“Al tempo del Coronavirus: cronache di una pandemia”

“Al tempo del Coronavirus: cronache di una pandemia”


In occasione dell'uscita del nuovo libro di Hanz Gutierrez In the Time of Coronavirus: Chronicles of a Pandemic (ed. Adventist Forum) , per la rubrica Leggiamo insieme Roberto Vacca ha intervistato l'autore, che per l'occasione ci ha confermato che a breve uscirà una traduzione del libro anche in italiano francese e tedesco. 

Il professor Gutierrez propone nel suo libro riflessioni di ordine etico e teologico, prendendo spunto dai drammatici dati della cronaca di questi mesi e utilizzando l' "occhio esterno" di testi letterari prodotti nel lontano e recente passato che narrano di pandemie, realmente accadute o immaginate.

Hanz Gutierrez è docente alla Facoltà avventista di teologia di Firenze e responsabile del CECSUR; il Centro Culturale di Scienze Umane e Religiose della Facoltà avventista.

“Al tempo del Coronavirus: cronache di una pandemia”

“Al tempo del Coronavirus: cronache di una pandemia”


In occasione dell'uscita del nuovo libro di Hanz Gutierrez In the Time of Coronavirus: Chronicles of a Pandemic (ed. Adventist Forum) , per la rubrica Leggiamo insieme Roberto Vacca ha intervistato l'autore, che per l'occasione ci ha confermato che a breve uscirà una traduzione del libro anche in italiano francese e tedesco. 

Il professor Gutierrez propone nel suo libro riflessioni di ordine etico e teologico, prendendo spunto dai drammatici dati della cronaca di questi mesi e utilizzando l' "occhio esterno" di testi letterari prodotti nel lontano e recente passato che narrano di pandemie, realmente accadute o immaginate.

Hanz Gutierrez è docente alla Facoltà avventista di teologia di Firenze e responsabile del CECSUR; il Centro Culturale di Scienze Umane e Religiose della Facoltà avventista.

“Il lavoro nobilita l’uomo”, ma, nel mondo, rende schiavi i bambini!

“Il lavoro nobilita l’uomo”, ma, nel mondo, rende schiavi i bambini!


“Nel mondo ci sono ancora oggi 152 milioni di bambini vittime di lavoro minorile. Metà di essi, 73 milioni, sono costretti in attività di lavoro pericolose che mettono a rischio la salute, la sicurezza e il loro sviluppo morale. Sono vittime di sfruttamento sessuale, lavorativo o accattonaggio forzato. Un fenomeno che rimane largamente sommerso, presente nei Paesi più avanzati, come l’Italia”, (repubblica.it del 1 marzo 2021).

E proprio nel nostro Paese, nonostante il lavoro minorile sia vietato da oltre cinquanta anni, si è mantenuto costantemente nel tempo, e addirittura c’è il rischio che aumenti ancora vista la crisi economica creata in questo ultimo anno dalla pandemia. I dati dell'Ispettorato nazionale del lavoro riguardano le sanzioni per la violazione della legge (243 nel 2019), ma, quando si parla di lavoro minorile, la parola chiave è “sommerso”.

Le stime del numero dei minori occupati illegalmente parlano di almeno 340.000 fra ragazze e ragazzi al di sotto dei 16 anni. Lavorano nei bar o nei ristoranti, nelle campagne o nei cantieri, come baby sitter o altro. Qual è il messaggio che gli adulti stanno tramandando ai giovani? Quale eredità stanno ricevendo i figli di questa società malata e in difficoltà? Quale speranza hanno davanti?

La Bibbia è chiara: “Ascolta, popolo mio, il mio insegnamento; porgete orecchio alle parole della mia bocca! Io aprirò la mia bocca per esprimere parabole, esporrò i misteri dei tempi antichi. Quel che abbiamo udito e conosciuto, e che i nostri padri ci hanno raccontato, non lo nasconderemo ai loro figli; diremo alla generazione futura le lodi del SIGNORE, la sua potenza e le meraviglie che egli ha operate. Egli stabilì una testimonianza in Giacobbe, istituì una legge in Israele e ordinò ai nostri padri di farle conoscere ai loro figli, perché fossero note alla generazione futura, ai figli che sarebbero nati. Questi le avrebbero così raccontate ai loro figli, perché ponessero in Dio la loro speranza e non dimenticassero le opere di Dio, ma osservassero i suoi comandamenti” (Salmo 78:1-7).

Intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini.

 

 

Photo 9830327 © Aprescindere | Dreamstime.com

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La stanza degli abbracci

La stanza degli abbracci

Lina Ferrara – La poesia è capace di cogliere gli attimi sublimi ma anche i momenti più comuni della vita, regalando ogni volta emozioni e commozione. Così, l’ultima opera di Claudio Coppini, poeta e speaker di Radio Voce della Speranza, accompagna alla riflessione sulla situazione difficile della pandemia nel racconto di un piccolo episodio che muove il cuore e riempie di speranza.

Coppini descrive, o meglio dipinge con le parole, la visita a sua mamma al tempo del Covid-19. Lei è ospite di una Rsa fiorentina. Il coronavirus è stato inclemente con le case di riposo in diverse parti del nostro Paese, dove ha sviluppato contagi e mietuto vittime.

