Al capitolo 4 del libro dei Proverbi, Salomone inizia rivolgendosi ai giovani in tema di “discernimento”, cioè della facoltà di scegliere un comportamento opportuno in base alle esigenze della situazione, soprattutto sul piano etico o intellettuale. E poi parla degli insegnamenti del padre e della madre come indispensabili per la maturazione morale di un figlio. In che modo i giovani di oggi possono rispondere a questa sollecitazione?
Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Gianni Caccamo, pastore delle chiese avventiste di Bologna, Forlì e Modena.
Dopo due anni in cui anche le chiese hanno vissuto il distanziamento finalmente un incontro regionale per le comunità avventiste. Una giornata all'insegna della lode, della fratellanza della Parola e della gioia. Un programma per grandi e piccini come è nel cuore e nella mente del nostro Movimento.
Jonathan Di Maggio – Nel weekend 30 settembre – 2 ottobre, noi giovani della comunità avventista di Torre Pellice ci siamo ritrovati presso la Casa valdese di Vallecrosia (Im). È stato un ritiro spirituale speciale, sia per gli scenari tipici della Liguria, tra mare e montagna, sia per il tema. Il nostro pastore, Robert Caciula, ci ha guidato nell’interessante analisi delle relazioni tra noi, il prossimo e il Signore. Sono stati il direttore locale dei giovani, Mario Di Maggio, e la vicedirettrice, Vera Woitschach, ad avere reso possibile questa esperienza.
L’incontro si è svolto nel migliore dei modi, con momenti di riflessione, di canto e di spensieratezza. Il tempo condiviso insieme è stato arricchito anche da giochi di società e passeggiate in riva al mare. Il nostro desiderio è di moltiplicare le occasioni per ripetere queste esperienze di fede e fratellanza.
Saggezza, intelligenza e discernimento, concetti espressi da Salomone, interagiscono nella formazione alla vita di un giovane. Come possono incidere nella relazione tra giovani e adulti?
Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con Gianni Caccamo, pastore delle chiese avventiste di Bologna, Forlì e Modena.
Una sfida importante, quella dei credenti adulti di porgere ai giovani, anche in forma verbale, alcuni stimoli con delle narrazioni e con il giusto coinvolgimento, per suscitare il loro interesse alla lettura della Bibbia. Quali i consigli pratici?
Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con Gianni Caccamo, pastore delle chiese avventiste di Bologna, Forlì e Modena.
Notizie Avventiste – “Non merito questo incarico e ciò dimostra che Dio può puntare il dito su chiunque”. Lo sottolinea Busi Khumalo, da poco eletto direttore mondiale dei Ministeri Avventisti per la Gioventù, nel suo primo messaggio ai giovani. E aggiunge: “Quando vuoi servire Dio, puoi essere sintonizzato con la sua voce. Proprio come Samuele che Dio scelse quando era un ragazzino e viveva con l’anziano sacerdote Eli. Potresti sentirti troppo insignificante nella tua chiesa o ovunque tu sia, ma Dio può usare proprio te”.
Khumalo aveva sentito la chiamata al ministero in giovane età, racconta Wilona Karimabadi sul sito della Regione interamericana, ma lavorare con i giovani non era in cima alla sua lista dei desideri. In effetti, vi era stato un momento in cui anche la chiamata al ministero era stata messa da parte.
“Quando ho finito il liceo, ero un po’ confuso” afferma il neodirettore “Ho pensato che avrei dovuto avventurarmi nella medicina. Ma poi la chiamata al ministero è diventata molto più forte della medicina”.
Riferendosi al nuovo incarico spiega ridendo: "Non è mai stata la mia ambizione. Anni prima avevo detto a mia moglie di non avere le qualità per diventare direttore dei giovani. Ma Dio mi stava ascoltando e deve aver detto 'Gli darò una lezione'".
Il presidente dell’Unione avventista dell'Africa del sud lo chiamò a ricoprire il posto vacante di responsabile della gioventù. Khumalo non ne era certo, ma il presidente gli assicurò che Dio lo avrebbe aiutato. Non passò molto tempo e si innamorò del servizio che svolgeva e di quanto fosse meravigliosa la gioventù avventista. Il resto, come si suol dire, è storia.
Ma l'ultima cosa che Khumalo vuole è che i riflettori siano su di lui. A contare sono i giovani della chiesa, dice, e cosa Dio può fare tramite loro.
“Se consideriamo quelli che chiamiamo i nostri pionieri, Ellen White aveva solo 17 anni. La maggior parte dei nostri pionieri erano molto giovani” afferma Khumalo rivolto a ragazzi e ragazze “Quindi Dio può impiegarvi nella vostra particolare sfera d’influenza. E molti di voi sono davvero ricchi di talento. Vorrei lanciarvi una sfida. Siate disposti e sensibili alla voce calma e sottile dello Spirito Santo che chiama ognuno di voi a connettersi con Gesù. Mettetevi al servizio di Dio, perché questo è tutto ciò che riguarda i Ministeri Avventisti per la Gioventù”.
