiente. Entrambi queste situazioni sono legate ai combustibili fossili che ora minacciano la stabilità globale. Per questo il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha avvertito che stiamo ancora “camminando nel sonno verso la catastrofe climatica”, poiché le principali economie hanno aumentato le emissioni di anidride carbonica proprio quando erano necessari tagli drastici e si stanno affrettando a sostituire petrolio e gas russi, minacciando di far fallire le promesse della Cop26.¹

Quindi, lasciando da parte la potenzialità di una guerra mondiale, in che modo l’attuale conflitto in Europa potrebbe avere un impatto sul cambiamento climatico? Alcuni suggeriscono che ci abbia involontariamente salvato dal riscaldamento globale dato che il mondo sta passando a un’energia più pulita e rinnovabile.² Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sembra credere che la crisi offra un’opportunità tempestiva per accelerare i progressi verso le emissioni zero, grazie a un accordo sul gas naturale liquefatto con l’Unione europea che vuole eliminare la dipendenza dalle importazioni russe entro il 2027.

I pessimisti, tuttavia, sottolineano come la necessità di trovare fornitori alternativi alla Russia e la drastica riduzione della tempistica per avere disponibili sufficienti fonti di energia alternativa fanno capire che i combustibili fossili e altre fonti dannose per l’ambiente dovranno ancora essere usati a breve e medio termine. In questo contesto, ci sono alcune aperture eticamente discutibili per sostituire i produttori di petrolio di Medio Oriente e Sudamerica, come la riapertura di giacimenti di carbone, petrolio e gas dormienti; la riattivazione degli impianti dismessi; la revoca delle precedenti decisioni sulle trivellazioni; e la miscelazione del gas metano per uso domestico con l’idrogeno. Inoltre, sebbene l’energia nucleare sia considerata “pulita”, la costruzione dei reattori è incredibilmente lenta, producono grandi quantità di scorie pericolose e lo smaltimento  non ha ancora una soluzione sensata.

Il Centro per gli studi strategici e internazionali (Csis) ha identificato altre conseguenze che devono ancora manifestarsi nelle regioni con grave insicurezza alimentare e nei Paesi importatori di prodotti alimentari più vulnerabili agli shock dell’offerta e all’aumento dei prezzi.³ Prima della guerra, la pandemia di Covid-19 aveva già portato a livelli record il numero di persone a rischio alimentare, nonostante le ampie scorte globali di cibo e i prezzi del carburante bassissimi. Ora, con le scorte globali di cereali e semi oleosi in forse, i prezzi dell’energia sono aumentati vertiginosamente e la sicurezza alimentare è a maggior rischio.

Ucraina e Russia producono il 30% del grano esportato nel mondo e il 12% delle calorie alimentari consumate a livello globale. Con la guerra che ha quasi del tutto frenato le esportazioni di grano da entrambe le nazioni, l’aumento dei prezzi e delle carenze alimentari possono portare instabilità nei Paesi principali importatori in Medio Oriente, Asia e Africa. Se l’Ucraina non potrà piantare i raccolti per del 2023, questo si aggiungerà alla fame causata dal clima, con conseguenti più ampie carestie. Poiché la Russia è uno dei maggiori produttori di fertilizzanti e metà del mondo dipende dai concimi per la coltivazione alimentare, qualsiasi riduzione dell’offerta aggraverà il problema, limitando i raccolti in quelle zone.

Nell’Antico Testamento, la storia del popolo d’Israele offre una casistica istruttiva di come il comportamento umano irresponsabile porti alla distruzione dell’ambiente. Avevano ricevuto una buona terra di cui godere e una serie di istruzioni pratiche per vivere, eppure gli israeliti riuscirono, nel giro di poche generazioni, a trasformare un ecosistema descritto come “paese dove scorre il latte e il miele”, in qualcosa che rifletteva la condizione morale dei suoi abitanti: equilibrio ecologico ignorato, rimozione della copertura forestale, erosione del suolo, popolazione devastata dai litigi tribali e dalla guerra. L’antico testo levitico aveva persino precisato i possibili risultati se gli avvertimenti sulle “istruzioni per l’uso” fossero stati ignorati.

In Apocalisse 14, Giovanni parla chiaramente di un tempo in cui a “ogni nazione, tribù, lingua e popolo” sarà ricordato che “il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque” appartengono a Dio, il quale intende fare presto qualcosa per il nostro scempio ecologico.

Note 
¹ Il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, marzo 2022.
² Verleger, Boston Globe, 3.3.2022.
³ Il Centro di Studi Strategici e Internazionali, 26.2.2022.
4 Mathiesen, Politico, 28.2.2022.

(David Wright scrive sulla rivista avventista britannica Messenger. Si occupa in particolare delle tematiche che riguardano la cura del creato e il controllo del clima)

[Foto: David Neal / CC BY 4.0. Fonte: tedNews. Traduzione: L. Ferrara]

Transizione verso dove?

Transizione verso dove?


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 30 marzo 2022, Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF-Italia.

Tra i temi trattati: la siccità estrema del Nord Italia (nonostante le piogge previste) pone il problema di quale siano le vere priorità per il nostro Paese; la transizione ecologica non decolla in Italia, nonostante ci siano le premesse favorevoli  di ordine economico e geo-politico.

 

Bologna. Aisa. Giardino delle farfalle e aiuti ai profughi

Bologna. Aisa. Giardino delle farfalle e aiuti ai profughi

Monica De Paolis – Gli scout Aisa di Bologna partecipano al progetto “Corridoi ecologici per insetti impollinatori” proposto dalla Commissione globalizzazione e ambiente (Glam) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. 