Per questo, le abitudini sono cambiate nelle visite ai parenti in questi luoghi; bisogna rispettare le dovute precauzioni ma… “separati” da un telo di plastica trasparente si può ancora godere di quell’abbraccio che lega una madre a suo figlio fin da quando è venuto al mondo.
 

La stanza degli abbracci 
Amore
scritto in cielo 
il nostro, 
mamma. 
Nemmeno il Covid 
che zitto zitto aveva attraversato la porta socchiusa 
ha potuto separarci. 
Abbracci e coccole  
al cellophane, 
vibrazioni ravvicinate 
oggi nella stanza 
degli abbracci. 
Cantiamo, cantiamo, 
senza saperlo 
il nostro canto   
si fa preghiera. 
E sale al cielo  
o forse è il cielo 
che scende giù. 
Ho sempre creduto fragile 
quest'amore, 
oggi lo scopro infrangibile. 
Ha superato tutto, 
anche il Covid. 
Sei un mito, mamma!  
E qui alla Casa dei nonni, (Rsa il Gignoro) 
ho visto angeli travestiti da marziani 
danzare notte e giorno, 
addomesticare la morte  
cantando la vita.

Claudio Coppini

Ascolta anche il programma di radio Rvs sulla Rsa "Il Gignoro", cliccando qui.

 

 

Accesso all’istruzione. Rimane un sogno per troppi bambini nel mondo

Accesso all’istruzione. Rimane un sogno per troppi bambini nel mondo

HopeMedia Italia – Ci rifiutiamo di accettare la previsione che 24 milioni di bambini e giovani in più sono a rischio di abbandono scolastico a causa delle interruzioni dovute alla pandemia di Covid-19. A dirlo è Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso), sede europea, che ricorda come già prima della crisi prodotta dal coronavirus “vi erano 258 milioni di studenti in età scolare senza accesso all'istruzione”.

I team di Adra in tutto il mondo, insieme ai partner, lavorano per garantire che tutti i bambini, ovunque, ricevano un'istruzione di qualità. Ma questo impegno, da solo, non basta. “Tutti i bambini del mondo a scuola” è un appello urgente per ogni individuo e comunità globale. “Invitiamo i governi, color che hanno responsabilità decisionali, le persone di potere, le organizzazioni con risorse, le organizzazioni non governative, le comunità di fede e tutti gli altri ad affrontare le conseguenze della pandemia insieme, come un'unica comunità globale, per consentire a tutti gli studenti di accedere all'istruzione nel 2021 e oltre” chiede Adra.

A rischio un successo trentennale 
Nel suo rapporto, Adra rileva che negli ultimi tre decenni il mondo ha vissuto uno periodo di progresso: 
– La mortalità infantile è precipitata da 12,5 milioni a 5,3 milioni di bambini all'anno.  
– L'aspettativa di vita è aumentata da 64 a 73 anni. 
– Il prodotto interno lordo (Pil) pro capite è aumentato del 50%. 
– La povertà estrema è scesa dal 36% al 10% della popolazione mondiale.

Questi risultati sono stati associati a una rivoluzione dell'educazione globale. Man mano che i vantaggi sociali e individuali dell'istruzione sono stati riconosciuti sempre di più, il finanziamento pubblico e la domanda di istruzione delle famiglie sono aumentati rapidamente: 
– I dati della dispersione scolastica sono scesi da 372 milioni di bambini e ragazzi nel 1990 a 258 milioni nel 2018. 
– L'analfabetismo è diminuito, nello stesso periodo, da una persona su quattro a livello globale, a meno di una su sette. 
– Il numero di ragazze che non frequentano la scuola si è dimezzato, riducendo la disparità di genere in questo ambito.

Tuttavia, di recente, i progressi per garantire che tutti i bambini ricevano un'istruzione di qualità hanno subito un arresto. Dal 2015, il numero di minori che non frequentano la scuola si è attestato a circa 258 milioni, per avere un’idea equivale alla popolazione di Germania, Francia, Italia e Spagna messe insieme. Un'analisi più approfondita ha rivelato che il numero di bambini delle elementari che non frequentano la scuola è fermo da oltre un decennio. Poi, è arrivata la pandemia.

Colpiti i più vulnerabili 
La pandemia ha prodotto la maggiore interruzione scolastica nella storia; ha riguardato circa 1,6 miliardi di studenti in oltre 190 Paesi di tutti i continenti. Se non affrontato con urgenza, l'impatto sarà generazionale e potrebbe invertire decenni di progresso. Il più vulnerabile sarà il più colpito. Quasi 24 milioni di studenti in più rischiano di abbandonare la scuola o di non avere accesso all'istruzione nel 2021 in seguito all'impatto economico della pandemia. Un numero pari agli abitanti di nove dei Paesi più piccoli dell'Unione europea (Malta, Cipro, Estonia, Lettonia, Slovenia, Lituania, Croazia, Irlanda e Slovacchia).

Sfide e possibili soluzioni 
Per invertire le tendenze negative e le conseguenze post-pandemia sulla scuola, Adra suggerisce di concentrarsi su quattro aree: 
– Finanziamento per l'istruzione. 
– Inclusione nell'istruzione. 
– Qualità e mantenimento dell'istruzione. 
– L’istruzione durante la crisi.