“Climate YES” è un progetto promosso da giovani cristiani che chiedono giustizia climatica. Irene Abra, coordinatrice per l’Italia di questa campagna mondiale, ci parla della genesi e degli obiettivi dell’iniziativa. Parliamo anche dei “GLAM spot”, dei reel in cui alcuni giovani membri della Commissione Globalizzazione e Ambiente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) parlano ai giovani di risparmio idrico nella vita quotidiana.
Piero Riffaldi – La chiesa avventista di Pavia, nonostante le enormi difficoltà causate dalla completa distruzione dei locali nell’incendio dello scorso 5 aprile e la mancanza a tutt’oggi di una propria sede fissa, vive un momento di grande fermento grazie alle attività dei giovani. Ana Agache, responsabile locale dei Ministeri per la Gioventù (Mag), ha saputo ridare linfa vitale a una componente fondamentale della comunità avventista pavese, in termini di forza ed entusiasmo.
“‘E ci sei tu!’ è uno de canti intonato dai giovani della comunità di Pavia sabato 21 maggio nella parte conclusiva del programma presentato alla chiesa” spiega Ana “Un canto carico di ricordi, emozioni, luoghi e amicizie; ma non meno toccanti sono le parole stesse ‘E ci sei tu pronto a cambiare la mia vita… a ritoccare il mio passato, liberandomi dal peccato’”.
“I ragazzi” prosegue Ana “hanno utilizzato questi versi per focalizzare il motivo del tema presentato. Nonostante le difficoltà e il momento particolarmente delicato che sta vivendo la nostra comunità, il gruppo di giovani ha condiviso l’argomento con grande gioia, dimostrando un profondo desiderio e una incondizionata disponibilità al servizio”.
Il sabato successivo, 28 maggio, i giovani si sono riuniti a Vigevano con gli altri membri di chiesa e lì hanno presentato lo stesso programma.
Melanie Resabala/Notizie Avventiste – Dal 13 al 15 maggio si è svolto il weekend spirituale dei giovani del distretto di Bergamo (Caravaggio, Merate e Bergamo) dal titolo “Riconnettersi”. È iniziato venerdì nella chiesa avventista bergamasca, con alcuni canti a cura di Marco Cividini e delle preghiere. Nostra ospite è stata la past. Rebecca Gaisie che, nel parlare sul testo di Isaia 49:15-16, ha reso tutti partecipi. Ha distribuito dei libretti in cui ognuno doveva rispondere a una serie di domande del tipo: “Cosa dice il testo? Come colpisce la mia vita? C’è qualcosa che vuole dirmi della mia vita con Dio?”, e altre. Poi abbiamo condiviso le risposte. È stato un momento molto bello. Sabato ci siamo incontrati nel parco del Roccolo a Treviglio. Dopo i canti di lode a Dio e le presentazioni, Iana Popozoglo ha proposto una dinamica “rompighiaccio” per conoscerci meglio. Divisi in gruppi, dovevamo posizionarci in vari modi, ad esempio dal più grande al più piccolo, dal più pulito al più sporco, e così via. La past. Gaisie ha tenuto il momento spirituale sull’episodio di Gesù che guarisce il cieco Bartimeo. Divisi in base ai personaggi presenti nella storia (i ciechi, gli ammalati, i farisei, i discepoli, la folla), ogni gruppo doveva immedesimarsi nel soggetto scelto e condividerne i sentimenti. Questo ci ha permesso di capire come possono sentirsi le persone. Poi la pastora ha rivolto a noi la domanda di Gesù: “Cosa vuoi che io ti faccia?”. E ci siamo accorti che non sempre sappiamo cosa vogliamo. Abbiamo concluso la mattinata con delle preghiere e il pranzo.
Nel pomeriggio, presso l’oasi del parco, abbiamo avuto un altro momento di condivisione in cui ciascuno di noi ha spiegato cosa è Dio nella sua vita. La giornata è terminata nella chiesa avventista di Caravaggio, giocando e mangiando insieme.
Domenica abbiamo concluso il weekend spirituale alle cascate di Val Vertova, con la lettura di Romani 5:6-8, la risposta ad alcune domande e la condivisione. Infine, a tutti è stato chiesto di riassumere la propria vita spirituale in un disegno. Devo dire che mi è piaciuto tanto perché a volte non ci fermiamo ad analizzare la nostra vita e come Dio ci è stato accanto nei momenti difficili; e capire che, nonostante il nostro comportamento, il Signore è sempre con noi.
La pastora avventista Liudmila Biscardi ci racconta la sua esperienza di fede e il percorso che l’ha portata alla scelta di studiare Teologia e poi al ministero pastorale.
Un video postato sui social riprende un anziano che viene sollevato di peso e gettato nel cassonetto della spazzatura da due giovani, mentre altri ridono. Su scala diversa, anche Gesù fu trattato in maniera simile prima di essere crocifisso…
Mario Calvagno ne parla con Daniele Benini, pastore avventista.
Mario Calvagno commenta il testo di 1 Pietro 5:1-7.
Pietro esorta i responsabili delle chiese a non sentirsi “padroni” della vita degli altri. E invita i giovani a rispettare chi ha più esperienza nella fede. Ma chiede a tutti di avere comunque un sentimento che apre la strada verso la salvezza. Quale?