Nel pomeriggio di sabato 26 marzo, insieme al club Aisa di Modena, abbiamo avuto l’occasione di incontrare Paolo Versari, professore presso la scuola di agraria a Castelfranco Emilia ed esperto conoscitore del mondo delle farfalle. Abbiamo imparato a conoscere da vicino un mondo che ha bisogno di essere tutelato e difeso. Gli insetti impollinatori sono fondamentali all’interno del nostro ecosistema. Trasportando il polline da un fiore all’altro, infatti, permettono l’impollinazione e la formazione del frutto. 

Il giardino della nostra comunità diventerà un luogo importante, un “giardino delle farfalle”, un progetto di tutela dell’ambiente e di testimonianza per il nostro quartiere.

Aiuti ai profughi ucraini 
Nello stesso giorno, gli scout di Bologna hanno raccolto e consegnato aiuti ai profughi dell’Ucraina alloggiati in alcune strutture che il Comune ha messo a loro disposizione. Abbiamo portato prodotti per la colazione, una sorpresa per i 20 bambini presenti in struttura e un cartellone realizzato dagli scout Tizzoni in segno di amicizia e di vicinanza.

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

L’ambiente diventa “valore fondamentale della Repubblica”

L’ambiente diventa “valore fondamentale della Repubblica”


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 9 febbraio 2022, Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF-Italia.

Da ieri entra nella Costituzione italiana la tutela di animali e ambiente. Servirà? E' stata definita la giornata di ieri "una giornata storica" per l'ambiente: come valuta il WWF questo aggiornamento della Costituzione?

 

L’ambiente diventa “valore fondamentale della Repubblica”

L’ambiente diventa “valore fondamentale della Repubblica”


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 9 febbraio 2022, Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF-Italia.

Da ieri entra nella Costituzione italiana la tutela di animali e ambiente. Servirà? E' stata definita la giornata di ieri "una giornata storica" per l'ambiente: come valuta il WWF questo aggiornamento della Costituzione?

 

Di tutto un web (29) – Abbasso la CO2

Di tutto un web (29) – Abbasso la CO2


Curiosità, Scienza e Cultura dalla Rete, la rubrica a cura di Mario Calvagno, speaker RVS.

Dobbiamo abbassare la CO2 nell’atmosfera se vogliamo avere un futuro meno problematico per l’ambiente e per la salute. Ci sono vari sistemi per eliminare quella già presente nell’aria che respiriamo, ma uno, sperimentato ultimamente, è molto più efficace degli altri. Per estrarre CO2 non produce CO2!

La mobilitazione sociale ha fatto la differenza

La mobilitazione sociale ha fatto la differenza


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 24 gennaio 2022, Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano alcune notizie del giorno con Daniele Calosi, segretario della Fiom-CGIL di Firenze.

Tra i temi toccati: sviluppi positivi sulla vertenza GKN; Colle, si parte, ma senza bussola.

 

Il nucleare può essere “verde”?

Il nucleare può essere “verde”?


"La questione atomica potrebbe essere anche la più divisiva a livello globale in questi anni. La necessità di decarbonizzare per fermare le emissioni e la crisi climatica, il calo delle risorse naturali e l’aumento dei prezzi di energia elettrica e gas, unito al complesso sviluppo delle rinnovabili e dei sistemi di stoccaggio, stanno portando diversi Paesi del mondo a riconsiderare l’uso dell’energia nucleare.

I pro atomo sottolineano oggi l’aspetto a basse emissioni delle centrali, così come l’imminente (ma ancora di fatto incompleto) arrivo di nuove tecnologie con reattori di quarta generazione sempre più sicuri e con meno scorie, mentre i detrattori considerano l’energia nucleare pericolosa (soprattutto dopo gli incidenti di Chernobyl e Fukushima) e ancora priva di soluzioni affidabili per lo smaltimento delle scorie radioattive. Ma mentre il dibattito continua, soprattutto all’interno dell’Unione europea (vedi tassonomia verde e ipotesi di inserire nucleare e gas naturale come fonti “green”), a livello mondiale il nucleare, dopo anni di incertezze, anche da parte degli investitori, sembra essere per molti Paesi la soluzione con cui completare il proprio mix energetico. Dalla Gran Bretagna fino all’Asia: di 55 reattori in costruzione nel mondo e 109 pianificati buona parte si trova infatti in Cina e India" (articolo di Giacomo Talignani "Il ritorno del nucleare" su Repubblica del 5-1-2022).

Abbiamo parlato della compatibilità di gas e nucleare con il progetto nazionale di transizione ecologica con un'esperta: Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia per il WWF-Italia.

Giuste ambizioni e falsi dilemmi

Giuste ambizioni e falsi dilemmi


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 16 dicembre 2021, Roberto Vacca intervista Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF-Italia.

Tra i temi toccati: PNRR, l'Italia è vicina agli obiettivi annuali, ma cosa ne è della transizione ecologica? 

Si conclude il vertice di Glasgow e il presidente Alok Sharma chiede scusa

Si conclude il vertice di Glasgow e il presidente Alok Sharma chiede scusa


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 15 novembre 2021, Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF-Italia.

Tra i temi toccati: l'accordo al ribasso sui cambiamenti climatici; povertà e disuguaglianza frenano qualsiasi accordo internazionale.

 

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