E poi propone alcune soluzioni.

Finanziamento per l'istruzione 
Sfida 
L'impatto della pandemia sull'economia globale ha portato a un inasprimento dei bilanci pubblici. Gli aiuti all'istruzione dovrebbero diminuire di 2 miliardi di dollari, il che rappresenta una riduzione del 12% rispetto al suo massimo storico nel 2018. E i livelli di aiuti riprenderanno a essere quelli della pre-pandemia solo nel 2024. Ciò aggraverà la crescente pressione sui Paesi a basso e medio reddito che affrontano la duplice sfida del notevole aumento dei bisogni e della diminuzione delle risorse economiche.

Possibili soluzioni 
– Maggiore mobilitazione delle risorse interne per l'istruzione (garantire che la spesa soddisfi i parametri di finanziamento minimi: 4% – 6% del Pil e 15% – 20% della spesa pubblica). 
– Aumento degli aiuti all'istruzione (portare gli aiuti allo 0,7% del reddito nazionale lordo e dedicare almeno il 10% all'istruzione). 
– Ridurre i costi dei trasferimenti di denaro per aumentare la spesa delle famiglie per l'istruzione. 
– Ridurre l'evasione fiscale da parte delle grandi multinazionali e degli individui con ricchezza elevata per aumentare le risorse nazionali disponibili per l'istruzione.

Inclusione nell'istruzione 
Sfida 
I bambini che hanno maggiori probabilità di essere esclusi dall'istruzione appartengono a famiglie svantaggiate per povertà, lingua, posizione, genere ed etnia.

Possibili soluzioni 
Sfida alle norme e ai comportamenti sociali, come: 
– sostegno a livello locale e globale per affrontare la partecipazione all'istruzione e combattere atteggiamenti negativi, stigma e violenza; 
– promuovere una pianificazione educativa sensibile al genere. 
Stabilire e attuare leggi e politiche eque: 
impegnarsi in quadri internazionali che promuovano lo sviluppo inclusivo della disabilità; 
miglioramento dei dati sui bambini che vivono con una disabilità; 
sviluppare politiche educative inclusive (una migliore formazione degli insegnanti di sostegno, programmi di studio che affrontano questioni di inclusione e costruzione di strutture scolastiche più accessibili).

Qualità e mantenimento dell'istruzione 
Sfida 
Si stima che 274 milioni di bambini che frequentano la scuola non apprendano le competenze di base necessarie per condurre una vita produttiva e sana. La metà degli alunni della scuola primaria non apprende le abilità fondamentali di base, come leggere, scrivere e far di conto; tre quarti degli studenti delle scuole secondarie non acquisiscono le abilità di base del livello secondario. Il problema si aggrava quando la qualità dell'istruzione è bassa e i tassi di abbandono aumentano.

Possibili soluzioni 
Migliorare i risultati di apprendimento attraverso: 
– istruzione – implementare le tecniche di insegnamento e apprendimento partecipativo; 
– formazione – aumentare la qualità e la quantità degli insegnanti; 
– valutazione – attivare strumenti migliori per misurare i risultati dell'apprendimento; 
– curricula – coinvolgere gli insegnanti in un dialogo strategico efficace.

Attivare strumenti che migliorino: 
– i risultati di apprendimento; 
– le infrastrutture scolastiche; 
– l'inclusione.

L’istruzione durante la crisi 
Sfida 
Prima della pandemia, 104 milioni di bambini di età compresa tra 5 e 17 anni non avevano accesso all'istruzione a causa di conflitti e crisi naturali nelle loro nazioni. Quando il Covid-19 ha iniziato a diffondersi, questa cifra è aumentata in modo esponenziale: 1,6 miliardi di studenti sono stati colpiti, incluso il 99% di tutti gli studenti dei Paesi a reddito medio e basso.

Possibili soluzioni 
– I Paesi soggetti ai disastri naturali e colpiti da conflitti dovrebbero tenere conto delle crisi nella loro pianificazione educativa a lungo termine. 
– I bambini rifugiati siano inclusi nei sistemi educativi nazionali. 
– L'istruzione non è la prima vittima della crisi. I Paesi donatori dovrebbero fornire finanziamenti flessibili e accelerati in tempi di crisi, destinati all'istruzione. 
– Intanto che i governi formulano i loro piani per riaprire le scuole, la sicurezza per tutti e l'inclusione dovrebbero essere ritenuti aspetti incontestabili. 

Per maggiori informazioni sulla campanga "Tutti i bambini del mondo a scuola" visita il sito Tutti a scuola – Adra Italia.

[Fonte: Eud News/Adra Europe]

Coronavirus. Deceduto l’ambasciatore dello Zimbabwe negli Emirati Arabi Uniti. Era avventista

Coronavirus. Deceduto l’ambasciatore dello Zimbabwe negli Emirati Arabi Uniti. Era avventista

HopeMedia italia – Jethro Ndombondayi Ndlovu, ambasciatore dello Zimbabwe negli Emirati Arabi Uniti, si è spento in seguito alle complicazioni del Covid-19. Il quotidiano ZimLive riporta che Ndlovu, devoto avventista, è deceduto in un ospedale privato ad Harare, capitale dello Zimbabwe, alla fine del mese scorso. Aveva 66 anni.

L’ambasciatore era rientrato in Zimbabwe a dicembre 2020, per partecipare ai funerali di suo fratello, ed era risultato positivo al coronavirus mentre si preparava a tornare negli Emirati Arabi Uniti. Ndlovu è stato l'ultimo funzionario di alto rango del Paese africano a morire di Covid-19, evidenzia ZimLive. Quattro ministri e un giudice della Corte Suprema erano deceduti in precedenza a causa del coronavirus.

[Fonte e foto: Adventist Today]

 

Cosa sapere dopo il vaccino

Cosa sapere dopo il vaccino

Janelle Ringer – Man mano che il vaccino è più disponibile, diventano comuni le domande su cosa fare dopo la vaccinazione. Jennifer Veltman, medico e direttrice del dipartimento malattie infettive presso la Loma Linda University Health, risponde alle domande frequenti delle persone che hanno ricevuto il vaccino anti Covid-19.

Domanda: Dopo essere stato vaccinato, posso abbracciare gli altri? E se anche loro fossero vaccinati? 
Jennifer Veltman: Purtroppo, non abbiamo queste risposte. Gli studi sui vaccini sono stati progettati per rispondere alla domanda: “Sono protetto da coloro che presentano i sintomi del Covid-19?”. Gli studi sui vaccini non sono stati creati per rispondere a domande sulla prevenzione e la trasmissione. Speriamo di avere presto una risposta.

D.: Dopo essere stato vaccinato, dovrei continuare a indossare mascherine e mantenere la distanza fisica? 
J. V.: Per ora, sia i vaccinati che i non vaccinati devono seguire le attuali raccomandazioni del Dipartimento di sanità pubblica (indossare mascherine e mantenere il distanziamento fisico). Possiamo abbassare la guardia e fermarci con le mascherine solo quando la diffusione del coronavirus diminuisce e viene consigliato dal Dipartimento della sanità pubblica.

D.: Dopo essere stato vaccinato, posso comunque trasmettere il coronavirus ad altri? 
J. V.: Sì. Un vaccino che richiede due dosi necessita di 7-14 giorni dopo la seconda dose per avere una protezione completa, e anche in questo caso è efficace al 95%, non al 100%.

D.: Se avessi sintomi simil-influenzali, dovrei comunque sottopormi al test per il coronavirus? 
J. V.: Se si verificassero sintomi coerenti con il Covid-19 che durano per più di 48 ore, dovresti comunque sottoporti al test per il coronavirus.

D.: Cosa posso fare per rallentare la diffusione di questa malattia? 
J. V.: Indossa la mascherina per proteggere te stesso e gli altri, stai ad almeno a un metro e ottanta cm di distanza dalle persone che non vivono con te ed evita la folla. Con più persone vieni in contatto, maggiori sono le probabilità che tu sia esposto al Covid-19. È anche importante lavarsi le mani spesso e per almeno 20 secondi.

[Janelle Ringer è redattrice delle notizie della Loma Linda University Health. La Loma Linda è un’istituzione universitaria e sanitaria della Chiesa avventista, con sede in California. Traduzione: L. Ferrara]

 

Coronavirus, i giovani e la scuola. Pensieri e aspettative

Coronavirus, i giovani e la scuola. Pensieri e aspettative


Un quadro critico quello che emerge dagli studenti delle scuole superiori, che fa suonare un campanello dallarme sul rischio dispersione scolastica. Ѐ quanto emerge dal Report IPSOS, dal titolo "I giovani al tempo del coronavirus". Analizza opinioni, stati danimo e aspettative di studenti tra i 14 e i 18 anni.

In merito alla DAD in generale la principale difficoltà è rappresentata dalla fatica a concentrarsi per seguire le lezioni online e dai problemi tecnici dovuti alla connessione internet/copertura di rete propria o dei docenti.

Le ripercussioni al livello sociale sono pesanti. In un mondo di incontri solo virtuali, si osserva la riscoperta del valore della relazione dal vivo” con i coetanei e la mancanza di poter vivere esperienze sentimentali importanti per la loro età. Gli adolescenti inoltre si sentono esclusi dalle scelte per il contrasto alla diffusione del Covid. Stanchezza, incertezza e preoccupazione sono i principali stati danimo che ragazze e ragazzi hanno dichiarato di vivere in questo periodo.

Save the Children che ha pubblicato il rapporto e che si è sempre impegnata contro la povertà economica e contro la povertà educativa di famiglie, bambini e bambine, accompagnandoli anche in ambito adolescenziale, ritiene che sia fondamentale agire subito con delle forme di ristoro” educativo a sostegno degli studenti direttamente colpiti dalla crisi. Ritiene essenziale evitare che un temporaneo black out scolastico gli impedisca di realizzare i loro sogni, dimostrando a ragazzi e ragazze che le difficoltà si superano, insieme.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Antonella Inverno, Responsabile Politiche Infanzia Save the Children.

 

Foto: SaveTheChildren/IPSOS

 

Vaccini. Testimonianze in prima persona

Vaccini. Testimonianze in prima persona

Gli operatori sanitari dell’ospedale Loma Linda (Stati Uniti) condividono le ragioni per cui si sono vaccinati.

HopeMedia Italia – In prima linea per oltre nove mesi, medici e operatori sanitari, in Italia e nel mondo, sono tra i primi a ricevere il vaccino contro il virus Sars-CoV-2, per poter svolgere il loro lavoro in sicurezza per se stessi e per gli altri. I vaccini approvati di recente, spiegano dalla Loma Linda University Health (Lluh), in California, offrono speranza per la fine dell'immensa pressione che il coronavirus ha collocato sul sistema sanitario. 

Negli ultimi giorni, gli operatori sanitari della Loma Linda hanno condiviso le loro ragioni per vaccinarsi.

“I vaccini significano speranza! I vaccini significano vita! Questo vale per me, la mia famiglia, i miei amici e la mia comunità" ha detto Jennifer Quach, che lavora presso i servizi di maternità della Lluh. Suo figlio è affetto dalla sindrome di ostruzione congenita delle vie aeree alte (congenital high airway obstruction syndrome – Chaos), una condizione rara che blocca le vie aeree e le corde vocali. Per J. Quach questa è una delle maggiori motivazioni per essere vaccinata.

“Ho ricevuto il vaccino perché amo il mio prossimo come me stessa" ha affermato LeAnn Nash, infermiera dell'unità pediatrica post-anestesia.

"Sono stato vaccinato perché voglio proteggere me stesso e la mia famiglia" ha spiegato Matthew Sutton, specializzando in farmacia.

Tiera Evans, dottoressa di ostetricia e ginecologia, ha così motivato: "Ho ricevuto il vaccino per i miei genitori e i miei figli". Evans è stata raggiunta da suo marito, Joshua Gabel, medico di chirurgia, che ha spiegato la sua ragione per la vaccinazione: "Sono stato vaccinato per proteggere i miei pazienti, i bambini e la comunità".

"Sono stato vaccinato per mia moglie, i miei figli, i miei genitori e miei pazienti" gli ha fatto eco Ryan Hayton, medico chirurgo di terapia intensiva.

“Mentre gli operatori sanitari continuano a vivere questo momento storico della pandemia, i temi centrali sembrano essere la gioia e l'ottimismo in una situazione incredibilmente difficile” ha concluso Janelle Ringer della Loma Linda News .

 

[Foto e fonte: Loma Linda University Health News]

Vaccini Covid-19. Affrontare le preoccupazioni, offrire consigli

Vaccini Covid-19. Affrontare le preoccupazioni, offrire consigli

HopeMedia ItaliaPubblichiamo l’articolo dei Ministeri avventisti per la promozione della Salute della Chiesa mondiale; del Biblical Research Institute (Istituto di ricerca biblica, sempre della Chiesa mondiale); e della Loma Linda University School of Pharmacy and School of Public Health (scuola di farmacia e di salute dell’Università Loma Linda) apparso il 18 dicembre sul sito di Adventist News Network (Ann).

Gli avventisti del settimo giorno considerano il ritorno di Cristo come il culmine della storia e la fine di malattie, sofferenze e morte. Allo stesso tempo, ci è stato affidato il messaggio avventista sulla salute, presentato e ampliato negli scritti di Ellen White, che riassume come vivere in modo sano attraverso comportamenti e stile di vita salutari, pratici e olistici.

Siamo a favore di tutte queste pratiche per mantenere un sistema immunitario sano e, in caso di pandemia, è necessario ancora di più. Ellen White non è stata soltanto una fonte ispirata di informazioni sanitarie in grande anticipo sui tempi, ma ha dato un modello di prevenzione pratica nei confronti della malattia letale della sua epoca, il vaiolo. Infatti, si è sottoposta lei stessa al vaccino, così come le persone a lei care. (Nota 1) Oggi, il vaiolo è stato debellato a livello globale.

Ci auguriamo che questo articolo risponda agli interrogativi, mitighi i timori e risolva alcuni dei più diffusi miti e voci, e possa così portare la pace nel cuore dei nostri membri, mentre prendono decisioni sanitarie guidati dai loro medici.

Ci sono voci e teorie complottistiche che usano il vaccino Covid-19 come interpretazione e/o adempimento della profezia. Al riguardo abbiamo chiesto un commento al Biblical Research Institute della Chiesa avventista mondiale, che ha così risposto:

“Lo sconvolgimento globale causato dalla pandemia di Covid-19 ha generato notevoli speculazioni relative agli eventi della fine dei tempi e a interpretazioni errate della Bibbia. Di recente, è stata avanzata la teoria, diffusa attraverso i social media e alcuni siti Internet, secondo cui i prossimi vaccini prodotti per combattere il Covid-19 sono parte di un processo di controllo che porterà all’applicazione del ‘marchio della bestia’.

Occorre tuttavia sottolineare la convinzione degli avventisti che, ai tempi della fine, la controversia si concentrerà sulla legge di Dio e in particolare sul quarto comandamento (cfr. Apocalisse 14:12). Inoltre, il messaggio del terzo angelo metterà in guardia contro la ricezione del marchio (cfr. Ap 14:9-11) e illuminerà l’umanità sulle tematiche in questione.

Per questo motivo, dovrebbe essere chiaro che gli avventisti del settimo giorno interpretano il ‘marchio della bestia’ non come un marchio letterale, ma un segno di fedeltà che identifica chi lo porta come persona fedele al potere rappresentato dalla bestia.
Da una prospettiva diversa, un’altra idea speculativa sostiene che i vaccini rendano impuri coloro che li assumono perché, presumibilmente, per produrli vengono utilizzate sostanze impure. A questo proposito, chiariamo che le istruzioni bibliche permanenti che proibiscono il consumo di sangue e cibi impuri (cfr. Levitico 11:1–20; 17:11-12; Atti 15:20) non si applicano ai vaccini, per l’ovvia ragione che i vaccini sono prodotti come farmaci per salvare vite umane, non per servire da cibo.

Simili speculazioni screditano la Parola di Dio e creano confusione tra i credenti sinceri ma meno informati. Usare l’introduzione di un vaccino per suscitare uno scenario escatologico di proporzioni spirituali e cosmiche, o per contrastarlo sulla base di un’interpretazione errata della Scrittura, serve solo a distogliere i credenti sinceri dalle vere questioni profetiche e dall’impegno della Chiesa avventista nella proclamazione del Vangelo.

Si spera che un vaccino efficace aiuti a fermare l’attuale pandemia. Ciò proteggerà la vita di coloro che non hanno ancora conosciuto il Vangelo, ma anche di chi lo ha già accettato ed è quindi impegnato a condividere l’amore infinito di Dio a un mondo sofferente (cfr. Giovanni 3:16)”. (Nota 2)

Il Ministeri avventisti per la promozione della Salute si fondano saldamente sulla Bibbia e gli insegnamenti dello Spirito di profezia tramite Ellen White, e sono in sintonia con la scienza sanitaria basata su prove scientifiche. Facciamo affidamento su queste basi per formulare approcci e consigli sulla salute. Con milioni di contagiati, molti decessi e le infezioni in aumento a livello globale, sono stati sviluppati alcuni vaccini in tempi record. Ci sono numerose domande che le persone pongono sul vaccino Covid-19.

In quanto Chiesa sosteniamo le raccomandazioni di sanità pubblica basate sui dati e stiamo anche attenti a non rilasciare dichiarazioni che possano essere interpretate come sostitutive delle linee guida dei servizi sanitari nazionali e internazionali. Per questo motivo, è importante che i nostri commenti siano compresi nell’ambito della posizione ufficiale della Chiesa sull’immunizzazione:

“La Chiesa avventista del settimo giorno pone un forte accento sulla salute e il benessere. L’enfasi avventista sulla salute si basa sulla rivelazione biblica, gli scritti ispirati di E. G. White (co-fondatrice della Chiesa) e la letteratura scientifica sottoposta a revisione paritaria [peer-reviewed]. Pertanto, incoraggiamo l’immunizzazione/vaccinazione responsabile e non abbiamo ragioni basate sulla fede per non incoraggiare i nostri membri a partecipare in modo responsabile ai programmi di vaccinazione protettiva e preventiva. Diamo valore alla salute e alla sicurezza della popolazione, compreso il mantenimento dell’‘immunità di gregge’. Non siamo la coscienza del singolo membro di chiesa e riconosciamo le scelte individuali che vengono esercitate da ogni persona. La decisione di non essere vaccinati non è e non deve essere vista come un dogma o una dottrina della Chiesa avventista del settimo giorno”.

Vi è stato impegno nello stabilire un approccio affidabile, basato sui dati, nel trattamento del Covid-19. Inoltre, e in tempi record, sono stati prodotti dei vaccini che vengono ora utilizzati per aiutare a tenere sotto controllo la pandemia. Tuttavia, le persone hanno dubbi e domande sui vaccini Covid-19.

Il 2 dicembre 2020 è stata concessa l’autorizzazione all’uso di emergenza (Eua) del vaccino Pfizer/BioNtech nel Regno Unito, il 9 dicembre in Canada. Negli Stati Uniti, il vaccino Pfizer è stato esaminato dalla Food and Drug Administration (Fda) e autorizzato provvisoriamente l’11 dicembre. Seguirà il vaccino Moderna.

In dialogo con la Loma Linda University School of Public Health (Llusph), Michael Hogue, decano della scuola di farmacia presso la Loma Linda, membro del gruppo di lavoro del Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione dei Centri statunitensi per il controllo delle malattie (Cdc) sui vaccini Covid-19 e della task force sui vaccini Covid-19 della contea di San Bernardino in California, ha condiviso alcune informazioni in risposta alle domande frequenti sui vaccini Pfizer/BioNtech e Moderna. Le riportiamo di seguito.

Domande e dati concreti sul vaccino 
Domanda: Il vaccino mRna (acido ribonucleico messaggero) cambia il Dna di una persona? 
Dato concreto: Entrambi i vaccini di riferimento sono basati su mRna, che è il primo per i vaccini, ma la tecnologia è stata utilizzata nelle cure mediche negli ultimi 15 anni. Il vaccino entra nel citoplasma di una cellula (il fluido all’interno della cellula), e stimola la produzione di anticorpi per combattere la proteina spike del virus Sars-CoV-2. Poiché non entra nel nucleo della cellula, non modifica il Dna o la struttura/funzione genetica.

Domanda: Dato che è stato sviluppato così rapidamente, può essere sicuro ed efficace? 
Dato concreto
: Grazie all’attuale tecnologia, il virus Sars-CoV-2 è stato sequenziato dopo pochi giorni dalla sua identificazione e immediatamente è stato avviato il lavoro sul vaccino. La dimensione del campione per l’ampio studio è di 40.000 persone (di solito la dimensione media del campione per lo studio sul vaccino della Fda è di 27.000). Due mesi per uno studio di due anni. I dati vengono attentamente monitorati. La prima dose ha mostrato una protezione della risposta immunitaria del 50%. La seconda dose ha raggiunto una protezione del 95%! (Solo il vaccino contro l’epatite A è più alto, con una protezione di circa il 100%). Lo studio è stato ben progettato e ha rappresentato le diverse componenti demografiche degli Stati Uniti, salvo i nativi americani (e lo studio in corso lavora per rimediare). L’efficacia e gli effetti collaterali sono risultati simili in tutti i gruppi etnici.

Domanda: Gli ingredienti e i conservanti del vaccino sono pericolosi? 
Dato concreto
: Non ci sono conservanti in questi due vaccini Covid-19, per questo richiedono impianti di congelamento per la conservazione e il trasporto. Il vaccino viene accuratamente purificato.

Domanda: Quali sono gli effetti collaterali? 
Dato concreto
: Finora, il 10% dei soggetti [vaccinati, ndt] ha riferito di avere febbre entro il secondo giorno e nelle 24 ore [dalla somministrazione, ndt] il 50-60% ha riferito di sentirsi “dolorante”. Finora ci sono stati pochissimi effetti collaterali gravi con il vaccino Pfizer/BioNtech, inclusi tre casi di reazioni allergiche significative (insolitamente basse, probabilmente dovute al mancato utilizzo di conservanti). 

Il dottor Hogue ha inoltre commentato che se una persona è già risultata positiva al Covid-19 in passato, può ancora essere vaccinata, ciò aumenterà semplicemente i suoi livelli di anticorpi. Ha anche sottolineato che sottoporsi al vaccino negli Stati Uniti non è obbligatorio, ma è una scelta volontaria.
L’efficacia dei vaccini Pfizer/BioNtech e Moderna è simile, ma non sono intercambiabili: se una persona inizia con uno, la seconda dose deve essere della stessa marca. L’intervallo tra la prima dose e il richiamo è di 21 giorni nel vaccino Pfizer; per il vaccino Moderna è stato riferito che tra le due dosi dovranno trascorrere 28 giorni. L’uso del vaccino non è autorizzato in gravidanza e nei soggetti di età inferiore a 16 anni.

Conclusione 
L’immunizzazione, insieme ai servizi igienico-sanitari e all’acqua potabile, è stata fondamentale per l’aumento della longevità osservata là dove sono stati applicati questi interventi. I vaccini sono stati a lungo utilizzati dai membri della chiesa avventista in tutto il mondo. Insieme alle buone pratiche sanitarie, hanno fornito protezione contro molte infezioni e prevenuto malattie e morte.

Di fronte all’entità globale della pandemia, dei decessi, della disabilità e degli effetti a lungo termine del Covid-19, che emergono in tutte le fasce d’età, incoraggiamo i nostri membri a prendere in considerazione l’immunizzazione responsabile e la promozione e la facilitazione dello sviluppo di quella che è comunemente definita immunità di gregge (immunità raggiunta da circa l’80% degli individui di una popolazione in seguito a una precedente infezione e/o vaccinazione).

Ribadiamo che la decisione di essere vaccinati o no spetta a ogni individuo, e deve essere presa in accordo che la propria assistenza sanitaria. È importante la ricerca personale sull’argomento. Infine, facciamo affidamento sulle pratiche sanitarie bibliche e dello Spirito di profezia, e seguiamo la guida di Dio nella nostra vita, che porterà pace e sicurezza nelle nostre scelte.
 

Note
1. Riguardo alla vaccinazione contro il vaiolo, D.E. Robinson, uno dei segretari di Ellen White, scrisse quanto segue circa la posizione della signora White nei confronti delle vaccinazioni: “Mi chiedete precise informazioni riguardo a ciò che ha scritto la signora White sulle vaccinazioni e il siero. È possibile rispondere brevemente a questa domanda, poiché lei non fa alcun riferimento su questo tema nei suoi scritti. Tuttavia, vi interesserà sapere che una volta in cui si verificò un’epidemia di vaiolo, lei stessa fu vaccinata ed esortò i suoi collaboratori a fare altrettanto. Dicendo questo, la sorella White riconobbe che la vaccinazione rende immuni contro vaiolo o attenua molto i suoi effetti nell’organismo umano. Riconobbe anche il pericolo di contagio senza queste precauzioni. Firmato: D. E. Robinson”. – Selected Messages, vol. 2, p. 303.

2. Biblical Research Institute della Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno, dicembre 2020.

[Immagine: Getty Image. Fonte: Ann]

Prevenzione del Covid-19. Stile di vita e alcuni integratori

Prevenzione del Covid-19. Stile di vita e alcuni integratori

HopeMedia Italia – Un articolo apparso sul sito della Regione Intereuropea della Chiesa, evidenzia che da quando è apparsa e si è diffusa la malattia Covid-19, i governi e le organizzazioni internazionali hanno adottato, o incoraggiato, misure drastiche per spezzare la catena di trasmissione e “appiattire la curva” delle infezioni, utilizzando lockdown totali e parziali, misure restrittive, diffusione di pratiche igieniche e distanziamento fisico.

Ben presto, nello sviluppo della pandemia, è emerso che oltre all'età e ad alcune condizioni di salute (immunodepressione, asma, ecc.) vi erano altri fattori di rischio comuni a coloro che presentavano una grave infezione da Covid-19 (note 1 e 2 in fondo all’articolo).

Si è notato infatti che il rischio di ospedalizzazione era 3 volte maggiore per chi soffriva di ipertensione; saliva fino a 6 volte per i diabetici; anche le persone con patologie cardiovascolari avevano un rischio 6 volte maggiore; e aumentava da 3 a 7 volte per gli obesi, in base al livello di obesità.

"È chiaro che la presenza di malattie croniche è la principale minaccia in caso di infezione da Sars-CoV-2" ha spiegato Valérie Dufour, responsabile dei Ministeri per la promozione della Salute presso la Regione Intereuropea "Sappiamo da decenni che queste malattie sono legate allo stile di vita e possono essere notevolmente migliorate attraverso un cambiamento delle proprie abitudini”.

Allo stesso tempo, gli studi sul ruolo e il potenziale preventivo di alcune vitamine e oligoelementi hanno mostrato forti evidenze. Per quanto riguarda i fattori di rischio e di protezione, Becky McCall ha scritto su Medscape, una rivista medica online, quanto segue: "La carenza di vitamina D al momento del ricovero in ospedale è stata associata a un aumento di 3,7 volte delle probabilità di morire per Covid-19, secondo uno studio osservazionale che esamina i dati della prima ondata di pandemia. Quasi il 60% dei pazienti con Covid-19 era carente di vitamina D al momento del ricovero, e gli uomini con stadi avanzati di polmonite da Covid-19 mostravano il deficit maggiore". (Nota 3)

“Allora, perché non ci sono stati messaggi dalle autorità pubbliche per informare la popolazione sull'importanza della vitamina D, dello zinco o di altri oligoelementi che possono aiutare a prevenire forme gravi di Covid-19?” si è chiesta Dufour “Oppure, perché non sono disponibili informazioni pubbliche sui fattori di rischio modificabili per il Covid-19?”.

"Alla luce delle informazioni scientifiche disponibili, la prevenzione del Covid-19 non dovrebbe includere solo misure igieniche, ma anche e soprattutto sottolineare l'importanza di uno stile di vita sano, insieme a un'adeguata integrazione" ha concluso Dufour.

Note 
1. Centers for Disease Control and Prevention
2. Centers for Disease Control and Prevention (2)
3. Medscape

Per maggiori informazioni su come rafforzare il proprio sistema immunitario, segnaliamo il video Sars-Cov-2 is not the only threat to our health!, di Valérie Dufour. Il video è sottotitolato in diverse lingue tra cui anche l’italiano. 

 

[Fonte: Eud News.Traduzione: L. Ferrara]

Alla faccia del Covid! La pandemia, lo smart working e la chirurgia plastica

Alla faccia del Covid! La pandemia, lo smart working e la chirurgia plastica


A partire dal lockdown di marzo molti hanno cominciato a lavorare in smart working e a guardarsi di più. Non allo specchio ma al computer, cominciando a identificare i difetti del viso come non era accaduto prima. Le videochiamate ci costringono a guardare la nostra immagine in un rettangolo sullo schermo del PC. Così il mercato della chirurgia estetica e plastica sembrerebbe non conoscere la crisi scatenata dalla pandemia ma anzi questa particolarità potrebbe derivare dalla pandemia stessa. Le persone chiuse in casa si guardano di più e interiorizzano maggiormente le loro ansie e le loro paure. Da qui il ricorso agli specialisti del settore percepiti come una via d’uscita. Questa la notizia riportata nel programma di oggi tratta dall’articolo di Andrea Lattanzi su repubblica.it del 14 dicembre.

Ci può essere anche una soluzione certamente più efficace: “Perciò io vi dico: non preoccupatevi troppo del mangiare e del bere che vi servono per vivere, o dei vestiti che vi servono per coprirvi. Non è forse vero che la vita è più importante del cibo e il corpo è più importante del vestito? […] Il Padre vostro che è in cielo sa che avete bisogno di tutte queste cose. 'Voi invece cercate prima il regno di Dio e fate la sua volontà: tutto il resto Dio ve lo darà in più. Perciò, non preoccupatevi troppo per il domani: ci pensa lui, il domani, a portare altre pene. Per ogni giorno basta la sua pena.” (Vangelo secondo Matteo 6:25-34).

Intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini.

 

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